Concetti Chiave
- "Ultimo Canto di Saffo" è una poesia di Leopardi che esplora il tema del pessimismo cosmico-esistenziale, ispirato dalla decisione di Saffo di suicidarsi per amore non corrisposto.
- La struttura della poesia è composta da quattro strofe, ciascuna con 18 versi, dei quali i primi 16 e l'ultimo sono endecasillabi, mentre il diciassettesimo è un settenario.
- La terza e quarta strofa utilizzano figure retoriche come sineddochi e metonimie, e riflettono sulla bellezza temporanea e l'illusorietà della felicità.
- La prima strofa impiega numerose figure retoriche tra cui personificazioni, apostrofi e parallelismi, per esprimere l'interazione di Saffo con la natura.
- Nella seconda strofa, Leopardi utilizza figure come la diafora e l'anafora, mentre esplora l'indifferenza della natura alle preghiere umane.
Indice
Ultimo Canto di Saffo
(Periodo del pessimismo cosmico-esistenziale).“Ultimo” perché Saffo poi prende la decisione di suicidarsi perché Faone non risponde al suo amore.
Saffo è giovane e brutta proprio come Leopardi, infatti essa è il suo avatar.
È una canzone composta da 4 strofe, ognuna presenta 18 versi di cui i primi 16 e l’ultimo sono endecasillabi.
mentre il diciassettesimo è un settenario. I primi 16 versi sono sciolti, gli ultimi due sono uniti da una rima.
baciata.
Terza strofa di Ultimo Canto di Saffo
La bellezza vince sul resto.- V.45 —> “eventi” sineddoche.
- V.46 —> “Arcano” = sconosciuto.
- V.48 —> “grembo” sinedocche.
- V.51 —> “amene sembianze” sineddoche.
- V.53 —> “lira” … “canto” metonimia di poesia.
Quarta strofa della poesia
- V.55 —> “il velo” metonimia.- V.56 —> “Dite” = inferno.
- V.57-58 —> “del cieco dispensator de’ casi” metonimia.
- V.59-60 —> “amore” … “fede” … “furor” accumulazione.
- La bellezza di Faone è temporanea, questo significa che anche la sua felicità avrà un termine.
- V.63 —> “doglio” metonimia (il contenuto per il contenitore).
- V.67 —> “sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l’ombra” zeugma e climax discendente.
- V.70 —> “Tartaro” = Inferno.
- V.69 —> “dilettosi errori” gli errori sono le illusioni.
La morte è una cosa positiva poiché l’uomo, con essa, smette di desiderare e di conseguenza di essere
infelice e insoddisfatto.
La ragione libera dalle illusioni. La morte libera dal desiderio.
Leopardi si immagina il suicidio lento di Saffo, per avvelenamento o dissanguamento.
Saffo si riferisce a sé stessa utilizzando la particella “noi” perché, in realtà, è una condizione universale
dell’uomo.
Le prime due strofe sono un’apostrofe alla natura.
Faone vive nelle illusioni che la natura gli dà.
Prima strofa di Ultimo Canto di Saffo
- V.1 —> “Placida notte” … “verecondo raggio” personificazione e apostrofe.- V.2 —> “cadente luna” personificazione, apostrofe e sineddoche.
- V.3 —> “nunzio del giorno” metafora di Venere, personificazione e apostrofe.
- “Placida notte” … “verecondo raggio” … “cadente luna” … “tacita selva” parallelismo, viene
utilizzato lo stesso schema grammaticale.
- “E tu” … “nunzio del giorno” iperbato.
- V.5 —> “l’erinni e il fato” endiadi.
- V.4 —> “dilettose e care” endiadi e iperbato con “sembianze” (V.6).
- V.7 —> “disperati affetti” metonimia di cuore.
- V.7 —> “spettacol molle ai disperati affetti” chiasmo (relativo alla struttura sintattica).
- V.8 —> “allor gaudio” anastrofe.
- A Saffo piacciono i venti.
- V.12 —> “grave carro di Giove” anastrofe.
- V.15 —> “giova” zeugma (l’unico verbo di questi ultimi versi della strofa, tutto ciò che è scritto piace
ma il verbo non è al plurale).
- V.17 —> “dubbia sponda” metonimia.
- V.18 —> “il suono” … “l’ira” endiadi.
- V.18 —> sineddoche (una parte per il tutto).
Seconda strofa
- V.19 —> “Bello” … “bella” diafora (verso che si apre e si chiude con la stessa parola).- Epifora —> versi che finiscono con la stessa parola.
- Anafora —> versi che iniziano con la stessa parola.
- V.22-23 —> “i numi” … “sorte” endiadi.
- V.21 —> “infinita beltà parte nessuna” chiasmo di sintassi.
- V.26 —> “le pupille” sineddoche (occhi).
- V.26 —> “il core e le pupille” endiadi.
- V.23-25 —> “superbi regni” … “vezzose tue forme” parallelismo.
- Dal V.27 —> accumulazione, parallelismo, anafore e zeugma (non ride).
- V.31 —> “murmure” onomatopea e personificazione.
- V.33 —> “puro seno” personificazione del ruscello in una donna da cui Leopardi beve, sineddoche.
- Le preghiere alla natura sono invase perché non risponde.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale dell'"Ultimo Canto di Saffo"?
- Come è strutturata la poesia "Ultimo Canto di Saffo"?
- Quali figure retoriche sono presenti nella prima strofa della poesia?
- Cosa rappresenta la bellezza di Faone nella quarta strofa?
- Qual è il significato della morte secondo Leopardi nell'"Ultimo Canto di Saffo"?
Il tema principale è il pessimismo cosmico-esistenziale, con Saffo che decide di suicidarsi a causa dell'amore non corrisposto di Faone.
La poesia è composta da quattro strofe, ognuna con 18 versi, di cui i primi 16 e l'ultimo sono endecasillabi, mentre il diciassettesimo è un settenario. I primi 16 versi sono sciolti, mentre gli ultimi due formano una rima baciata.
Nella prima strofa sono presenti personificazioni, apostrofi, sineddochi, metafore, parallelismi, iperbato, endiadi, metonimie, chiasmi, anastrofi e zeugma.
La bellezza di Faone è temporanea, simboleggiando che anche la sua felicità avrà un termine, e la morte è vista come una liberazione dal desiderio e dall'infelicità.
La morte è vista come positiva perché libera l'uomo dal desiderio e dall'infelicità, permettendo di smettere di desiderare e di essere insoddisfatti.