Concetti Chiave
- Il latino cambiò gradualmente nel tempo, influenzato dai contatti locali che variarono da regione a regione, con differenze riscontrabili tra il latino britannico e quello asiatico.
- L'uso delle preposizioni si sviluppò per precisare il significato delle parole, con l'introduzione dell'articolo per distinguere generi e l'uso crescente di verbi composti.
- Le lingue neolatine, o romanze, si svilupparono nell'area occidentale dell'Impero Romano, portando alla nascita di lingue come italiano, spagnolo, rumeno e francese.
- Il primo documento in lingua volgare è francese e riguarda i Giuramenti di Strasburgo (800 circa), mentre il primo documento italiano è il "Placito Cassinese" del X secolo.
- Le differenze tra i documenti volgari di Francia e Italia evidenziano l'unità più rapida dei Franchi rispetto alla frammentazione linguistica persistente nella penisola italiana.
Indice
Evoluzione del Latino nel Tempo
Già dopo il I secolo d.C. si parlava latino diverso da quello classico; possiamo notare questo fenomeno man mano che i confini si ampliano, questo perché vengono usati elementi locali, diversi da zone in zona. Per esempio si potevano trovare parole nel latino britannico che non erano nel latino asiatico. Gli aspetti che crearono differenza si crearono nella lingua parlata ma vennero superati anche case (dato che finivano per consonanti).
Tutte le parole hanno però origine comune, derivano infatti dall’accusativo senza la “M“. Possiamo anche notare un cambio di trend etimologico, infatti prima le parole contenevano la parte più importante alla fine, ora però la parte più importante era all’inizio si sviluppò l’uso delle preposizioni in maniera più rigida per distinguere il caso piuttosto che un altro, questi avevano infatti al loro interno già un’informazione sulla parola che seguiva. C’erano inoltre due novità importantissimi sono: l’uso dell’articolo per distinguere il maschile e femminile e la seconda che si iniziarono a usare i verbi composti, soprattutto nell’oralità, che si sviluppò rispetto alla scrittura perché i germani, essendoli letterati, non mettevano per iscritto le leggi, facevano infatti affidamento ad un diritto consuetudinario (età orale).Sviluppo delle Lingue Romanze
le lingue neolatine romanze si svilupparono soprattutto nella parte occidentale del mondo ma conferenti di atopiche (l’italiano nacque nel 1861 con l’unità d’Italia). Vennero chiamate romanzi perché si svilupparono nella Romània, ossia la parte occidentale dell’impero romano. Queste lingue ad oggi sono italiano, spagnolo, rumeno, e francese che si divide in due francese e provenzale. Particolarmente in Italia si parlava italiano nel 1800 solo nella parte centrale, infatti nella parte a sud c’era l’influenza greca. Tutto queste lingue sono comuni alla base ma diversi diversi diversificate proprio a causa delle varianti idea atopiche. I filologi romanzi per vederli analogie tra le lingue e le loro variazioni hanno classificato tutte le lingue su una stessa parola “Nox, Noctis“. L’accusativo è “noctem”, dal latino e la “M“ cade; abbiamo quindi Nocte e proprio“CT“ è cambiato in “CH,Uipt,PT,TT”. Abbiamo infatti “noche, Nuit, notte e nuapte”.
Documenti Storici e Lingue Volgari
il primo documento che attesta l’uso di una lingua volgare è francese ed è il documento che attesta i giuramenti di Strasburgo, ossia un reciproca promessa di alleanza strategica tra Carlo il calvo e Ludovico il germanico. Il testo è stato riportato dal nipote di Carlo Magno all’interno di un’opera storica e il latino. Ludovico giurò in volgare romanzo francese e Carlo in volgare germanico, questo per facilitare la comprensione dei soldati (800 circa).il primo documento italiano arriva invece nel X secolo, è scritto in volgare e questo è“il placito cassinese“ insieme a quello “Capuano“ e “indovinello veronese“. I placidi cassinesi contengono quello Capuano. Questi sono testi o scritture che riguardano i territori di una specifica zona, infatti placito significa opinione. Il placido venne scritto da un notaio che inserì le parole di un contadino. Questo inserì però la “K”. L’indovinello veronese è invece un documento che riporta al mondo degli amanuensi, che dentro al loro scritture hanno inserito un indovinello per gioco scritto in volgare. Possiamo dire quindi che questi documenti ci attestano le trasformazioni fonetiche e lessicali. Notiamo però circa circa un anno di differenza tra i documenti della Francia e dell’Italia, questo perché i franchi al contrario della penisola italiana si diedero da subito un’unità. Questo non accade in Italia perché in questi territori sopravvissero molte lingue; per esempio la Sicilia Come la Spagna è stata influenzata dagli arabi.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra il latino classico e il latino parlato dopo il I secolo d.C.?
- Come si sono sviluppate le lingue romanze e quali sono le principali?
- Qual è il primo documento che attesta l'uso di una lingua volgare e cosa rappresenta?
- Quali sono i primi documenti italiani scritti in volgare e cosa contengono?
- Perché c'è una differenza temporale tra i documenti volgari francesi e italiani?
Dopo il I secolo d.C., il latino parlato si differenziava dal latino classico a causa dell'influenza di elementi locali e delle variazioni regionali. Le parole derivavano dall'accusativo senza la "M" e si sviluppò un uso più rigido delle preposizioni. Inoltre, si iniziarono a usare articoli per distinguere il maschile e il femminile e verbi composti, soprattutto nell'oralità.
Le lingue romanze si sono sviluppate nella parte occidentale dell'impero romano, chiamata Romània. Le principali lingue romanze includono l'italiano, lo spagnolo, il rumeno e il francese, che si divide in francese e provenzale. Queste lingue condividono una base comune ma si sono diversificate a causa delle varianti regionali.
Il primo documento che attesta l'uso di una lingua volgare è il giuramento di Strasburgo, che rappresenta una promessa di alleanza tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico. Ludovico giurò in volgare romanzo francese e Carlo in volgare germanico per facilitare la comprensione dei soldati.
I primi documenti italiani scritti in volgare sono il "Placito Cassinese", il "Placito Capuano" e l'"Indovinello Veronese". Questi documenti riguardano territori specifici e contengono trasformazioni fonetiche e lessicali. Il "Placito Cassinese" fu scritto da un notaio che inserì le parole di un contadino.
C'è una differenza temporale tra i documenti volgari francesi e italiani perché i Franchi si diedero un'unità linguistica più rapidamente rispetto alla penisola italiana, dove sopravvissero molte lingue diverse. In Italia, l'influenza di altre culture, come quella araba in Sicilia, contribuì alla diversità linguistica.