Concetti Chiave
- Bernart de Ventadorn enfatizza che il vero canto deve provenire dal cuore e essere ispirato da un amore sincero, altrimenti è privo di valore.
- Il poeta distingue tra l'amore puro e sincero (fin'amor) e l'amore volgare e falso, spesso motivato da interessi materiali.
- Critica sociale viene espressa contro chi strumentalizza l'amore per guadagni personali, in particolare le donne che amano per denaro.
- L'uguaglianza e la reciprocità sono elementi essenziali dell'amore autentico, dove il volere degli amanti deve essere allineato per prosperare.
- Bernart sostiene che, anche in assenza di reciprocità, il desiderio e la volontà di amare devono rimanere intatti e puri.
Indice
- L'importanza del canto sincero
- Critica all'amore mercenario
- L'uguaglianza nell'amore cortese
- La canzone come manifesto del fin’amor
L'importanza del canto sincero
Cantare non vale proprio nulla
se il canto non viene dal cuore,
e il canto non può venire da un cuore
che sia privo di sincera fin’amor.
5 Per questo il mio canto è eccellente,
perché nella gioia d’amore ho e rivolgo
la bocca e gli occhi e il cuore e la mente.
Dio non mi doni mai il potere
di sciogliermi da desiderio d’amore.
Se anche sapessi di non ottenere nulla
e ogni giorno me ne venisse affanno
sempre almeno avrò cuore sincero,
traendo piacere molto più grande
da questa ferma volontà d’amare.
Critica all'amore mercenario
Condannano amore per ignoranza
i folli, ma questo non gli reca danno,
perché amore non può decadere
se non è amore volgare.
Perché questo non è amore:
ne ha solo il nome e la parvenza,
perché non ama se non ha guadagno.
Se io volessi dire il vero
potrei dirvi da chi muove l’inganno:
da quelle che amano per denaro
e sono mercantesse venali.
Fossi io menzognero e falso!
Ma dico la verità, villanamente,
e mi pesa di non mentire.
L'uguaglianza nell'amore cortese
Nell’accordo e nel volere
è l’amore di due nobili amanti.
Non ne può venire alcun bene
se il volere non è uguale:
ed è folle per natura
chi riprende la donna per ciò che desidera
e le chiede ciò che non le piace.
Bene ho riposto la mia speranza
quando mi mostra amabile volto
colei che più desidero e voglio vedere,
nobile, dolce, cortese e leale,
che al re stesso darebbe salute,
bella e gentile, dal corpo perfetto,
che così ricco mi ha fatto dal nulla.
Nulla amo più di lei, e nulla più temo,
e nulla sarebbe affanno per me
se solo piacesse alla mia donna,
e mi sembra Natale quel giorno
che con i suoi occhi belli e spiritali
mi guarda, ma in modo così lento
che un sol giorno mi dura come cento.
Il vers è nobile e perfetto,
eccellente per chi ben l’intende,
ancora migliore per chi attende gioia.

La canzone come manifesto del fin’amor
Questa canzone viene definita come un manifesto della fin’amor ovvero dell’amore cortese in una concezione ortodossa. Inizialmente, secondo Bernart bisogna tener conto della mescolanza che avviene tra cuore-amore e poesia, perché solo un cuore innamorato aiuta il poeta ad esprimere il suo pensiero e quindi a cantare. Secondo le parole di un’altra canzone di Bernart che dice: “Non è meraviglia se canto / meglio di ogni altro trovatore. / Perché più il cuore mi porta verso amore / e meglio sono disposto al suo comando.” Qui emerge che è proprio l’amore trova terreno fertile nel cuore per porre le proprie radici, ma deve avere una caratteristica ovvero deve essere un amore limpido, naturale e delicato quindi ci si riferisce al fin’amo, cercando di mettere da parte l’amore impuri e volgare.
Le due strofe iniziali presentano una contrapposizione rispetto alla terza e quarta strofa, dove viene descritto l'amore volgare e falso di persone che vedono nell’amore un mezzo per raggiungere degli scopi indegni: “.. questo non è amore: / ne ha solo ... la parvenza, avverte il poeta, e la colpa dell’esistenza di questo amore fasullo è soprattutto di quelle donne che amano per denaro / e sono mercantesse venali. “
Qui viene espressamente dichiarata una polemica sociale misantropica, comportamento comune soprattutto nel Medioevo.
Nella parte centrale della canzone, Bernart espone il concetto di uguaglianza nell'ambito amoroso, una tematica importantissima per lui: Nell'accordo e nel volere / è l’amore di due nobili amanti. / Non ne può venire alcun bene / se il volere non è uguale; in un’altra sua canzone il trovatore dichiara: Ma in amore non c’è signoria / e chi la pretende corteggia come un villano, / andando contro Amore e le sue leggi.” L’uguaglianza amorosa si puo concretizzare solamente nel caso in cui l’amore tra due persone è reciprocoreciproco, però è una tematica quasi non presente all’interno del pensiero del de Ventadorn. Ci sono alcuni versi da cui ai puo evincere ciò : “Se anche sapessi di non ottenere nulla / e ogni giorno me ne venisse affanno / sempre almeno avrò cuore sincero”.
Ma la cosa fondamentale è che deve esserci in ognuno di noi la voglia di amare, avere un cuore puro che possa contenere tutto ciò e, nel caos in cui l’amore non fosse ricambiato, anche se si è tristi e disperati, non bisogna abbattersi ma continua ad amare indipendentemente.
per approfondimenti vedi anche:
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del canto sincero secondo il testo?
- Come viene criticato l'amore mercenario nel testo?
- Qual è il concetto di uguaglianza nell'amore cortese?
- Cosa rappresenta la canzone come manifesto del fin’amor?
- Qual è l'atteggiamento verso l'amore non ricambiato?
Il canto è considerato privo di valore se non proviene dal cuore, e un cuore sincero è essenziale per esprimere il fin’amor, l'amore puro e sincero.
L'amore mercenario è criticato come falso e volgare, poiché si basa sul guadagno piuttosto che su un sentimento genuino, e viene associato a coloro che amano per denaro.
L'amore cortese si basa sull'accordo e la volontà reciproca tra due amanti nobili, e non può esistere se il desiderio non è uguale da entrambe le parti.
La canzone è vista come un manifesto dell'amore cortese, sottolineando l'importanza di un amore limpido e naturale, in contrasto con l'amore impuro e volgare.
Anche se l'amore non è ricambiato, è importante mantenere un cuore sincero e continuare ad amare, senza abbattersi, poiché la volontà di amare è fondamentale.