Medioevo - Modelli culturali della società feudale

Influenza della Chiesa

I valori tradizionali su cui si fondava la società feudale erano strettamente legati all’attività militare, come il vigore fisico, il coraggio, la destrezza, la capacità di servirsi delle armi, ecc.. L’influenza della Chiesa, ad un certo punto, portò però il mondo feudale ad elaborare altri valori che andavano ben aldilà di quelli sopra citati. In tal senso, il primo intervento della Chiesa è quello di Urbano II che in occasione della prima crociata, tenutasi dal 1097 al 1099, esorta i nobili ad essere cavalieri e non predatori e incanala così. Vengono creati anche degli Ordini militari religiosi come i Templari e i Cavalieri Teutonici lo spirito di avventura dei cavalieri verso la guerra. Nei secoli XI e XII, la trasformazione definitiva è ormai avvenuta perché la nobiltà ha perso definitivamente l’aggressività e il senso di competitività sempre avuti in precedenza.

Influenza della vita di Corte

Questa trasformazione non avviene soltanto in direzione religiosa, poiché l’essere valoroso viene messo a servizio della fede, manche in una direzione laica. In tal senso ebbero un ruolo importante le corti dei grandi signori feudali che, soprattutto in Provenza, di distinguevano per il loro senso di raffinatezza e per la loro cultura. Questi sono li aspetti che le caratterizzavano: la ricerca e la pratica di tutto quanto era elegante e dalle maniere ricercare, ruolo prestigioso svolto dalle donne aristocratiche, amore per la cultura tendenza a proteggere artisti e studiosi, attenzione per la casistica dell’amore.

Aspetti del nuovo modello culturale: cavalleria e cortesia

In questo modo, all’ideale cavalleresco si aggiunge l’ideale della cortesia, un termine derivato da “corte” che era associato alla liberalità, al disprezzo del vile interesse e del denaro, al comportamento magnanime, all’ intensità psicologica, ma sommessa, con cui veniva vissuta l’esperienza amorosa, all’ideale della fedeltà amorosa, a tutto un rituale complicato che l’amore doveva seguire e che veniva codificato in una produzione lirica e romanzesca che fioriva proprio all’interno di queste corti. Siamo ormai ben lontani dallo spirito cavalleresco come compare nella Chanson de Roland in cui il paladino è difensore dell’imperatore e della fede cristiana

Pertanto, sia le opere facenti parte delle Chansons de geste, legate al cavaliere che combatte per la fede, sia i romanzi e le liriche legati al passaggio della cavalleria alla cortesia, costituirono le tappe fondamentali della letteratura francese. Notevole sarà l’influenza di queste ambientazioni sia per la prima produzione italiana che per quella della scuola siciliana. Addirittura la nuova concezione dell’amore sarà codificata nel trattato De Amore di Andrea Cappellano in cui il sentimento amoroso, pur con sfumature sensuale, per quanto a volte non corrisposto, può costituire un’esperienza gratificante e diventare un puro e semplice raffinamento interiore e quindi spirituale.