Concetti Chiave
- La poesia di Ungaretti, scritta nel 1916 sul Carso, rappresenta la sofferenza personale e universale legata alla guerra.
- L'animo del poeta è paragonato al paesaggio arido del Carso: entrambe le realtà sono insensibili e desolate.
- Ungaretti utilizza una similitudine invertita per evidenziare la durezza del paesaggio, che riflette il suo stato d'animo.
- Le descrizioni negative del paesaggio sottolineano l'assenza di vita, simbolizzando l'insensibilità del poeta.
- Nei versi finali, la morte è vista come una liberazione, dopo una vita di intenso dolore.
Indice
Sofferenza Universale
La lirica è stata composta sull’altopiano del Carso nel 1916. In essa, compare il concetto della sofferenza che da esperienza personale del poeta, diventa una sofferenza universale,legata alla condizione esistenziale di tutti gli uomini
Paragone tra Paesaggio e Animo
La poesia è costruita intorno ad un paragone: da un lato il paesaggio arido e desolato del Carso, teatro di eventi bellici a cui Ungaretti sta partecipando, e dall’altro l’animo del poeta. Il suo pianto non è visibile perché è ormai diventato soltanto un fatto interno, come l’acqua che nel Carso scorre in profondità della roccia e che all’esterno non si nota. La sofferenza, il dolore e l’orrore provocati dalla guerra hanno trasformato in pietra il suo animo che è diventato insensibile come sono insensibili le rocce del paesaggio tutt’intorno.
Similitudine e Correlativo Oggettivo
Tutta la poesia è costruita su di una similitudine; nella similitudine esistono due termini che sono messi a confronto, chiamati termini di paragone. Di solito il primo termine precede il secondo (es. Il mio pianto è come questa pietra ….). Nella lirica, invece,il secondo termine (la pietra) precede il primo (Il pianto)e questo contribuisce a mettere in primo piano le caratteristiche del paesaggio naturale del Carso.
Descrizione del Paesaggio
Nella prima strofa, Il paesaggio è descritto con tutta una serie di aggettivi con valore fortemente negativo (freddo, duro, refrattario, prosciugato, disanimato, senza vita): gli aggettivi sono disposti in ordine crescente di intensità
Pianto e Pietra
La seconda strofa introduce il primo termine di paragone, cioè il pianto del poeta che non è esteriorizzato. La pietra assume il valore dello stato d’animo del poeta che da simbolo di aspetto personale del poeta assume un valore universale, valido per tutti gli uomini (tecnica del correlativo oggettivo)
Enjambement e Allitterazioni
Da sottolineare l’enjambement “totalmente/disanimata: ecco ” accentua, al punto massimo, l’immagine di aridità per la mancanza di acqua (associata di conseguenza alla mancanza di vita) che iene sottolineata anche dalle allitterazioni in d e t.
Nei tre versi finali (“ La morte si sconta vivendo”), il poeta fa una constatazione molto tragica: la morte è assimilata ad una liberazione che si può raggiungere soltanto dopo aver conosciuto in vita tanto dolore
Il tema dominante è quello della guerra e del dolore che ne deriva, come in molte altre liriche. Tuttavia, qui esiste un elemento del tutto nuovo: di fronte la guerra, il poeta-soldato non cerca a tutti i costi di attaccarsi alla vita: egli è diventato insensibile a tanto dolore e non è ormai più in grado di reagire. Infatti, è diventato come una pietra senza vita (= inerte). La lirica termina con un’affermazione molto negativa che trasforma la condizione personale del poeta in condizione universale cioè valida per tutti gli esseri umani
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto centrale della lirica "Sofferenza Universale"?
- Come viene utilizzato il paragone tra paesaggio e animo nella poesia?
- Qual è il ruolo della similitudine e del correlativo oggettivo nella poesia?
- Qual è il significato dei versi finali "La morte si sconta vivendo"?
La lirica esplora la sofferenza che, da esperienza personale del poeta, diventa universale, legata alla condizione esistenziale di tutti gli uomini.
Il paesaggio arido del Carso è paragonato all'animo del poeta, trasformato in pietra e insensibile a causa della guerra, simile alle rocce del paesaggio.
La poesia utilizza una similitudine in cui il paesaggio precede il pianto del poeta, enfatizzando le caratteristiche del Carso e trasformando il dolore personale in un valore universale.
I versi esprimono una visione tragica in cui la morte è vista come una liberazione, raggiungibile solo dopo aver vissuto tanto dolore, riflettendo la condizione universale di sofferenza umana.