Concetti Chiave
- Leopardi e Foscolo affrontano il significato della vita, ma con atteggiamenti diversi; entrambi si ribellano alle leggi meccaniche del mondo.
- Leopardi celebra le illusioni come conforto della vita, ma le distrugge dimostrando che svaniscono con la conoscenza della realtà.
- Leopardi conclude che l'esistenza è inutile poiché dominata dal dolore e dall'infelicità, portando a una visione nichilista.
- Foscolo vede nella poesia la forza per far sopravvivere il ricordo degli uomini illustri, contrastando il nulla della natura.
- Leopardi esaspera il pessimismo verso una Natura indifferente e nemica, celebrando bellezza, gloria e amore come beni perduti.
Indice
Confronto tra Leopardi e Foscolo
Il Leopardi, come già il Foscolo, affronta nelle sue opere il problema del fine e del significato della vita umana, ma diverso è l'atteggiamento che di fronte ad esso i due poeti assumono.
Illusioni e realtà secondo Leopardi
Entrambi credono ancora, come gli Illuministi, che il mondo sia governato da leggi meccaniche, ma al tempo stesso si ribellano contro tale teoria, rifugiandosi nelle illusioni.
Se non che Leopardi, pur cantando le illusioni come unico conforto della vita umana, le distrugge, dimostrando che esse durano solo finché l'uomo non conosce la realtà delle cose che nega le illusioni.Pessimismo e Natura in Leopardi
Leopardi perciò finisce per chiudersi nello sconforto e nel pensiero che nulla esiste al mondo se non il dolore e l'infelicità e quindi è inutile l'esistenza perché tutto finisce nel nulla.
Per il Foscolo esiste una forza, la Natura, che si opprime e ci trascina nel nulla, ma la poesia è più potente e può far sopravvivere nel ricordo dei vivi le opere degli uomini illustri.
Il Leopardi riprende il tema pessimistico della Natura nemica dagli uomini e tutt'al più indifferente alle loro avventure, esasperandolo e affermando che anche ribellandosi contro di essa si finisce sempre per essere vinti. Il poeta perciò canta la bellezza, la gloria, la virtù, l'amore (tutti temi romantici già presenti nel Foscolo) come beni desiderati e perduti.