Concetti Chiave
- Il poema Beowulf intreccia mito delle origini e racconto epico, contrapponendo un elemento negativo oscuro a un principio positivo solare.
- Il poeta del VI secolo arricchisce il mito con prospettive epiche e storiche, donando al poema un clima di edificazione morale cristiana.
- Beowulf viene rappresentato come un eroe cortese e responsabile, che affronta la vita come una battaglia tragica ma non fatalista.
- La struttura del poema è composta da 3183 versi allitterativi, privi di rima e di una metrica sillabica rigida, caratterizzati da una grande inventiva linguistica.
- Il linguaggio poetico utilizza perifrasi, arcaismi, neologismi e metafore, creando un paesaggio emotivo e immaginifico di grande impatto.
Il Mito delle Origini
Il contenuto: L’esile tessuto narrativo lascia chiaramente trasparire il materiale mitico su cui la vicenda è stata elaborata. Si tratta di una forma di mito delle origini o di creazione: l’elemento negativo, assimilato all’oscura nebbia delle paludi e delle grotte, e personificato nell’animale mostruoso, una sorta di demone delle tenebre, è a più riprese battuto da un principio positivo, da identificarsi con il sole, che domina il mondo superiore confinando nell’oscuro sotto mondo il principio negativo.
La vittoria si rinnova continuamente, ma è continuamente messa in pericolo dal ciclico ritorno della notte.Dimensione Epica e Morale
Il poeta del VI secolo, passando dal mito al racconto, aggiunge le due prospettive della distanza epica, poiché riferisce fatti di un passato eroico, e del contesto storico, poiché descrive usi cavallereschi della società a lui contemporanea; l’esperienza cristiana dell’autore immerge il tutto in un clima di edificazione morale. Dimensione epica e morale si incontrano nel processo di purificazione dell’eroe, nello sviluppo del suo carattere verso la perfezione: Beowulf è un eroe umanissimo e cortese, fedele al suo signore. Pur vedendo nella vita una tragica battaglia dominata dal Fato, non cade nel fatalismo perché è in lui un senso profondo della responsabilità personale.
La Forma del Poema
La forma: Il poema è fatto di 3183 versi; non sono rimati e non sono strutturati sul numero delle sillabe. Si tratta di versi lunghi, ciascuno formato da due versi corti, legati tra loro da allitterazioni, cioè dalla ripetizione delle stesse consonanti iniziali delle parole. La qualità della poesia risiede in una grande inventiva e varietà nel nominare cose e persone. Al termine comune (ad esempio “il drago”, “l’eroe”, “il palazzo”) o ai nomi propri di persona (ad esempio Beowulf, Grendel ecc.) si sostituiscono arcaismi, o forme inventate (neologismi), o composti, ma soprattutto perifrasi, che alludono a qualità o comportamenti della cosa o persona (per esempio usate come epiteti: “saggio e di spirito saldo”, per Beowulf); spesso sono espressioni metaforiche o metonimiche. Ad esempio, il mostro è “la creatura sacrilega” (dal suo comportamento empio), oppure “ombra buia di morte” (che è una metonimia, il luogo dove abita al posto del nome della persona), oppure ancora “il pastore di crimini” (che è una metafora, raccoglie e cura i crimini come i pastori con la pecore). La creatività immaginifica moltiplica cose e concetti, e i rapporti tra di loro, disegna paesaggi dalle linee semplici e ricorrenti, eppure instabili, di grande forza emotiva.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del "Mito delle Origini"?
- Come si intrecciano le dimensioni epica e morale nel poema?
- Quali sono le caratteristiche formali del poema?
- In che modo la creatività immaginifica si manifesta nel poema?
Il tema centrale è il mito delle origini o di creazione, dove un principio positivo, identificato con il sole, combatte un elemento negativo, rappresentato da un demone delle tenebre, in una lotta ciclica tra luce e oscurità.
Le dimensioni epica e morale si intrecciano attraverso il processo di purificazione dell'eroe, Beowulf, che sviluppa il suo carattere verso la perfezione, mantenendo un profondo senso di responsabilità personale nonostante la vita sia vista come una battaglia tragica dominata dal Fato.
Il poema è composto da 3183 versi non rimati e non strutturati sul numero delle sillabe, caratterizzati da allitterazioni e una grande inventiva nel nominare cose e persone attraverso arcaismi, neologismi, composti e perifrasi.
La creatività immaginifica si manifesta attraverso l'uso di espressioni metaforiche e metonimiche che moltiplicano concetti e relazioni, disegnando paesaggi emotivamente potenti e instabili.