Concetti Chiave
- La poesia esprime un profondo legame emotivo con un colle solitario e una siepe, che limitano la vista dell'orizzonte.
- Leopardi immagina spazi infiniti, silenzi sovrumani e una quiete profonda oltre la siepe, stimolando riflessioni interiori.
- L'autore trova una dolcezza infinita nel confronto tra il silenzio dell'eterno e il suono del vento tra gli alberi.
- Il tema centrale è l'immersione del pensiero nell'immensità dello spazio e del tempo, provocando una sensazione di dolce naufragio.
- Il componimento trasmette un sentimento di pace e smarrimento contemplativo nel vasto mare dell'infinito.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Riflessioni sull'ermo colle
Questo colle solitario mi è sempre stato caro come questa siepe che sottrae allo sguardo una parte dell'orizzonte più lontano.
Immaginazione e silenzi infiniti
Ma sedendomi e guardando, io immagino spazi infiniti, silenzi impensabili per uomo e pace profondissima oltre questa siepe; nel quale il mio cuore quasi si spaventa.
Confronto tra silenzio e vento
E quando sento il vento frusciare tra gli alberi, io confronto l'infinito silenzio alla voce del vento tra gli alberi e mi torna in mente e l'eternità, le epoche passate, il tempo presente con la sua voce è la sua realtà. Così il mio pensiero si immerge,(si tuffa, s'annega) nell'immensità dello spazio e del tempo; per perdermi in questo mare mi dona dolcezza infinita.