Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il passero solitario canta dall'alto del campanile, osservando la vita intorno senza parteciparvi, simbolo di isolamento.
  • La primavera esprime gioia e risveglio, ma il passero e il poeta restano distaccati, riflettendo solitudine e introspezione.
  • Il poeta paragona la sua vita a quella del passero, vivendo la giovinezza in solitudine, lontano da allegria e amore.
  • La festa del borgo rappresenta la socialità che il poeta evita, scegliendo invece la quiete della campagna.
  • Il tramonto ricorda al poeta la fine della giovinezza, sollevando dubbi sul valore della vita solitaria quando sarà anziano.

Indice

  1. Il Passero Solitario e la Primavera
  2. Riflessioni sulla Giovinezza e Solitudine
  3. Il Tramonto della Vita e il Pentimento

Il Passero Solitario e la Primavera

È uno dei più noti tra i “grandi idilli”, scritto da Giacomo Leopardi nel 1829, dopo il suo ritorno a Recanati.

Dalla cima dell’antico campanile tu, o passero solitario, vai cantando, rivolto alla campagna, fino al tramonto, diffondendo l’armonia del tuo canto in tutta la vallata. È primavera ed i campi sembrano esultare, tanto che una tenerezza prende il cuore. Anche gli animali sembrano esultare per la vita che si ridesta: si sentono le greggi belare, gli armenti muggire e gli altri uccelli contenti fare a gara mille voli nel cielo, come se fossero intenti soltanto a festeggiare il loro tempo migliore; tu, invece, passero solitario, osservi tutto standotene in disparte, non importandoti né di compagnie né di voli né di allegria né di divertimenti. Trascorri l’anno e la parte migliore della tua vita, la giovinezza, cantando.

Riflessioni sulla Giovinezza e Solitudine

Ahimé, come somiglia il tuo modo di comportarti al mio. Non amo, e non so perché, divertimento e allegria, di solito compagnie inseparabili della gioventù, e non mi curo di te, amore, che sei il fratello della giovinezza, ma che sarai il rimpianto doloroso della mia età adulta. Io così trascorro la giovinezza, la primavera della mia vita, come fossi un eremita, straniero nella mia stessa terra. Questo giorno che nel nostro borgo è di festa, sta ormai finendo. Si ode per l’aria serena un suono di campane ed anche spari festosi di fucili che riecheggiano lontano, di contrada in contrada. La gioventù del luogo esce vestita a festa riversandosi per le strade del borgo: tutti ammirano e si lasciano ammirare, felici. Io, invece, me ne vado da solo per questi luoghi non frequentati nella campagna, rimandando ogni piacere e divertimento ad altro tempo. E intanto il sole che tramonta fra i monti lontani colpisce il mio sguardo che spazia nell’aria serena e luminosa e sembra che il sole al tramonto voglia ricordarmi che pure la giovinezza finisce.

Il Tramonto della Vita e il Pentimento

Tu, o passero solitario, quando sarai giunto al tramonto della tua vita, certamente non ti pentirai della tua abitudine di vivere in solitudine, perché il tuo comportamento, come quello degli altri animali, è dettato dall’istinto di natura. A me, invece, che cosa sembrerà di un tal modo di vivere quando, giunto alle soglie della vecchiaia tanto detestata, i miei occhi non potranno ispirare più alcun affetto nel cuore degli altri e il mondo apparirà vuoto, privo di ogni interesse, e il domani sembrerà “più noioso e tetro” dell’oggi? Che ne sarà di questi miei anni? E di me stesso? Senz’altro mi pentirò e spesso mi volgerò indietro, sconsolato, a rimpiangere questa mia giovinezza così trascorsa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale de "Il Passero Solitario e la Primavera"?
  2. Il tema principale è la solitudine e l'osservazione della natura in primavera, rappresentata dal passero solitario che canta isolato, in contrasto con la vivacità della stagione.

  3. Come si riflette la giovinezza nel comportamento del passero solitario?
  4. La giovinezza è rappresentata come un periodo di solitudine e introspezione, simile al comportamento del passero che trascorre la sua giovinezza cantando da solo, senza partecipare alla gioia collettiva.

  5. Quali sentimenti esprime l'autore riguardo alla sua giovinezza?
  6. L'autore esprime un senso di isolamento e rimpianto, paragonando la sua giovinezza a quella di un eremita, e riflette sulla mancanza di divertimento e amore che caratterizzano questo periodo della sua vita.

  7. Cosa teme l'autore riguardo al futuro e alla vecchiaia?
  8. L'autore teme che, giunto alla vecchiaia, si pentirà della sua vita solitaria e priva di affetti, vedendo il futuro come vuoto e privo di interesse, e rimpiangerà la giovinezza trascorsa in solitudine.

Domande e risposte

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