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di yya
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Concetti Chiave

  • La raccolta "Il Dolore" di Ungaretti, pubblicata nel 1937, esplora il tema del dolore personale e collettivo legato alla morte del figlio e del fratello e alla II Guerra Mondiale.
  • Ungaretti descrive "Il Dolore" come il suo libro più amato, scritto con un dolore persistente che lo soffoca.
  • Lo stile poetico è caratterizzato da una sintassi articolata, metrica tradizionale e uso espressivo dei puntini di sospensione per simboleggiare il dolore.
  • "Non gridate più" è un messaggio di pace rivolto ai sopravvissuti della guerra, esortandoli a superare odio e violenza per ascoltare il messaggio di vita dei morti.
  • Il testo utilizza versi liberi e rime interne, con figure retoriche come l'iterazione e l'adynathon per rafforzare l'appello alla solidarietà e alla cessazione dell'odio.

Indice

  1. Il Dolore di Ungaretti
  2. Temi e Stile della Raccolta
  3. Messaggio di Pace
  4. Struttura e Formale del Testo

Il Dolore di Ungaretti

Dopo la II Guerra Mondiale, Ungaretti è riconosciuto come grande poeta e pubblica la raccolta “Il Dolore” nel 1937; essa riunisce i componimenti composti tra il 1937 e il 1946.

Temi e Stile della Raccolta

Come dice il titolo, il tema fondamentale è il dolore, legato a una doppia tragedia:

- Personale, perché gli viene a mancare il figlio Antonietto (’39) e il fratello Costantino (’37).

- Collettiva, la II Guerra Mondiale.

Nelle note di Vita d’un uomo dice: “Il dolore è il libro che di più amo, il libro che ho scritto negli anni stretto alla gola, il dolore che non smetterà più di strozzarmi".

Caratteristiche stilistiche:

- La sintassi è più articolata.

- La metrica usata è quella tradizionale.

- Le liriche sono più ampie.

- La parola è quasi gridata, come un grido di dolore.

- Il verso lungo, in endecasillabi, è spezzato dai puntini di sospensione, simbolo di dolore.

- Il tono esortativo invita il lettore a meditare su morte e tragedie.

- Il colloquio si fa più accorato.

È il testo più esemplificativo della raccolta, scritto dopo la fine della II Guerra Mondiale, e ha come interlocutore i superstiti che non sono in grado di abbandonare l’odio, il dolore.

Messaggio di Pace

Il poeta si rivolge ai lettori (tono esortativo).

Sono presenti degli imperativi (cessate!), il poeta chiede ai sopravvissuti della seconda guerra mondiale di non uccidere per la seconda volta i morti con odio e violenza.

Non gridate” è un enorme messaggio di pace, con cui dice ai sopravvissuti di smettere di odiarsi e di ascoltare la voce dei morti che invita alla pace.

Prima quartina: è rivolta ai vivi che si fanno portatori di un’ideologia di odio e violenza, che bisogna abbandonare.

Confrontandola con la seconda quartina si può notare paradossalmente che i vivi sono portatori di un messaggio di morte e i morti sono portatori di un messaggio di vita

Seconda quartina: il messaggio dei morti è molto debole, impercettibile, proprio come il rumore del crescere dell’erba. Concetto dell’erba che cresce: l’erba può crescere solo dove non passa l’uomo con la sua violenza (riferimento al Gelsomino notturno di Pascoli: l’erba che cresce sopra le fosse indica la vita che nasce dopo la morte).

I vivi quindi non devono gridare, ma devono tacere per ascoltare il messaggio dei morti, che è un messaggio di vita, contrapposto al messaggio di odio degli uomini.

La violenza è vista come impossibilità di vita e l’erba cresce dove non passa la violenza umana.

Questo è un appello di solidarietà, è un alto esempio di poesia civile (vedi le odi di Manzoni) perché il dolore del poeta si apre ai problemi della storia, della vita politica; diventa una preghiera agli uomini a deporre le armi e l’odio, per riscoprire la solidarietà e non cercare più vendetta.

I versi quindi riecheggiano la poesia civile manzoniana ma anche il motivo della tomba foscoliano: come in Foscolo la tomba era esempio di civiltà, qui lo sono i morti.

Struttura e Formale del Testo

Il testo dal punto di vista formale è classico:

- E' composto da versi liberi, formati da settenari (3), endecasillabi (5) e 1 novenario .

- Compare la punteggiatura.

- Ci sono rime interne (cessate/gridate) e a fine verso (udire/perire).

- E' presente l'iterazione di parole (gridate, gridate; cessate, cessate)

- Si nota l'allitterazione del “te”.

- C’è contraddittorietà o Adynathon (uccidere un morto), che potenzia il messaggio del poeta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della raccolta "Il Dolore" di Ungaretti?
  2. Il tema principale è il dolore, legato a tragedie personali e collettive, come la perdita del figlio e del fratello di Ungaretti e la II Guerra Mondiale.

  3. Come si caratterizza lo stile poetico di Ungaretti in "Il Dolore"?
  4. Lo stile è caratterizzato da una sintassi articolata, metrica tradizionale, liriche ampie, e un tono esortativo che invita alla riflessione su morte e tragedie.

  5. Qual è il messaggio di pace presente nella raccolta?
  6. Il messaggio di pace esorta i sopravvissuti a non perpetuare odio e violenza, ascoltando invece il messaggio di vita dei morti.

  7. Come viene rappresentata la violenza nel testo?
  8. La violenza è vista come un'impossibilità di vita, mentre l'erba che cresce simboleggia la vita che nasce in assenza di violenza umana.

  9. Quali sono le caratteristiche formali del testo?
  10. Il testo è composto da versi liberi con settenari, endecasillabi e un novenario, presenta punteggiatura, rime interne e a fine verso, iterazioni e allitterazioni.

Domande e risposte

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