Concetti Chiave
- Lo Stilnovo, nato tra il 1280 e il 1310 a Bologna e Firenze, è una scuola poetica dottrinale che si concentra principalmente sull'amore filosofico.
- Nello Stilnovo, la donna diventa un simbolo di perfezione e mediazione divina, simile a un angelo, con il compito di guidare l'uomo verso Dio.
- Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti e Dante sono i principali esponenti dello Stilnovo, ciascuno con una propria visione dell'amore e della lode poetica.
- Guinizelli utilizza la natura per lodare la sua amata, collegando le sue qualità fisiche e spirituali come simbolo di connessione tra realtà naturale e morale.
- Dante esalta Beatrice come il canale più prossimo a Dio, celebrando la sua missione salvifica e la profonda impressione che suscita in lui.
Indice
Origini e filosofia dello Stilnovo
La scuola dello Stilnovo nasce fra il 1280 e il 1310 a Bologna e Firenze. E' una scuola dottrinale, infatti segue un indirizzo filosofico. Il tema principale trattato in questa scuola era l’amore.
Ruolo simbolico della donna
A differenza dell’amore siciliano, ora l’amore cambia connotati diventando un amore che non trova risvolti nella realtà perché appunto dottrinale. La donna non è più un personaggio , ma bensì diventa il simbolo della perfezione grazie alla conoscenza della teologia, propria degli angeli. La missione della donna era ,dunque, quella di salvare l’uomo e portarlo fino a Dio.
Esponenti principali dello Stilnovo
Come principali esponenti di questa corrente letteraria possiamo prendere Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti e senz’altro Dante. Ognuno di questi autori ha esposto la propria lode verso la donna amata.
Lodi poetiche di Guido Guinizelli
Guido Guinizelli si serve di luci e colori della natura per esprimere i suoi sentimenti verso la sua amata nel suo sonetto, Io voglio del ver la mia donna laudare, nel quale associa le qualità fisiche della donna con quelle spirituali, proprio a voler esporre come la donna è il simbolo di mediazione tra la realtà naturale e quella morale.
Guido Cavalcanti e l'angoscia dell'amore
Nel sonetto di Guido Cavalcanti, Chi è questa che vèn, ch’ogn’ om la mira, la lode dell’autore coincide con l’incapacità stessa di lodarla adeguatamente. L’impotenza e soprattutto la paura di non sapere esprimere i propri sentimenti, lo portano a sprofondare nell’angoscia.
Dante e l'esaltazione di Beatrice
Per quanto riguarda Dante sappiamo che la negazione del saluto di Beatrice lo porta a riflettere sulla lode verso questa donna. Con la canzone “Donne ch’avete intelletto d’amore” Dante inizia la fase di esaltazione di Beatrice. Ciò rappresenta una vera e propria svolta nella poetica dantesca. Infatti, dall’autobiografismo la Vita Nuova passa così alla contemplazione dell’amata. Ma la vera esplosione dell’esaltazione verso Beatrice Dante ce la offre con uno dei suoi più celebri sonetti: “Tanto gentile e tanto onesta pare”. Questo sonetto è esclusivamente dedicato alla qualità di Beatrice descritta talmente bene che anche chi non la conosceva poteva adorarla senza averla mai vista. Dante loda la sua missione di salvezza, la sua benevolenza, la sua onestà e descrive i suoi sentimenti che Beatrice riesce a scaturire dentro di lui nel momento in cui la vede. Beatrice per Dante era il modo più vicino e diretto per interloquire con Dio.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la filosofia dello Stilnovo?
- Qual è il ruolo simbolico della donna nello Stilnovo?
- Chi sono i principali esponenti dello Stilnovo?
- Come Dante esalta Beatrice nella sua poetica?
Lo Stilnovo nasce tra il 1280 e il 1310 a Bologna e Firenze, seguendo un indirizzo filosofico con l'amore come tema principale.
La donna diventa simbolo di perfezione e mediazione tra realtà naturale e morale, con la missione di salvare l'uomo e portarlo a Dio.
I principali esponenti sono Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti e Dante, ognuno dei quali ha lodato la donna amata nelle loro opere.
Dante esalta Beatrice attraverso la canzone "Donne ch’avete intelletto d’amore" e il sonetto "Tanto gentile e tanto onesta pare", descrivendo la sua missione di salvezza e la sua benevolenza.