Concetti Chiave
- Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, abbandona gli studi per dedicarsi alla scrittura di romanzi, ottenendo successo con "Storia di una capinera".
- Il romanzo "I Malavoglia" si ambienta nel borgo di Acitrezza e racconta la decadenza della famiglia Toscano, con un registro linguistico adattato al livello sociale dei personaggi.
- "Mastro Don Gesualdo" è un romanzo del ciclo dei vinti che narra la storia di Gesualdo Motta, un ex muratore divenuto latifondista, che muore solo nonostante le sue ambizioni sociali.
- Verga utilizza uno stile narrativo caratterizzato dal discorso indiretto libero, con il narratore che non interviene mai direttamente nella storia.
- Gli insuccessi teatrali di Verga lo portano a dedicarsi completamente alla narrativa, con opere che esplorano le dinamiche sociali e la fatalità del destino.
Indice
Giovanni Verga: Dall'Università alla Scrittura
Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840. Iscrittosi all'Università di Catania, non porterà mai a termine i suoi studi, perché si dedicherà alla scrittura di romanzi. Nel 1865 si reca a Firenze, dove entra in contatto con i letterati del luogo.
Il suo sogno sarebbe quello di dedicarsi al teatro, ma dopo una serie di fallimenti sceglie di dedicarsi all'attività romanzesca.Il Successo Letterario di Verga
Il successo arriva con l'opera Storia di una capinera. Si reca a Milano, dove conosce Luigi Capuana, che diventerà suo grande amico. Nel 1874 pubblica Nedda, romanzo ambientato in Sicilia. Risale al 1881 l'opera I Malavoglia. Nel 1888 scrive Mastro Don Gesualdo. Lo scrittore muore nel 1922.
Verga crea un ciclo di romanzi che assume il titolo de I Vinti. I Malavoglia, che fanno parte di questa raccolta, si riveleranno un fiasco.
I Malavoglia: Un Fiasco Letterario
Il romanzo si svolge nel borgo di Acitrezza; i protagonisti sono i membri della famiglia Toscano. Essi tirano avanti grazie ad una barca che utilizzano per la pesca. Il loro declino comincerà quando avranno la presunzione di cominciare a commerciare, invece di accontentarsi dei prodotti della pesca. La famiglia finirà per perdersi e affrontare tante disgrazie. Dal punto di vista stilistico, Verga fa in modo che i diversi personaggi si impongano via via che il lettore va avanti nella storia; il registro linguistico è adattato al livello sociale dei personaggi; si utilizza il discorso indiretto libero ed il narratore non interviene mai.
Mastro Don Gesualdo: Un Parvenu Solitario
Mastro Don GesualdoOpera che fa parte anch'essa del ciclo dei vinti. Ha richiesto lunghi tempi di elaborazione. Il protagonista è Gesualdo Motta, un ex muratore divenuto latifondista. E' sposato con una donna nobile che però è deceduta. Gesualdo spera di avanzare nella scala sociale. Il paese però continua a chiamarlo con due appellativi, per sottolineare lo sdegno che prova nei suoi confronti, dato che è un parvenu (un nuovo ricco): se da una parte c'è l'appellativo don, usato per chiamare gli uomini di classe sociale elevata, dall'altra però permane l'appellativo mastro che continua ad indicare che Gesualdo Motta è di rango inferiore. Mastro Don Gesualdo morirà solo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il percorso di studi e carriera di Giovanni Verga?
- Quali sono le opere principali di Giovanni Verga e come sono state accolte?
- Quali sono le tematiche principali di "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo"?
Giovanni Verga si iscrisse all'Università di Catania ma non completò gli studi, dedicandosi invece alla scrittura di romanzi. Dopo alcuni fallimenti teatrali, si concentrò sull'attività romanzesca.
Le opere principali di Verga includono "Storia di una capinera", "Nedda", "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo". "I Malavoglia" fu un fiasco letterario, mentre "Mastro Don Gesualdo" richiese lunghi tempi di elaborazione.
"I Malavoglia" tratta del declino di una famiglia di pescatori che tenta il commercio, mentre "Mastro Don Gesualdo" esplora l'ascesa sociale di un ex muratore divenuto latifondista, evidenziando il suo isolamento e il disprezzo sociale.