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Concetti Chiave

  • Rosso Malpelo è un ragazzo cresciuto in un ambiente ostile, segnato dal disprezzo familiare e dalle angherie della miniera.
  • Ha sviluppato una visione del mondo basata sulla sopravvivenza del più forte, accettando l'ingiustizia con dignità.
  • Malpelo è consapevole della brutalità della vita e usa la violenza per insegnare ai deboli come Ranocchio a reagire.
  • Nonostante la sua generosità verso Ranocchio, è percepito come malvagio dal coro paesano per il suo atteggiamento dominante.
  • La sua accettazione fatalistica della morte lo porta a una vocazione inconscia verso l'annullamento, culminando nella sua scomparsa nella cava.

Indice

  1. La vita di Malpelo
  2. La legge della giungla
  3. Verga - Rosso Malpelo: umanità ferita
  4. La visione disincantata di Malpelo
  5. L'accettazione della morte

La vita di Malpelo

Verga - Rosso Malpelo: umanità ferita

La storia di Malpelo è quella di uno sfruttato: nella sua breve vita ha conosciuto soltanto il disprezzo della madre e della sorella, le angherie del padrone e del compagni della miniera e l'implacabilità della sorte che ha ucciso, nella stessa cava in cui lavora, il padre, Misciu Bestia, l'unico al mondo che gli voleva bene (r.

La legge della giungla

54), Dalle sue esperienze, il ragazzo ha tratto una concezione del rapporti umani che Il vuole dominati da una sorta di legge della giungla, quasi una selezione darwiniana nella quale a prevalere è sempre il più forte. Mentre gli altri subiscono questo spietato sistema senza esserne consapeveli, egli ha compreso la brutalità del mondo, accettando con lucida dignità l'ingiustizia come un'immodificabile legge di natura. A tale legge nessuno può sottrarsi: tanto vale adeguarsi, adottando gli stessi strumenti violenti dei carnefici per insegnare al più deboli (in questo caso, al suo unico amico Ranocchio) come reagire all'ineluttabile prepotenza della vita.

La sorte di Malpelo non è individuale. Accanto a lui compaiono nella novella altri personaggi che condividono la stessa condizione di esclusione.

La visione disincantata di Malpelo

Mai sfiorato dalla tentazione del vittimismo, Malpelo ha acquisito una visione disincantata e impietosa della realtà: animali, persone, perfino le cose (come la rena traditora, r. 145) combattono tra loro per esercitare la violenza del più forte. L'indifferenza che gli manifestano la madre e la sorella, le quali lo considerano come una bestia da fatica, e la perdita del padre, il solo che era capace di dedicargli attenzioni, lo hanno indotto a credere di non meritare l'amore degli altri. Egli si è perfino convinto di essere cattivo come tutti pensano e di dover ricoprire l'unico ruolo che il prossimo gli ha riservato, sia pure negativo (Sapendo che era malpelo, el si acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile, rr. 102-103), Ciò spiega perché, nonostante la generosa protezione che cerca di garantire a Ranocchio (comportamento che il coro paesano interpreta come un malvagio esercizio di superiorità: le sue attenzioni sarebbero solo un modo per prendersi il gusto di tiranneggiarlo, rr. 123-124), sceglie di infierire sui più deboli con lo stesso spirito di sopraffazione che subisce lui stesso, in modo da insegnare le dure regole della vita.

L'accettazione della morte

Tale accettazione fatalistica del rapporti umani si riverbera anche sulla percezione cheRosso Malpelo ha della morte. Il buio nelle viscere della terra sedimentano nel suo animo un'angoscia incombente, che le morti del padre, dell'asino e di Ranocchio accrescono in modo sinistro. Né il ragazzo fa nulla per liberarsene, anzi: il compiacimento macabro che lo porta ripetutamente alle pendici della sciara a visitare il carcame del grigio in fondo al burrone (rr. 259-260) sembra assecondare un'inconsapevole vocazione alla morte. Non a caso l'immagine del minatore smarrito gli si riaffaccia alla mente come una sorta di presagio e allo stesso tempo come un invito a non sottrarsi al destino, Quando si tratta di avventurarsi in una difficile ispezione nella cava, egli non rifiuta l'incarico: obbedendo a un intimo desiderio di annullamento, si perde nel cunicoli di sabbia per fuggire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la condizione di vita di Rosso Malpelo?
  2. Rosso Malpelo vive una vita di sfruttamento e disprezzo, subendo angherie dal padrone e dai compagni di miniera, e l'indifferenza della madre e della sorella. Ha perso l'unico affetto, il padre, nella stessa cava in cui lavora.

  3. Perché Rosso Malpelo non riceve compassione come gli altri reietti?
  4. Malpelo non riceve compassione a causa della sua natura orgogliosa, rabbiosa e consapevole, qualità che lo distinguono dagli altri reietti come Mastro Misciu e Ranocchio.

  5. Come percepisce Malpelo la realtà e i rapporti umani?
  6. Malpelo ha una visione disincantata e impietosa della realtà, vedendo il mondo come dominato dalla violenza del più forte, accettando l'ingiustizia come una legge di natura immodificabile.

  7. Qual è l'atteggiamento di Malpelo verso la morte?
  8. Malpelo ha un'accettazione fatalistica della morte, con un'angoscia incombente alimentata dalle morti del padre, dell'asino e di Ranocchio, e mostra un'inconsapevole vocazione alla morte.

  9. Come si comporta Malpelo nei confronti dei più deboli?
  10. Malpelo sceglie di infierire sui più deboli con lo stesso spirito di sopraffazione che subisce, insegnando loro le dure regole della vita, nonostante cerchi di proteggere Ranocchio.

Domande e risposte

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