Concetti Chiave
- Pietro Giordani era un mentore per Leopardi, consigliandogli di moderare lo studio per preservare la salute e migliorare i rapporti sociali.
- Leopardi riconosce la solitudine intellettuale e affettiva, accettando alcuni consigli di Giordani ma rimanendo fermo sulla sua posizione.
- Nella lettera, Leopardi descrive il suo equilibrio tra studio e salute, limitando le ore di studio e integrando esercizio fisico.
- Critica la sua città natale, Recanati, per la mancanza di apprezzamento per la cultura e la letteratura, esprimendo il suo isolamento intellettuale.
- Leopardi difende la sua scelta di dedicarsi alla poesia, sostenendo che le passioni giovanili alimentano la sua creatività poetica.
Indice
L'influenza di Pietro Giordani
Pietro Giordani è stato un grande punto di riferimento per Giacomo Leopardi, lo aveva anche esortato a moderare il proprio "studio matto e disperatissimo" in modo da prendersi cura della saluta e mantenere un rapporto più amabile e pacifico con la comunità cittadina di appartenenza. Lo aveva anche invitato ad approcciarsi al mondo della prosa in modo da perfezione la propria scrittura, e quindi allontanarsi dalla poesia. In una delle lettere scritte a Giordano, Leopardi accetta le prime considerazioni dell'amico ma rimane fermo sulla propria solitudine di matrice intellettuale, culturale, reazionale e affettiva. Per quanto riguarda invece la questione della scrittura, Leopardi sostiene che la capacità di scrivere poesia sia legata strettamente alla sua giovane età, fase della vita in cui primeggiano le passioni sopra l'intelletto.
Le lettere tra Leopardi e Giordani
Tra i due i colloqui epistolari sono raccolti in più di settanta lettere, in particolare prima ancora di incontrarsi quando Leopardi aveva solo diciott'anni mentre Giordani ben quaranta, ovvero ventiquattro in più.
Il bisogno che il giovane poeta sentiva nel comunicare con lui è la consapevolezza di aver trovato un interlocutore alla sua altezza, che non sminuisce il suo talento e lo capisce.
Leopardi e la sua città natale
In particolare nella lettera antecedentemente nominata, la prima parte va a rispondere alla sollecitazione di Pietro Giordani di limitare l'intensità e la lunghezza delle ore di studio che rischiano di essere pericolose per la sua già cagionevole salute. Leopardi appare concordare, afferma infatti di studiare solamente sei ore al giorno e di leggere passeggiando in modo da fare anche esercizio fisico. La seconda parte è la più lunga ed è dedicata alla città natale Recanati, che Leopardi apprezza per quanto riguarda la sua bellezza estetica ma denigra per i suoi abitanti. Sostiene infatti di non poter trovare un interlocutore con cui confrontarsi in quanto la cultura e la letteratura non vengono apprezzate quanto dovrebbero. A Recanati, per Leopardi, emerge una forte componente di ignoranza del popolo e nessun desiderio di migliorare questa condizione, tanto che appare anche difficile reperire materiale letterario.
Il confronto tra poesia e prosa
La terza e ultima parte invece tratta del confronto tra poesia e prosa, Leopardi ovviamente prova rispetto per Giordani ma si sente di dissentire sul suo commento che lo esorta ad occuparsi di prosa. Le passioni e i sentimenti infatti che si provano da giovani gli fanno ingigantire l'anima in tutte le sue parti.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza di Pietro Giordani su Giacomo Leopardi?
- Di cosa trattano le lettere tra Leopardi e Giordani?
- Come descrive Leopardi la sua città natale, Recanati?
- Qual è la posizione di Leopardi nel confronto tra poesia e prosa?
Pietro Giordani ha esortato Leopardi a moderare il suo intenso studio per prendersi cura della salute e a considerare la prosa per migliorare la sua scrittura, sebbene Leopardi abbia mantenuto la sua preferenza per la poesia.
Le lettere, più di settanta, riflettono il bisogno di Leopardi di comunicare con un interlocutore alla sua altezza, che comprende e non sminuisce il suo talento.
Leopardi apprezza la bellezza estetica di Recanati ma critica i suoi abitanti per la mancanza di apprezzamento per la cultura e la letteratura, evidenziando un'ignoranza diffusa e la difficoltà nel reperire materiale letterario.
Leopardi rispetta Giordani ma dissente sul consiglio di dedicarsi alla prosa, sostenendo che le passioni giovanili alimentano la sua anima e la sua inclinazione verso la poesia.