Concetti Chiave
- Leopardi utilizza l'idillio come genere di meditazione interiore, proiettando i propri stati d'animo nel paesaggio.
- Adotta lo schema dell'endecasillabo sciolto, rendendo l'idillio un genere più personale e romantico rispetto alla canzone petrarchesca.
- I "grandi idilli" di Leopardi nascono da una difficile situazione psicologica, con un focus sulla contemplazione affettuosa del passato.
- Leopardi si allontana dalla ricerca della bella forma, utilizzando il linguaggio come strumento di autoanalisi e confessione.
- La lingua poetica di Leopardi si abbassa di tono, riflettendo la vita quotidiana e le piccole cose del borgo di Recanati.
Indice
L'idillio e la meditazione interiore
Leopardi fa dell'idillio il genere della meditazione interiore: nel paesaggio egli proietta i propri stati d'animo. Utilizza lo schema metrico dell'endecasillabo sciolto: è un genere meno impegnativo della canzone di stampo petrarchesco, è un genere più personale e romantico.
Il silenzio poetico e il ritorno
Seguì per Leopardi una fase di silenzio poetico, corrispondente alla permanenza a Bologna, Milano e Firenze e riempita in parte dalla composizione delle Operette morali. Il ritorno alla poesia giunse nel 18228 con Il risorgimento.
Il risorgimentofu il primo dei canti composti tra Pisa e Recanati e generalmente noti "grandi idilli", che comprendono anche A Silvia, Le ricordanze, La quiete dopo la tempesta e Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, Il passero solitario. Queste liriche nascono in una difficilissima situazione psicologica dovuta al ritorno a Recanati: nel tempo dell'infanzia, era inconsapevole e felice; ora che ha scoperto il "vero", il ricordo della vita d'un tempo diviene una pietra di paragone per giudicare il presente e, più in generale, il destino universale degli uomini. In questi canti egli si sforza di rendere più "oggettivi" gli spunti autobiografici degli idilli giovanili, cercando maggiore distacco. Resiste ancora la contemplazione "idillica" e affettuosa del passato: tali motivi trionfano nelle aperture paesistiche e rendono più triste, e più "romantica", la meditazione filosofica di chi sa che il passato e l'infanzia sono finiti per sempre.
La nuova poetica di Leopardi
A Leopardi non interessa più la bella forma in se stessa, né gli aspetti di eloquenza o di sonorità: "dire bene" le cose gli serve come strumento di autoanalisi confessione. L'imitazione degli antichi, non gli appare più un valore; ciò che va desunto dagli antichi è un sentimento puro d'innocenza, di freschezza, di autenticità.
Da qui nasce anche il generale abbassamento di tono a cui egli sottopone la lingua poetica; per esempio non teme di raffigurare la via del "borgo", Recanati, nominando le piccole cose o le piccole presenze della vita quotidiana.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'idillio nella poetica di Leopardi?
- Cosa caratterizza il periodo di silenzio poetico di Leopardi e il suo ritorno alla poesia?
- Come si evolve la poetica di Leopardi nella sua fase matura?
Leopardi utilizza l'idillio come genere di meditazione interiore, proiettando i propri stati d'animo nel paesaggio e adottando un approccio più personale e romantico rispetto alla canzone petrarchesca.
Durante il silenzio poetico, Leopardi si trovava a Bologna, Milano e Firenze, dedicandosi alle Operette morali. Il ritorno alla poesia avvenne nel 1828 con Il risorgimento, segnando l'inizio dei "grandi idilli" composti tra Pisa e Recanati.
Nella fase matura, Leopardi si concentra meno sulla forma estetica e più sull'autoanalisi e la confessione, cercando autenticità e freschezza, e abbassando il tono della lingua poetica per rappresentare la vita quotidiana.