Concetti Chiave
- Nei primi secoli d.C., il latino classico era la lingua amministrativa dell'impero romano, mentre il latino parlato variava regionalmente, evolvendo in lingue neolatine come italiano, francese e spagnolo.
- Le invasioni barbariche del 5° secolo e la diffusione del cristianesimo introdussero cambiamenti significativi nel latino volgare, aumentando le differenze linguistiche.
- Nel Concilio di Tours del 813 d.C., si riconobbe il bilinguismo e si decise che la predicazione religiosa dovesse essere in lingue locali per maggiore comprensibilità.
- Il "Giuramento di Strasburgo" del 842 è il primo documento ufficiale in una lingua neolatina, segnando un importante sviluppo linguistico.
- In Italia, il passaggio al volgare fu ritardato, ma documenti come il "Placito Capuano" del 960 mostrano l'uso crescente del volgare per chiarezza e accessibilità.
Indice
Evoluzione del Latino nell'Impero Romano
Nei primi secoli d.C. dell’impero romano si parlavano diversi tipi di latino; il latino classico era utilizzato per l’amministrazione dell’impero, ma, in ogni regione veniva parlato in maniera differente. Nel III secolo oltre alla caduta di Roma , aumenta sempre di più la differenza fra latino scritto e lingua parlata.
Influenze Barbariche e Cristianesimo
Inoltre, la diffusione della dottrina cattolica introduce delle novità nel latino volgare. Con le invasioni barbariche del 5° secolo le popolazioni germaniche influenzano i varii latini con le loro lingue , accentuando così le differenze linguistiche.
Formazione delle Lingue Neolatine
Durante i secoli del latino parlato si formano le lingue neolatine , o Romanze, o ancora dette “volgari”, quali l’italiano, il francese , il provenzale il rumeno e lo spagnolo. Il latino parlato si differenziava molto da quello scritto, nel parlato infatti erano in uso termini che servivano ad evitare la confusione con altre che si pronunciavano nello stesso modo ma si scrivevano in maniera diversa. Anche il cristianesimo influenza il latino parlato, cambiando i significati di molte parole.
Tentativi di Ritorno al Latino Classico
Sotto Carlo Magno, intorno al 9° secolo si tenta di riportare la lingua al latino dell’origine, però la distanza fra latino classico e volgare è troppa, quindi nel Concilio di Tours nell’ 813 d.C. si prende atto del bilinguismo; quindi gli esponenti del Clero devono utilizzare un latino più colto, ma la predicazione religiosa dovrà essere in tedesco e in francese per essere anche più comprensibile. Trent’anni dopo Carlo il Calvo e Ludovico il germanico, sovrani dell’impero carolingio e delle regioni occidentali, pronunciarono un giuramento di alleanza, sia in tedesco che in francese. Il “giuramento di Strasburgo”- 14 febbraio 842- è il primo documento ufficiale in lingua neolatina.
Affermarsi del Volgare in Italia
In Italia il volgare si afferma tardi rispetto agli altri stati, ciò è dovuto all’importanza datasi al latino sia dalla Chiesa che dalla tradizione romana, ma anche alla mancanza di un potere politico centrale che favorisse la diffusione di un’unica lingua volgare.
Primi Documenti in Lingua Volgare
Il passaggio tra latino e volgare ci è testimoniato dell’Indovinello Veronese, che risale alla fine dell’ 8° secolo o all’inizio del 9° ; esso fu inserito da un copista veronese in un codice della Spagna Araba. Il primo documento scritto in volgare italiano è invece il “placito capuano”, risalente al 960. Questa è una sentenza emessa dal giudice di Capua per risolvere una contesa fra il monastero di Montecassino e un uomo di Aquino. Fu scelto il volgare perché esprimeva chiaramente i contenuti della sentenza ed era di facile comprensione poiché non tutti conoscevano il latino.
Letterature Romanze: Francia e Italia
Per le letterature romanze i primi furono i francesi, La letteratura francese si affermò nel )à secolo in netto anticipi rispetto all’Italia, dove la produzione letteraria inizia del duecento. In Francia inoltre si affermano la letteratura in lingua d’oc e in lingua d’oil, quella in lingua d’oc era lirica e provenzale, l’altra epica e narrativa.
Domande da interrogazione
- Quali erano le differenze tra il latino classico e il latino parlato nell'Impero Romano?
- Come hanno influenzato le invasioni barbariche e il cristianesimo il latino volgare?
- Quali sono le lingue neolatine e come si sono formate?
- Qual è stato il ruolo del Concilio di Tours nell'evoluzione linguistica?
- Qual è il primo documento ufficiale in lingua neolatina e quale la sua importanza?
Nei primi secoli d.C., il latino classico era usato per l'amministrazione, mentre il latino parlato variava nelle diverse regioni, con un crescente divario tra scritto e parlato nel III secolo.
Le invasioni barbariche del 5° secolo e la diffusione del cristianesimo hanno introdotto novità nel latino volgare, accentuando le differenze linguistiche e cambiando i significati di molte parole.
Le lingue neolatine, o Romanze, includono l'italiano, il francese, il provenzale, il rumeno e lo spagnolo, formatesi durante i secoli del latino parlato, che si differenziava molto dal latino scritto.
Nel Concilio di Tours dell'813 d.C., si riconobbe il bilinguismo, stabilendo che il clero usasse un latino più colto, mentre la predicazione religiosa doveva essere in tedesco e francese per maggiore comprensibilità.
Il "giuramento di Strasburgo" del 14 febbraio 842 è il primo documento ufficiale in lingua neolatina, segnando un importante passo nella documentazione delle lingue volgari.