Concetti Chiave
- Il periodo umanesimo e rinascimento segna una transizione da una concezione teocentrica a una antropocentrica della vita, ponendo l'uomo al centro.
- La riscoperta dei classici e la nascita della filologia furono promosse da intellettuali come Petrarca e Boccaccio, che cercavano testi antichi sopravvissuti alla censura ecclesiastica.
- La formazione degli stati nazionali in Europa contrastava con l'Italia, frammentata in stati regionali privi di unità politica e linguistica.
- Il passaggio dal latino al volgare caratterizzò una cultura più accessibile, con le accademie che promuovevano un'educazione laica e dialogica.
- La guerra dei Cent'anni e quella delle due rose consolidarono il potere monarchico in Francia e Inghilterra, mentre in Italia il potere rimase diviso tra i grandi feudatari.
Indice
L'Umanesimo e il Rinascimento
Il periodo che va dal XV al XVI secolo è denominato umanesimo. Umanesimo è il termine utilizzato per delineare una corrente letteraria, gli ideali di questa corrente saranno chiamati rinascimento.
Cambiamenti politici in Europa
Dal 1348 c'era stata la peste in Europa e aveva provocato dei cambiamenti, come la nascita di alcune istituzioni statali.
In Francia c’era la guerra dei 100 anni che aveva rafforzato il sentimento nazionale, quindi il re era più potente. In Inghilterra c’era la guerra delle due rose che si era conclusa con la vittoria di Enrico VII, quindi anche qui si era affermata l’autorità del re.La frammentazione dell'Italia
Questa situazione aveva favorito la formazione degli stati nazionali, a differenza dell’Italia divisa in tanti stati regionali perché il re non aveva un proprio esercito, non c’era una lingua unica e non c’era un potere assoluto. I grandi feudatari avevano riunito sotto il loro potere molte aree geografiche italiane e ogni area aveva un esercito, una lingua propria e voleva essere più potente degli altri.
Concezioni di vita nel Rinascimento
Si aveva in questo periodo una concezione di vita più laica che religiosa dove da una concezione teocentrica (al centro della vita c’è Dio) si passa a una concezione antropocentrica(al centro della vita c’è l’uomo).
Riscoperta dei classici e filologia
Nel Medioevo c’era un distacco dalla classicità per affrontare la tematica di Dio, mentre ora gli intellettuali vogliono riprendere la classicità, quindi [si ha una nuova concezione di vita attraverso la riscoperta dei classici.
Gli intellettuali erano persone come Petrarca e Boccaccio che, attraverso i loro viaggi, venivano a conoscenza di testi classici che la chiesa non avesse bruciato a causa del loro contenuto eretico. Nasce quindi la filologia (amante della parola) cioè la ricostruzione delle parti rovinate dei libri antichi.
Nel Medioevo la lingua più diffusa era il volgare, mentre il latino veniva usato dalla chiesa per dare un carattere tecnico alle opere più importanti che perciò venivano lette solo dai più colti.
I letterati sentivano bisogno di un cambiamento e quindi iniziarono a riunirsi in accademie dove si riscoprì la concezione della scuola: se durante il Medioevo la scuola era all’interno della chiesa e si studiava il latino, ora era più libera, basata sulla riflessione e il confronto. Si ribalta quindi il rapporto tra il maestro e il giovane, che è ora al centro del discorso educativo.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'Umanesimo e del Rinascimento?
- Quali cambiamenti politici si sono verificati in Europa durante questo periodo?
- Perché l'Italia era frammentata in questo periodo?
- Come è cambiata la concezione della vita nel Rinascimento?
L'Umanesimo è una corrente letteraria del XV e XVI secolo, i cui ideali sono chiamati Rinascimento, caratterizzati dalla riscoperta dei classici e da una concezione di vita più antropocentrica.
In Europa, la peste e le guerre come quella dei 100 anni in Francia e la guerra delle due rose in Inghilterra hanno portato al rafforzamento del potere reale e alla nascita di istituzioni statali.
L'Italia era frammentata in stati regionali a causa della mancanza di un esercito reale, di una lingua unica e di un potere assoluto, con i grandi feudatari che controllavano diverse aree.
La concezione della vita è passata da teocentrica ad antropocentrica, con un maggiore interesse per la riscoperta dei classici e una nuova visione educativa più libera e basata sul confronto.