Concetti Chiave
- Il Codice Cavalleresco si fondava su valori come prodezza, onore e lealtà, con l'idea che la vera nobiltà risiedesse nell'animo.
- La Società Cortese aggiunse virtù civili come liberalità e magnanimità, e la donna divenne il fulcro della vita e della letteratura dell'epoca.
- L'amor cortese vedeva la donna come un essere sublime e l'amore come un servizio inappagato, a volte adultero e segreto, condannato dalla Chiesa.
- I generi letterari latini includevano agiografie, exempla, visioni, inni liturgici, opere teologiche, cronache, e poesie goliardiche.
- La Scuola Siciliana introdusse la poesia d’arte in volgare italiano con temi amorosi e metriche provenzali, mentre lo stil novo di Firenze vedeva la donna come un angelo terreno.
Indice
Valori e ideali della nobiltà medievale
I valori fondamentali erano: prodezza, senso dell’onore, lealtà, generosità, rispetto della parola data, fedeltà. Un altro principio era che la vera nobiltà era nell’animo. E con l’inizio delle crociate questa classe divenne sempre più determinante.
Oltre alle virtù militaresche si aggiunsero anche quelle civili ovvero: La liberalità, la magnanimità e il culto della misura.
Nell’ideale cortese la donna divenne il centro ideale della vita associata delle èlites, divenne anche il tema dominante della letteratura dell’epoca.L'amore cortese e le sue sfumature
• La donna, vista dall’amante, è come un essere sublime e irraggiungibile, quasi divino. L’uomo quindi si pone come inferiore alla donna amata prestando un servizio d’amore. L’uomo può innamorarsi della donna anche senza averla mai vista adorandola da lontano o per fama.
• L’amante non chiede nulla in cambio, perciò l’amore è inappagato e quindi genera sofferenza ma anche gioia ed esaltazione.
• Solo chi era “cortese” poteva amare finamente, ma l’amor fino rendeva cortesi
• Amore adultero, ovvero che si svolge anche senza amor fino ma anche per motivi economici o politici. Però questo amore doveva rimanere segreto e per proteggere l’identità della donna le si dava uno pseudonimo “senbal” e per questo il suo nome non viene mai nominato.
• La chiesa condanno l’amor cortese come segno di peccato e perdizione.
Produzione letteraria e intellettuale medievale
• Agiografia: racconto delle vite dei santi con un clima fiabesco e leggendario
• Exemplum: vicende esemplari con lo scopo educativo e morale.
• Visioni: descrizioni dell’oltretomba, delle pene infernali e delle gioie del paradiso -> divina commedia
• Inni liturgici: cantati nelle cerimonie del culto
• Opere teologiche: discussione di problemi religiosi e filosofici.
• Cronache: registrazione dei fatti avvenuti in determinato territorio.
• • Bestiari, lapidari ed erbari: enciclopedie dei simboli.
Gli intellettuali usavano il latino come lingua invece le persone normali usavano i loro volgari.
I documenti in volgare ritrovati sono stati: “Giuramenti di Strasburgo” del 842, “Indovinello Veronese” del 1924 e il “Placito Capuano” del 960.
Evoluzione dell'istruzione e della poesia
• Chiesa: importante per la produzione dei testi scritti.
• Scuola: per vivere bisognava avere delle conoscenze, le scuole erano religiose ma i nobili preferivano assumere dei maestri privati per i figli. Più avanti si formarono vere scuole gestite dal Comune che determinarono un nuovo tipo di istruzione.
• Università: associazione istituzionali con 4 facoltà: arti, diritto, teologia e medicina.
I poeti siciliani creano la prima poesia d’arte in volgare italiano.
Riprende i temi amorosi, i procedimenti stilistici, le forme metriche dei modelli provenzali. I poeti erano funzionari dello Stato: Iacopo da Lentini, Pier della Vigna e Guido delle Colonne.
Per loro la poesia era una evasione dalla realtà e l’amore è un puro gioco, aristocratico e raffinato.
Nel Duecento a Firenze, nuove forme di vita economica, sociale e politica così si crea il dolce stil novo. I poeti maggiori sono: Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Lapo Gianni, Dino Frescobaldi e Cino de’ Sigibuldi.
Era uno stile più limpido e piano e la donna viene vista come angelo sceso in terra e capace di donare salvezza.
Uno dei temi principali era l’identificazione di amore e gentilezza.
I protagonisti dello stilnovismo furono: Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti e Dante Allighieri.
Domande da interrogazione
- Quali erano i valori fondamentali della nobiltà medievale?
- Come veniva percepito l'amore cortese nel Medioevo?
- Quali erano le principali forme di produzione letteraria e intellettuale nel Medioevo?
- Qual era il ruolo della Chiesa nell'evoluzione dell'istruzione medievale?
- Chi furono i protagonisti del dolce stil novo e quale era la loro visione dell'amore?
I valori fondamentali includevano prodezza, senso dell’onore, lealtà, generosità, rispetto della parola data e fedeltà. La vera nobiltà era considerata una qualità dell’animo.
L'amore cortese vedeva la donna come un essere sublime e irraggiungibile, e l'uomo si poneva come inferiore, offrendo un servizio d'amore senza aspettarsi nulla in cambio, generando sofferenza ma anche gioia.
Le principali forme includevano agiografia, exemplum, visioni, inni liturgici, opere teologiche, cronache e bestiari, lapidari ed erbari.
La Chiesa era fondamentale nella produzione di testi scritti e le scuole religiose erano comuni, anche se i nobili preferivano maestri privati per i loro figli.
I protagonisti furono Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Lapo Gianni, Dino Frescobaldi e Cino de’ Sigibuldi. Vedevano l'amore come un'identificazione con la gentilezza, e la donna come un angelo capace di donare salvezza.