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Concetti Chiave

  • I Grandi Idilli di Leopardi segnano una rinascita poetica dopo un periodo di distacco, influenzato dai soggiorni a Firenze e Pisa.
  • La differenza principale tra Piccoli e Grandi Idilli è l'estensione dei contenuti e una diversa concezione della natura, passata da positiva a negativa.
  • Nei Grandi Idilli, Leopardi esprime un equilibrio tra illusioni e realtà, usando un linguaggio dolce nonostante i temi cupi.
  • La forma metrica adottata da Leopardi è la "canzone libera", caratterizzata dalla libertà rispetto alle rigide leggi dell'isostrofismo tradizionale.
  • Nonostante l'uso di endecasillabi e settenari, Leopardi varia il numero di versi in ogni strofa, preferendo lasse e assonanze alle rime fisse.

Indice

  1. La Rinascita Poetica di Leopardi
  2. Differenze tra Piccoli e Grandi Idilli
  3. L'Equilibrio tra Illusioni e Realtà
  4. La Canzone Libera di Leopardi

La Rinascita Poetica di Leopardi

I Grandi Idilli furono composti tra il 1828 ed il 1830, dopo il periodo di distacco di Leopardi dalla poesia, determinato dalla mancanza di ispirazione poetica seguita alla delusione del viaggio a Roma. La rinascita della sua ispirazione si deve anche grazie ad una nuova fuoriuscita del poeta da Recanati nel periodo in cui si trova a Firenze e a Pisa; infatti inaugura questa nuova stagione poetica con un idillio che intitola proprio Il Risorgimento, seguito da A Silvia e tornando a Recanati ne scriverà altri quali: Le Ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia ed Il passero solitario.

Differenze tra Piccoli e Grandi Idilli

Ciò che differenzia la produzione dei Piccoli Idilli dalla produzione dei Grandi Idilli è innanzitutto l'estenzione dei contenuti: come dicono gli stessi titoli.

Ma la distanza è dettata soprattutto dal maturare di una diversa concezione della natura che da positiva (ovvero da una concezione finalistica della natura, cioè la natura che opera per il bene dell'uomo) passa ad una concezione negativa: la natura vista come madre matrigna che ora sembra creare l'uomo proprio per ...

in quanto prima gli regala il dono delle illusioni e poi gliele porta via ed ora viene vista come totalmente indifferente alla condizione umana; quindi l'immagine di una natura che bada esclusivamente al mantenimento dell'equilibrio dell'ecosistema e che è del tutto indifferente nei confronti dell'infelicità dell'uomo.

L'Equilibrio tra Illusioni e Realtà

La grandezza di questi idilli sta proprio nel fatto che pur se essi contengono un pensiero cupo, aspro, in essi il poeta riesce a raggiungere un perfetto equilibrio tra il mondo delle illusioni e l'arido vero e riesce ad esprimere questi contenuti con un linguaggio dolce, armonioso e musicale, questo grazie all'atteggiamento di distacco e di stoica indifferenza con cui il poeta si pone nei confronti del male di vivere.

La Canzone Libera di Leopardi

Per quanto riguarda la forma metrica utilizzata ritorna la canzone, ma questa di Leopardi viene definita canzone libera perché è libera dalle leggi dell'isostrofismo che avevano caratterizzato la forma metrica tradizionale.

[Forma metrica tradizionale: la canzone è costituita da un numero dispari di strofe, dette stanze, in genere 5 o 7, seguite da un congedo. Le strofe sono tutte di uguale misura, i versi possono essere endecasillabi e settenari e in ciascuna stanza si ha un'analoga successione di endecasillabi e settenari e viene ripetuto uno stesso schema di rime, per cui una volta analizzata una stanza le caratteristiche di una stanza si ripetono in tutte le altre stanze. Le stanze possono essere divise in una fronte ed una sirma, tra queste due vi è un verso che unisce le due parti chiamato verso chiave o concatenatio; la fronte può essere divisa a sua volta in due piedi, la sirma in due volte, però per effettuare questa suddivisione interna c'è bisogno che la fronte e la sirma abbiano un numero pari di versi e il ripetersi dello stesso schema di rime. Talvolta può accadere che la fronte sia divisibile e la sirma no. Il congedo, situato alla fine della canzone, in genere si estende in misura uguale alla sirma.]

Leopardi si rifà alla metrica tradizionale in quando utilizza gli endecasillabi ed i settenari, però non vige la legge dell'isostrofismo, cioè ogni strofa contiene un numero diverso di versi, infatti non parleremo di stanze ma di lasse e non abbiamo uno schema fisso delle rime, anzi a volte al posto delle rime sono presenti delle assonanze.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo di composizione dei Grandi Idilli di Leopardi?
  2. I Grandi Idilli furono composti tra il 1828 e il 1830, dopo un periodo di distacco dalla poesia.

  3. Quali sono le principali differenze tra i Piccoli e i Grandi Idilli?
  4. La differenza principale risiede nell'estensione dei contenuti e nella concezione della natura, che nei Grandi Idilli è vista in modo più negativo rispetto ai Piccoli Idilli.

  5. Come riesce Leopardi a bilanciare illusioni e realtà nei suoi idilli?
  6. Leopardi raggiunge un equilibrio tra illusioni e realtà attraverso un linguaggio dolce e armonioso, mantenendo un atteggiamento di distacco e indifferenza stoica.

  7. In che modo Leopardi modifica la forma metrica tradizionale nella sua canzone libera?
  8. Leopardi utilizza endecasillabi e settenari, ma abbandona l'isostrofismo, creando lasse con un numero variabile di versi e senza uno schema fisso di rime.

  9. Qual è l'importanza della natura nei Grandi Idilli di Leopardi?
  10. Nei Grandi Idilli, la natura è vista come indifferente alla condizione umana, una madre matrigna che prima dona illusioni e poi le porta via.

Domande e risposte

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