Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le arti liberali, note come "artes liberales", erano discipline insegnate nelle scuole medievali per uomini liberi, promosse da Carlo Magno durante la Rinascita carolingia.
  • Le arti liberali si dividono in Trivio e Quadrivio: il primo comprende grammatica, retorica e dialettica, mentre il secondo include aritmetica, astronomia, musica e geometria.
  • La grammatica si focalizzava sull'uso corretto della lingua e sull'analisi dei testi per svelarne i significati nascosti.
  • La retorica migliorava l'uso estetico ed efficace della lingua, evolvendo nel periodo comunale con l'Ars dictandi per scritti e discorsi pubblici.
  • Le Arti del Quadrivio comprendevano discipline scientifiche, combinando lo studio di testi cristiani con applicazioni pratiche per la vita religiosa.

Indice

  1. Le arti liberali e Carlo Magno
  2. Significato e distinzione delle arti
  3. Le arti del Trivio
  4. Le arti del Quadrivio

Le arti liberali e Carlo Magno

Le arti liberali, che in latino si chiamavano “artes liberales”, indicano le discipline il cui insegnamento veniva impartito nella scuola medioevale fin dall’ VIII secolo.

Carlo Magno, vissuto a cavallo fra l’ VIII e il IX secolo, dette un grande impulso alla diffusione della cultura, soprattutto della cultura del passato, dando luogo, così alla Rinascita carolingia. Si ebbe un grande impulso nel campo filosofico, della letteratura e dell’architettura, in un momento storico, caratterizzato da una forte decadenza. Ad Aquisgrana, fondò anche la Schola Palatina (= Scuola di palazzo), la prima scuola in tutto l’Occidente.

Significato e distinzione delle arti

Ma che significato ha l’espressione “arti liberali”? “Arte” va inteso come insieme di regole che costituisce materia di insegnamento e fornisce anche tutte le competenze specifiche; “liberali” indica i destinatari che sono gli uomini liberi perché non hanno alcuna necessità di svolgere un’attività lavorativa per sopravvivere. Le arti liberali si opponevano alle arti manuali o “artes serviles”.

A dire il vero, la distinzione fra le varie arti liberali era stata già elaborata dalla cultura classica e parzialmente anche dalla cultura cristiana. Pertanto, si è avuto il gruppo delle discipline letterarie e quello delle discipline scientifiche.

Del primo gruppo, fanno parte le Arti del Trivio, ossia grammatica, retorica e dialettica, al secondo appartengono le Arti del Quadrivio, ossia aritmetica, astronomia, musica e geometria.

Le arti del Trivio

La grammatica era finalizzata ad uso corretto della lingua (= recte dicere) e consisteva nello studio delle regole delle norme e nella lettura di autori, presi come esempio. A questo si aggiungeva il commenti degli autori e attraverso di esso arrivare a capire il senso nascosto dei testi. Gli interpreti medioevali utilizzavano tutte le tecniche dell’analisi offerte dalla grammatica e dallo studio approfondito e dettagliato della parola che permetteva di arrivare alla comprensione di ciò che era implicito nella “littera”, cioè della parola.

La retorica forniva gli strumenti per un uso efficace e anche estetico della lingua: in pratica, passando dalla grammatica alla retorica si passava dal “recte dicere” al “bene dicere”. Questa sezione di insegnamento si sviluppò particolarmente durante il periodo comunale in cui fu elaborata l’Ars dictandi, cioè quell’insieme di regole necessarie per comporre scritti ed elaborare discorsi pubblici legati all’attività dei Comuni.

La dialettica si occupava delle tecniche necessarie per elaborare un ragionamento che si fondasse sulla logica, cioè la struttura argomentativa di un discorso il cui scopo era quello di sostenere una tesi o di confutarla.

Le arti del Quadrivio

Per quanto riguarda le Arti del Quadrivio, si trattava di discipline considerate scientifiche nel senso più ampio del termine. Venivano letti e studiati testi di autori cristiani che trattavano della natura, dell’armonia esistente nel creato, dei rapporti fra le varie forme di vita volute da Dio e della ricerca di tutte quelle leggi divine che si pensava governassero il mondo sensibile. Da queste riflessioni di impronta mistica si passava poi a dettagli pratici, soprattutto se utili alla vita religiosa. Per esempio, veniva inserito l’uso dell’aritmetica per elaborare il calendario liturgico o della musica per esercitarsi nel canto colare in uso nella Chiesa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato delle "arti liberali" nel contesto medioevale?
  2. Le "arti liberali" si riferiscono alle discipline insegnate nelle scuole medioevali, destinate agli uomini liberi che non avevano bisogno di lavorare per sopravvivere, in contrasto con le "arti manuali".

  3. Quali discipline compongono il Trivio e il Quadrivio?
  4. Il Trivio comprende grammatica, retorica e dialettica, mentre il Quadrivio include aritmetica, astronomia, musica e geometria.

  5. Qual era l'obiettivo principale dello studio della grammatica?
  6. L'obiettivo della grammatica era l'uso corretto della lingua, attraverso lo studio delle regole e l'analisi dei testi per comprendere il significato nascosto delle parole.

  7. Come si sviluppò la retorica durante il periodo comunale?
  8. Durante il periodo comunale, la retorica si sviluppò con l'elaborazione dell'Ars dictandi, un insieme di regole per comporre scritti e discorsi pubblici.

  9. Qual era l'approccio delle Arti del Quadrivio verso le discipline scientifiche?
  10. Le Arti del Quadrivio trattavano discipline scientifiche in senso ampio, studiando testi cristiani sulla natura e l'armonia del creato, e applicando conoscenze pratiche utili alla vita religiosa.

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