Concetti Chiave
- Il canto rappresenta un dialogo interiore tra il poeta e il suo animo con toni energici ed eroici.
- Esprime disillusione e rinuncia a ogni illusione dopo la fine dell'amore per Fanny.
- L'animo del poeta trova calma e comprende che il destino offre solo la morte come certezza.
- La poesia presenta numerosi enjambement, con sintassi non coincidente con la lunghezza dei versi.
- Il lessico è ridotto a una successione essenziale di verbi e sostantivi, creando un effetto scarno.
Il ciclo di Aspasia
È il più riuscito e intenso dei canti del “ciclo di Aspasia”. Viene meno il tono elegiaco degli idilli e si afferma un tono nuovo, più energico ed eroico, di ribellione contro il potere del male “ascoso”. Tutta la poesia è una sorta di colloquio tra il poeta e il proprio animo. I motivi del colloquio sono tre: la constatazione del disinganno, la consapevolezza della rinuncia a ogni illusione e la denuncia del malvagio potere della natura.
Disillusione e rinuncia
Nel canto si manifesta la disillusione dopo la fine dell’amore per Fanny.
Da ciò deriva un invito a non illudersi più, ad abbandonare per sempre l’illusione che esista qualcosa nella realtà che sia degno di amore.La fine delle illusioni
Il poeta smetterà di amare: è morta l’ ultima illusione che lui aveva creduto eterna. Nel genere umano le illusioni e la speranza sono finite. L’ anafora “perì…perì” suona come un doloroso eco dell’anima. Il suo cuore ora si riposa. Prima aveva amato abbastanza. Nessuna cosa merita più i sospiri dell’uomo. La vita è dolore e noia e il mondo è fango. Ora il suo animo si calma e capisce che il fato non ha concesso altro che la morte. Si dispera un’ultima volta e disprezza se stesso, la natura, il potere ascoso del male e l’infinita inutilità di tutto. In questa poesia i segmenti sintattici non coincidono con la lunghezza dei versi e creano numerosissimi enjambement. Il lessico si riduce ad una scarna successione di verbi e sostantivi.