Concetti Chiave
- Il concetto di "male" nella letteratura è complesso e comprende aspetti etici, sociali, psicologici e metafisici, rappresentando una presenza distruttiva e multiforme.
- Nel Medioevo, attraverso Dante Alighieri, il male è visto come peccato e violazione della legge divina, punito tramite il contrappasso, con Lucifero come simbolo del male assoluto.
- Durante il Rinascimento, Niccolò Machiavelli descrive il male come necessario strumento politico, separando la morale dalla politica e sostenendo una visione realista e laica.
- Nell'Illuminismo, il male è affrontato come ignoranza da combattere con la razionalità, attraverso la critica sociale e culturale espressa nel teatro di Carlo Goldoni.
- La letteratura contemporanea esplora il male quotidiano attraverso temi come mafia, violenza domestica e malessere esistenziale, riflettendo su un male sistemico e la perdita di controllo.
Indice
- Introduzione al concetto di “male”
- Medioevo – Il male come peccato
- Rinascimento – Il male come componente della natura umana
- Seicento – Il male come inquietudine esistenziale
- Illuminismo – La razionalità contro il male dell’ignoranza
- Ottocento – Il male come dolore, pessimismo e alienazione
- Novecento – Il male come assurdo, crisi e violenza
- Temi del male nella letteratura contemporanea
Introduzione al concetto di “male”
•Il male è una delle categorie più profonde e complesse della letteratura, inteso come presenza distruttiva, fisica o morale, individuale o collettiva.•Letteratura italiana: affronta il male sotto molteplici aspetti — etico, religioso, sociale, psicologico, metafisico.
•Temi: peccato, colpa, ingiustizia, dolore, violenza, crudeltà, fallimento morale, destino tragico.
Medioevo – Il male come peccato
•Dante Alighieri – Divina Commedia:•Inferno: rappresentazione sistematica del male come violazione della legge divina e morale.
•Il male è punito secondo la legge del contrappasso.
•Lucifero: simbolo del male assoluto, dell’orgoglio e del tradimento.
•Figure emblematiche: Ulisse (inganno), Farinata (superbia), Conte Ugolino (tradimento e cannibalismo).
•Male = conseguenza della libera scelta dell’uomo, ma sempre in un disegno provvidenziale.
Rinascimento – Il male come componente della natura umana
•Niccolò Machiavelli – Il Principe:•Il male è strumento politico, necessario per il mantenimento del potere.
•Non esiste un bene assoluto: la virtù politica è capacità di adattarsi al male quando necessario.
•Concezione laica e realista: la morale è separata dalla politica.
Seicento – Il male come inquietudine esistenziale
•Torquato Tasso – Gerusalemme Liberata:•Il male assume forme tentatrici e interiori (Armida, magia, sensualità).
•Il conflitto tra passione e dovere riflette l’inquietudine dell’uomo barocco.
•Giovan Battista Marino – Adone:
•Il male è dissimulato nella bellezza e nella seduzione; perdita dell’equilibrio classico.
Illuminismo – La razionalità contro il male dell’ignoranza
•Carlo Goldoni – teatro riformato:•Combattimento delle ipocrisie sociali e dell’arretratezza culturale.
•Il male è visto come conseguenza dell’ignoranza e della superstizione.
•Critica ai vizi della società attraverso la comicità e il realismo.
Ottocento – Il male come dolore, pessimismo e alienazione
•Ugo Foscolo – Dei Sepolcri, Alla sera:•Il male è la consapevolezza della morte e del vuoto esistenziale.
•Giacomo Leopardi:
•Male = condizione naturale dell’uomo, esposto al dolore e all’illusione.
•Natura matrigna, che genera l’uomo per condannarlo alla sofferenza.
•Canto notturno: male universale, cosmico, non spiegabile.
•Manzoni – I Promessi Sposi:
•Male sociale e storico: prepotenze, ingiustizie, peste.
•Male morale: Don Rodrigo, l’Innominato.
•Redenzione possibile grazie alla fede e alla Provvidenza.
Novecento – Il male come assurdo, crisi e violenza
•Luigi Pirandello:•Male come crisi dell’identità, frammentazione dell’io, maschere sociali.
•Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila: alienazione dell’individuo.
•Italo Svevo – La coscienza di Zeno:
•Male interiore, psichico, inettitudine, autoinganno.
•Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo:
•Male della guerra, della solitudine, dell’incomunicabilità.
•Male come mancanza di senso e smarrimento.
•Primo Levi – Se questo è un uomo:
•Male assoluto dell’Olocausto, banalità del male.
•Testimonianza del dolore umano di fronte al disumano.
•Pier Paolo Pasolini:
•Male della società dei consumi, perdita dei valori, degrado morale.
•Figura dell’intellettuale in conflitto con la modernità.
Temi del male nella letteratura contemporanea
•Male quotidiano: mafia, violenza domestica, emarginazione.•Scrittori come Roberto Saviano – Gomorra: male come sistema criminale e corruzione sociale.
•Malessere esistenziale e sociale nei romanzi postmoderni: alienazione, vuoto, identità instabile.
•Letteratura distopica e noir: riflessione su male sistemico, perdita di senso e controllo.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "male" nella letteratura italiana?
- Come viene rappresentato il male nel Medioevo secondo Dante Alighieri?
- Qual è la visione del male nel Rinascimento secondo Niccolò Machiavelli?
- In che modo l'Illuminismo affronta il male?
- Quali sono i temi del male nella letteratura contemporanea?
Il male è visto come una presenza distruttiva, fisica o morale, e viene affrontato sotto molteplici aspetti, tra cui etico, religioso, sociale, psicologico e metafisico.
Nella Divina Commedia, il male è rappresentato come violazione della legge divina e morale, punito secondo la legge del contrappasso, con Lucifero come simbolo del male assoluto.
Machiavelli vede il male come uno strumento politico necessario per il mantenimento del potere, con una concezione laica e realista che separa la morale dalla politica.
L'Illuminismo combatte il male dell'ignoranza e della superstizione attraverso la razionalità, criticando i vizi della società con comicità e realismo, come nel teatro riformato di Carlo Goldoni.
La letteratura contemporanea esplora il male quotidiano come mafia e violenza domestica, il malessere esistenziale e sociale, e riflette sul male sistemico attraverso la letteratura distopica e noir.