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Concetti Chiave

  • Il latino, lingua dell'intellettualità fino al XII secolo, viene gradualmente sostituito da lingue romanze per la comunicazione quotidiana in Europa.
  • Le lingue romanze, considerate volgari rispetto al latino, emergono nelle regioni della Romània e includono idiomi come italiano, spagnolo e francese.
  • Il Concilio di Tours del 813 stabilisce che le prediche devono essere tradotte in volgare per permettere al popolo di comprenderle.
  • L'indovinello veronese, scoperto nel 1924, è il primo documento in volgare italiano e utilizza una metafora agricola per rappresentare l'atto della scrittura.
  • Il placito capuano, scritto principalmente in latino, contiene una parte in volgare per praticità, documentando una disputa terriera a Capua.

Indice

  1. Il Ruolo del Latino nell'Europa Medievale
  2. L'Indovinello Veronese e il Placito Capuano

Il Ruolo del Latino nell'Europa Medievale

Fino al XII secolo lo strumento della vita intellettuale nell’Europa occidentale è il latino. Sopravvissuto come lingua scritta alla caduta dell’impero romano e tramandato per secoli tramite la scuola e le istituzioni ecclesiastiche, il latino diventa una lingua usata e conosciuta solo dai dotti e chierici.Nelle regioni della cosiddetta Romània si formano delle lingue “romanze”, usate per la comunicazione quotidiana. Queste lingue si diffondono nella penisola iberica (portoghese, spagnolo e catalano), in Francia, (la lingua d’oil e la lingua d’oc), in Italia ( italiano, sardo e ladino) e in

Romania (rumeno). Vengono definite “volgari”, del popolo, inferiori rispetto al latino. Questo bilinguismo è riconosciuto anche dalle istituzioni, infatti nel Concilio di Tours (813 Carlo Magno) si delibera che i sacerdoti devono tradurre le prediche in volgare,perché il popolo non è più in grado di capire il latino.

Successivamente, nell’ 842, i giuramenti di Strasburgo (la spartizione dell’impero tra il Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo) vengono stipulati nelle lingue nazionali dei due, il tedesco e il francese.Dall’anno Mille le trasformazioni sociali impongono l’uso del volgare anche nella scrittura, per motivi pratici e lavorativi dei mercanti, artigiani e notai.

L'Indovinello Veronese e il Placito Capuano

L’indovinello veronese è il primo documento scritto in volgare italiano, risalente all’ VIII e il XI secolo e viene scoperto nel 1924 nella biblioteca capitolare di Verona. Esso è composto da quattro brevi versi più una forma canonica di benedizione in latino, e tramite il racconto di una semina, rappresenta una metafora dell’atto dello scrivere. Infatti “i buoi” sono le dita della mano, “i prati bianchi” sono il foglio prima della scrittura, “l’aratro bianco” e il calamo e “il seme nero” è la traccia lasciata dall’inchiostro.

Il placito capuano è il secondo documento in volgare, che narra la decisione di un giudice a Capua,Arechisi,che deve risolvere la questione del possesso delle

terre rivendicate sia dall’abate del monastero di Montecassino sia da un certo Rogelgrimo. Questo documento è quasi totalmente in latino ma la parte riportante la testimonianza è scritta in volgare,proprio per motivi pratici.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo del latino nell'Europa medievale?
  2. Fino al XII secolo, il latino era la lingua principale della vita intellettuale in Europa occidentale, usato principalmente da dotti e chierici, mentre le lingue romanze erano usate per la comunicazione quotidiana.

  3. Cosa rappresenta l'Indovinello Veronese?
  4. L'Indovinello Veronese, il primo documento in volgare italiano, usa una metafora agricola per descrivere l'atto dello scrivere, con elementi come "i buoi" e "i prati bianchi" che rappresentano rispettivamente le dita e il foglio.

  5. Qual è l'importanza del Placito Capuano?
  6. Il Placito Capuano è significativo perché è uno dei primi documenti in volgare, utilizzato per motivi pratici in una disputa legale, mostrando l'inizio dell'uso del volgare nella scrittura ufficiale.

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