Concetti Chiave
- Nel Medioevo, il latino si divide tra quello letterario del clero e quello parlato nella vita quotidiana, influenzato da lingue scomparse.
- Dopo la caduta dell'Impero romano, la frammentazione linguistica porta alla nascita delle lingue romanze o neolatine, utilizzate principalmente oralmente.
- I territori dell'ex Impero romano, chiamati Romània, vedono emergere le lingue neolatine con differenziazioni locali.
- Le prime attestazioni scritte delle lingue volgari includono il Giuramento di Strasburgo in volgare francese e l'Indovinello veronese in volgare italiano.
- Il Placito Capuano rappresenta un esempio di utilizzo del volgare in ambito giudiziario durante una disputa legale.
La frammentazione linguistica post-impero
Nei primi secoli del Medioevo, subito dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente ne 476, la lingua parlata è il latino, ma è possibile distinguere latino letterario da latino parlato: mentre il primo è riservato ai dotti (nel Medioevo gli unici detentori di sapere sono i membri del clero), il secondo è usato nella quotidianità ed è stato influenzato dalle lingue di sostrato (lingue non più parlate in Europa ma che hanno influenzato, appunto, il latino parlato) .
Evoluzione delle lingue romanze
Dopo la caduta dell’impero romano si viene a creare una frammentazione linguistica, in cui le lingue parlate nei territori che formavano l'impero si differenziano grazie all'influenza di diversi fattori. I territori che avevano fatto parte dell'impero romano prendono il nome di Romània. In essi si delineano le lingue romanze o neolatine, usate soprattutto in ambito orale. Poche sono le attestazioni ufficiali:
-Giuramento di Strasburgo (842) tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico (volgare francese);
-Indovinello veronese in volgare italiano, ua lingua transitoria tra il latino e l'italiano parlato oggi;
-Placito Capuano, in cui un giudice, durante una causa, deve decidere se dare ragione all'abate di Montecassino o all'uomo che questi accusa di aver occupato ingiustamente un territorio annesso all'abbazia.