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Concetti Chiave

  • La poesia "L'infinito" di Leopardi è composta da quindici versi che esplorano la riflessione sull'infinito attraverso immagini naturali.
  • Leopardi utilizza una siepe come simbolo delle limitazioni umane, suggerendo che l'orizzonte invisibile rappresenta la vita confinata nello spazio e nel tempo.
  • Il contrasto tra la limitatezza visiva e l'immaginazione dell'infinito provoca un senso di smarrimento e desiderio nel poeta.
  • Il tema centrale è la visione pessimistica della realtà umana, con una forte presenza di sensazioni visive e uditive nei versi.
  • Il "dolce naufragare" simboleggia l'immersione nel mistero della vita, mentre il suono di Silvia riporta il poeta alla realtà quotidiana.

Indice

  1. Riflessioni sull'infinito di Leopardi
  2. Limitazioni e immaginazione
  3. Sensazioni e visioni poetiche
  4. Il suono di Silvia e la realtà

Riflessioni sull'infinito di Leopardi

Questa lirica è composta da quindici versi nei quali Leopardi esprime la sua riflessione sull’infinito. Egli prende solo spunto dalle immagini naturali per far riflettere e per far scoprire il senso della vita.

Limitazioni e immaginazione

La vista del poeta è limitata da una siepe che non gli permette di vedere l’orizzonte lontano che per lui rappresenta la nostra vita circoscritta nello spazio e nel tempo.

Sensazioni e visioni poetiche

Questa limitazione fa si che Leopardi riesca a immaginare l’infinito come uno spazio indeterminato; questo gli provoca una sensazione di smarrimento e di desiderio In questa lirica notiamo come Leopardi mette in evidenza la sua visione pessimistica e il poco ottimismo la rende molto triste.

Tra i versi notiamo diverse sensazioni:

-Limitatezza della realtà umana: “…Ma sedendo e mirando … io nel pensier mi fingo”

-Senso dell’infinito:”Sempre caro mi fu quest’ermo colle… il guardo esclude”

-Sensazioni visive: “…e mi sovvien l’eterno… suon di lei”

-Sensazioni uditive: “…e come il vento…a questa voce vo comparando”

Il suono di Silvia e la realtà

Il suono di Silvia distoglie il poeta dalle sue riflessioni e lo riporta alla realtà. L’autore è inoltre sollecitato ad un paragone: il silenzio infinito è paragonato al fruscio delle onde. Il dolce naufragare rappresenta la capacità di immergersi nell’affascinante mistero della vita.

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