Concetti Chiave
- Il sabato del villaggio di Leopardi esplora il tema del piacere, inteso come speranza del futuro piuttosto che soddisfazione presente.
- La canzone è divisa in quattro strofe, con le prime due descrittive e le ultime due che offrono il commento dell'autore.
- Il sabato rappresenta un momento di attesa e speranza, paragonato alla giovinezza, rispetto alla delusione della domenica.
- Leopardi utilizza rime frequenti e settenari per creare un ritmo vivace che contrasta con il tema filosofico della canzone.
- Rispetto a "La quiete dopo la tempesta", qui la riflessione sull'inesistenza del piacere è espressa in modo più sottile e trattenuto.
Indice
Il legame tra le canzoni
Questa canzone fu composta nel 1829 e appare come una sorte di seguito per "La quiete e la tempesta", con la quale costituisce un dittongo: Questa instaura infatti un legame con la settimana lavorativa mentre il sabato del villaggio ovviamente si riferisce alla cessazione temporanea di questo lavoro svolto nei giorni precedenti. Il tema che unisce queste due canzoni è quello del piacere, che come ben saputo, per Leopardi non esiste nel presente ma solo nel passato tramite il ricordo idealizzato oppure nel futuro con la speranza.
Il piacere della speranza
Qui in particolare l'autore vuole dimostrare come il piacere possa esistere nella sua forma di speranza: il sabato per lui si dimostra come più piacevole del giorno festivo stesso in quanto nutre le speranze di una felicità prossima a venire e che il giorno successivo probabilmente deluderà. Questa canzone è divisa in quattro strofe, le prime due descrittive e le ultime presentano il commento dell'io poetico.
Descrizione del tempo e spazio
Tutto questo si svolge in un frammento di tempo delineato e preciso, che va dal tramonto ("in sul calar del sole") alla notte ("al biancheggiar della recente luna"). Lo spazio e il tempo vengono quindi descritti perfettamente va a suggerire l'idea di un giorno che non vuole andarsene, e che va goduto fino all'ultimo minuto con la consapevolezza invece che la domenica porterà solo "tristezza e noia" come affermato al verso quaranta.
La teoria dell'inesistenza del piacere
L'entusiasmo mostrato dai compaesani verso questo festeggiamento viene completamente sminuito dall'autore nella terza strofa, dove viene riassunta la sua teoria dell'inesistenza del piacere, e nella quarta, in cui viene interpellato un "garzoncello scherzoso". Il nuovo giovane personaggio introdotto viene invitato a godere pienamente di questa fase della sua vita, in quanto è come se il sabato venisse paragonato alla giovinezza, in quanto momento ancora ricco di ricordi e di speranze.
Struttura metrica e fonica
Per quanto riguarda la struttura metrica e fonica della canzone, si nota una particolare atmosfera scandita da un ritmo allegro in termini musicali, e questo ritmo viene fornito da determinati elementi come:
• Rime, molto più frequenti rispetto alla sua tradizione poetica passata;
• Settenari, che hanno l'obiettivo di indicare una frequenta di ritmo vivace;
A differenza però di "La quiete dopo la tempesta", in cui la triste verità viene espletata senza filtri, qui la filosofia del poeta sembra essere più trattenuto come meglio evidente nella frase da lui scritta, che legge "altri dirti non vo'"
Domande da interrogazione
- Qual è il legame tra le canzoni "La quiete e la tempesta" e "Il sabato del villaggio"?
- Come viene descritto il piacere della speranza nella canzone?
- In che modo il tempo e lo spazio sono descritti nella canzone?
- Qual è la teoria dell'inesistenza del piacere secondo Leopardi?
Le due canzoni sono collegate dal tema del piacere, che per Leopardi esiste solo nel passato o nel futuro, e rappresentano rispettivamente la settimana lavorativa e la sua cessazione temporanea.
Il piacere è rappresentato dalla speranza del sabato, che è più piacevole del giorno festivo stesso, poiché nutre l'aspettativa di una felicità futura che la domenica potrebbe deludere.
Il tempo è delineato dal tramonto alla notte, suggerendo un giorno che non vuole finire, mentre lo spazio è descritto per enfatizzare la consapevolezza che la domenica porterà solo tristezza e noia.
Leopardi sminuisce l'entusiasmo dei compaesani per il festeggiamento, riassumendo la sua teoria che il piacere non esiste realmente, e invita un giovane a godere della giovinezza, paragonata al sabato, ricca di ricordi e speranze.