Concetti Chiave
- La poesia "Stelle" di Giuseppe Ungaretti fa parte della raccolta "Sentimento del tempo" del 1933, caratterizzata da liriche brevi ed eleganti.
- Ungaretti personifica le stelle come "favole", simbolizzando speranze e delusioni dell'uomo, alimentate dai ricordi dell'infanzia.
- La natura è rappresentata attraverso immagini come foglie e vento, suggerendo il ciclo di speranze che si spengono e si riaccendono.
- L'uso di analogie, senza comparazioni esplicite, crea un legame d'identità tra le parole, rendendo la poesia complessa e densa di significati.
- L'alternanza di endecasillabi e settenari, insieme all'uso della punteggiatura, conferisce alla poesia un ritmo pacato e riflessivo.
Questa lirica, di Giuseppe Ungaretti, appartiene alla raccolta Sentimento del tempo, del 1933, che contiene liriche brevi, caratterizzate da una forma elegante: il poeta ripensa all’alternarsi di passioni e delusioni dell’uomo. La forma metrica è in versi liberi.
Tornano in alto ad ardere le favole.
Cadranno colle foglie al primo vento.
Ma venga un altro soffio,
ritornerà scintillamento nuovo.
La lirica è difficile da leggere e si può fornire solo qualche elemento:
- le stelle, personificate dal poeta con il termine favole;
- la natura, rappresentata con i termini foglie, vento, soffio.
Analisi delle immagini poetiche
Nel primo verso bisogna ricostruire l’itinerario di immagini e i passaggi che hanno creato l’accostamento stelle-favole: possono rappresentare le favole raccontate la sera prima di andare a dormire con la luce delle stelle, ma nello stesso tempo le stelle rappresentano le speranze dell’uomo, rese inutili dalle delusioni, ma sempre invogliate a riaccendersi dai ricordi dell’infanzia.
Nel secondo verso il poeta suggerisce l’immagine delle speranze che cadranno al primo dolore come foglie staccate dal ramo colpite dal primo vento.
Nel terzo verso il poeta “invoca” il vento e nel quarto le stelle tornano a brillare: le illusioni e i desideri crollati tornano a risplendere, alimentati dalla speranza.
Struttura e ritmo della poesia
La poesia è costruita su numerose analogie, ovvero similitudini senza il “come”, che più che un rapporto di comparazione tra le parole, creano un legame d’identità, nonostante non sia sempre facile cogliere il senso logico-discorsivo.
L’alternanza di endecasillabi e settenari e l’uso della punteggiatura attribuiscono alla poesia un ritmo pacato.