Concetti Chiave
- La lirica "Non gridate più" di Ungaretti è stata scritta nel 1945, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, e fa parte della raccolta "Il dolore".
- Il poeta invita a cessare la violenza e riscoprire la dignità umana attraverso la solidarietà e l'armonia con la natura.
- La poesia utilizza il paradosso "cessate di uccidere i morti" per sottolineare il rispetto per i defunti e il silenzio come risposta alla guerra.
- La seconda strofa evoca l'armonia con la natura, rappresentata dal sussurro dei morti confrontato con il rumore e la distruzione portati dai vivi.
- La lirica si basa su contrapposizioni come vita/morte e rumore/silenzio, con il silenzio che assume una connotazione positiva.
Appello alla Pace
La lirica, tratta dalla raccolta Il dolore, è stata composta nel 1945, pochi anni dopo la fine della 2.a guerra mondiale.
Il poeta lancia un appello a tutti gli uomini affinché essi abbandonino la violenza e cessino di combattere uno contro l’altro. Coloro che sono morti, invitano, al di là dell’odio, a riscoprire la dignità dell’uomo che può essere ritrovata soltanto se si applica la solidarietà e l’armonia con la natyra.
La lirica si articola in due quartine, composte da versi non in rima
Cessate di uccidere i morti
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire
Rispetto per i Morti
Di fronte alle atrocità della guerra, il poeta si rivolge ai superstiti, invitandoli a “cessare di uccidere i morti”, cioè a sospendere ogni forma di violenza che offende la memoria dei morti.
Questa espressione è un paradosso, ma significa che i morti devono essere rispettati con il silenzio (concetto ripreso dal verso seguente Non gridate più, non gridate). L’unica risposta al rumore delle armi e alle tante atrocità commesse durante una guerra è il silenzio. In questo modo i superstiti, ascoltando il messaggio inviato dai morti, non perderanno il loro senso di umanità (= “se sperate di non perire)
Hanno l’impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell’erba,
lieta dove non passa l’uomo.
Armonia con la Natura
La voce dei morti è molto tenue, come un sussurro, lieve come quello dell’erba che cresce laddove l’uomo non passa e quindi non la calpesta. In questa strofa ritroviamo una forma di armonia con la natura (= l’erba che cresce), che la guerra aveva cancellato. Ungaretti vuole farci capire che dove passano, i vivi portano disordine, rumore, distruzione, dolore e negazione della vita, mentre il debole sussurro dei morti richiama alla nostra mente i valori della vita e dell’armonia con la natura. Infatti l’erba è “lieta”, cioè cresce spontaneamente dove non viene calpestata dall’uomo
Contrapposizioni e Stile
La lirica è costruita su delle contrapposizioni, soprattutto sull’antitesi vita/morte. All’ambito della morte appartengono le seguenti parole: uccidere, perire, morti, tutte presenti nella prima strofa. Nell’ambito della vita, possiamo collocare: lieta, sussurro, crescere, rumore e sono collocati tutti nella seconda strofa. Un’altra contrapposizione si ha fra i rumori/silenzio. Fra questi due elementi è il silenzio ad avere una connotazione positiva perché permette ai superstiti della guerra di ad ascoltare il messaggio dei morti che invita a cancellare l’odio e a ritrovare i valori della dignità umana.
Dal punto di vista stilistico, la prima strofa è ricca di imperativi che hanno la funzione di ammonizione a cui si unisce un ritmo spezzato che crea quasi una cantilena, sensazione creata dalla presenza di diverse rime interne (“ cessate…. gridate…. sperate”). La seconda strofa crea, invece, un’ atmosfera più raccolta ed intima ed il ritmo si fa più lineare.
Domande da interrogazione
- Qual è il messaggio principale della lirica "Appello alla Pace"?
- Cosa significa l'espressione "cessare di uccidere i morti"?
- Come viene rappresentata l'armonia con la natura nella lirica?
- Quali contrapposizioni stilistiche sono presenti nella lirica?
Il poeta invita gli uomini ad abbandonare la violenza e a riscoprire la dignità umana attraverso la solidarietà e l'armonia con la natura, superando l'odio.
È un paradosso che invita a rispettare la memoria dei morti sospendendo ogni forma di violenza e mantenendo il silenzio, come risposta alle atrocità della guerra.
L'armonia con la natura è rappresentata dal sussurro dei morti, paragonato al lieve crescere dell'erba, che simboleggia la vita e la pace in contrasto con la distruzione portata dall'uomo.
La lirica presenta contrapposizioni tra vita e morte, rumore e silenzio, con il silenzio che assume una connotazione positiva, permettendo di ascoltare il messaggio dei morti e ritrovare i valori umani.