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Concetti Chiave

  • Leopardi contrasta la scuola romantica lombarda, che privilegia una letteratura oggettiva e realistica con intenti civili e morali.
  • Per Leopardi, la poesia moderna è sentimentale e filosofica, derivante dalla consapevolezza del "vero" e dall'infelicità.
  • La poetica del "vago e indefinito" è centrale nelle opere di Leopardi, che incorpora visioni e suoni suggestivi dai suoi scritti nello Zibaldone.
  • Nonostante il retroterra filosofico illuministico di Leopardi, egli condivide con il Romanticismo temi come il titanismo e il culto della fanciullezza.
  • Leopardi cita esempi classici come una similitudine di Omero e un episodio dell'Eneide per illustrare la sua poetica.

Indice

  1. Contrapposizione alla scuola romantica
  2. La poetica del vago e indefinito
  3. Separazione e vicinanza al Romanticismo

Contrapposizione alla scuola romantica

Leopardi si contrappone alla scuola romantica lombarda, che tende invece a una letteratura oggettiva, realistica, fondata sul vero, animata da intenti civili, morali e che quindi privilegia le forme narrative, drammatiche. Ai moderni, che si sono allontanati dalla natura per colpa della ragione e per questo sono disincantati e infelici, la poesia d’immaginazione è ormai preclusa: ad essi non resta che una poesia sentimentale, nutrita di idee, filosofica, che nasce dalla consapevolezza del “vero” e dall’infelicità.

La poetica del vago e indefinito

Leopardi stesso, nella sua produzione in versi, segue puntualmente la poetica del “vago e indefinito” quegli esempi di visioni e suoni suggestivi che egli propone nello Zibaldone torneranno puntualmente nelle sue liriche. Quindi, pur conscio di appartenere a quella età moderna a cui è preclusa la poesia di immaginazione, Leopardi non si rassegna a escludere il carattere immaginoso dai suoi versi, così come a rinunciare alle illusioni.

Separazione e vicinanza al Romanticismo

In questo Leopardi quindi è indubbiamente separato dalla cultura romantica dal suo retroterra filosofico , che è illuministico, sensistico e materialistico. Però è vicino al Romanticismo, per una serie di grandi motivi che ricorrono nelle sue opere, la tensione verso l’infinito, l’esaltazione dell’io e della soggettività, il titanismo, il conflitto illusione realtà, l’amore per il “vago e indefinito”, il culto della fanciullezza. Leopardi cita soprattutto due passi: una similitudine di Omero che descrive un notturno lunare, e un episodio dell’Eneide.

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