Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La letteratura italiana inizia nel XIII secolo con i primi testi in volgare, come il "Cantico di Frate Sole" di San Francesco.
  • La lingua italiana ha origini latine e si è sviluppata attraverso un processo di trasformazione che ha coinvolto la lingua orale prima di quella scritta.
  • La lingua italiana ha subito influenze da altre lingue nel corso della storia, mantenendo però elementi distintivi del latino.
  • Documenti medievali non letterari, come la Carta Capuana, testimoniano l'evoluzione dell'italiano scritto.
  • Termini specialistici come "romània", "lingue neolatine" e "superstrato linguistico" descrivono fenomeni storici e geografici legati allo sviluppo delle lingue romanze.

Indice

  1. Introduzione al tema
  2. Lingua orale e lingua scritta
  3. Concetti base che riguardano il tema trattato
  4. Breve elenco di termini specialistici

Introduzione al tema

Di solito, un manuale di Letteratura italiana inizia dal XIII secolo perché in quest’epoca abbiamo i primi testi in volgare italiane con le caratteristiche tipiche della letteratura. Si tratta del Cantico di Frate Sole di Sam Francesco che risale intorno al 122, e delle liriche amorose scritto alla corte di Federico II, vissuto nella prima metà del XIII secolo.

Lingua orale e lingua scritta

In realtà la lingua italiana non è nata improvvisamente con questi documenti, per altro scritti.
Infatti ogni lingua ha diversi aspretti e, soprattutto numerosi livelli d’uso: lingua scritta, lingua orale. Lingua di comunicazione quotidiana, lingua riservata alla vita amministrativa, alla politica, all’arte, all’economia, agli studi scientifici. Inoltre la lingua parlata dalle persone colte è diversa da quella degli illetterati e i modi e i empi di cambiamento sono variabili a seconda di queste varietà: infatti, la lingua orale, tanto per fare un esempio, è soggetta a modifiche molto più velocemente di quella scritta.

Concetti base che riguardano il tema trattato

I concetti che riguardano l’origine latina dell’italiano sono numerosi:
1) L’italiano, come tutte le altre lingue romanze o neolatine, deriva dal latino ed essenzialmente dal latino volgare, cioè dalla lingua parlata dal popolo (latino “vulgus”9, attraverso un lungo processo di trasformazione presente durante tutto l’alto Medioevo
2) Nel corso di questo processo, il latino entra in contatto con tutte le altre lingue parlate dai popoli che, via via, hanno occupato la penisola. Il latino ne ha subito l’influenza, senza tuttavia perdere le sue caratteristiche originarie.
3) Non è possibile fissare una data precisa che indichi la nascita dell’italiano, proprio perché il processo di trasformazione riguarda soprattutto la lingua orale
4) Esistono tuttavia alcuni documenti scritti, ma non letterari che risalgano al Medioevo, come la Carta Capuana o l’iscrizione della basilica di San Clemente, a Roma
Tutto ciò premesso, si può affermare che il latino ha dato origine all’italiano grazie ad una lunga evoluzione, su cui si è innestata, di volta in volta, l’influenza di altre lingue. L’evoluzione interessò prima la lingua orale e solo più tardi quella scritta. Inizialmente, l’italiano era considerata la lingua del popolo e solo successivamente fu adottato con scopi più alti.

Breve elenco di termini specialistici

1) Romània (da con confondere con Romanìa): gli studiosi adoperano questo termine per indicare l’area linguistico-geografica sono diffuse lingue derivate dal latino La Romània antica coincideva con l’impero romano
2) Lingue neolatine: indica tutte le lingue che derivano direttamente dal latino, anche se nel tempo, hanno subito influssi diversi. Esse sono: il portoghese, lo spagnolo (detto anche castigliano), il francese, l’italiano, il rumeno, il sardo, il ladino o romancio, il provenzale, il catalano. Un tempo esisteva anche, ormai estinto).
Si può anche dire “lingue romanze” è un sinonimo. Il termine “romanze” deriva dal latino “romane loqui” = parlare come i Romani.
3) Lingua volgare o semplicemente “volgare: indica le lingue romanze, riferite al momento in cui abbiamo delle testimonianze. L’espressione “latino volgere” indica il latino parlato dal popolo anche in epoca classica.
4) Substrato linguistico: indica gli influssi derivati da una lingua preesistente. Per esempio. Rispetto al latino, la lingua etrusca costituisce un substrato
5) Superstrato linguistico: indica gli influssi delle lingue che si soprappongono alla lingua prevalente in un determinato territorio.
Per esempio, nell’area germanica, il latino è un superstrato, mentre nell’area romanza, in cui il latino prevaleva, il superstrato è costituito dalle lingue di ceppo germanico
6) Diglossia: si adopera questo termine quando in una comunità linguistica si parlano due lingue, oppure due varietà della stessa lingua. Di solito una è subordinata all’altra perché una è utilizzata in situazioni ufficiali e nei contatti pubblici mentre l’altra è riservata a contesti familiari e quotidiani
7) Filologia romanza: è la disciplina che studia i fenomeni linguistici delle lingue neolatine e tutti i documenti scritti correlati.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del XIII secolo nella letteratura italiana?
  2. Il XIII secolo è significativo perché segna l'inizio della letteratura italiana con i primi testi in volgare, come il "Cantico di Frate Sole" di San Francesco e le liriche amorose alla corte di Federico II.

  3. Come si è evoluta la lingua italiana rispetto al latino?
  4. L'italiano deriva dal latino volgare attraverso un lungo processo di trasformazione durante l'alto Medioevo, influenzato dalle lingue dei popoli che hanno occupato la penisola.

  5. Qual è la differenza tra lingua orale e lingua scritta?
  6. La lingua orale è soggetta a cambiamenti più rapidi rispetto alla lingua scritta e presenta diversi livelli d'uso, come la comunicazione quotidiana e la vita amministrativa.

  7. Cosa si intende per "lingue neolatine"?
  8. Le lingue neolatine sono quelle che derivano direttamente dal latino, come il portoghese, lo spagnolo, il francese, l'italiano, il rumeno, e altre, che hanno subito vari influssi nel tempo.

  9. Che cos'è la diglossia?
  10. La diglossia si verifica quando in una comunità linguistica si parlano due lingue o varietà della stessa lingua, con una usata in contesti ufficiali e l'altra in contesti familiari e quotidiani.

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