marinaldi
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Concetti Chiave

  • Rosso Malpelo è il primo testo verista di Giovanni Verga, pubblicato in quattro parti e incluso nella raccolta "Vita dei campi".
  • La novella narra la storia di Malpelo, un giovane sfruttato e disprezzato, che lavora in una cava e affronta la violenza nei rapporti umani.
  • Malpelo sviluppa una visione fatalistica della vita, credendo che i rapporti umani seguano una selezione naturale dominata dai più forti.
  • Verga adotta una tecnica narrativa impersonale, usando il punto di vista della comunità per rappresentare pregiudizi e ignoranza collettiva.
  • Il linguaggio di Verga mescola italiano colto e dialetti, rispecchiando il canone verista e arricchendo il testo con riferimenti letterari come quelli a Dante.

Primo testo verista verghiano, la novella Rosso Malpelo è pubblicata in quattro parti nel quotidiano romano "Fanfulla" e sarà inserita nella raccolta Vita dei campi.

Indice

  1. La vita di Malpelo
  2. Personaggi e relazioni
  3. Consapevolezza e fatalismo
  4. Rappresentazione e linguaggio

La vita di Malpelo

La vicenda vede protagonista un ragazzo impiegato nel duro lavoro di una cava, disprezzato da tutti e costretto a confrontarsi senza consolazione con la violenza che domina i rapporti umani.

La storia di Malpelo è quella di uno sfruttato che nella vita ha avuto soltanto il disprezzo della madre e della sorella e le ingiustizie da parte del padrone e degli amici della miniera oltre che all'implacabilità della sorte che ha ucciso nello stesso posto, il padre, Misciu Bestia che era l'unico a volergli bene. Dalle sue esperienze il ragazzo ha tratto la concezione che i rapporti umani sono regolati da una sorta di selezione naturale in cui prevale il più forte, ma lui ne è consapevole rispetto agli altri che subiscono senza accorgersene.

Personaggi e relazioni

La storia di Malpelo non è individuale perché nella novella compaiono altri personaggi nella stessa condizione di esclusione, come Mastro Misciu, Ranocchio e l'asino grigio destinati a trovare la morte nell'indifferenza. Malpelo nei confronti di Ranocchio, messo male fisicamente, assume un ruolo di protezione, infatti lo tormenta e questo passa come se volesse mostrarsi superiore ma invece il ragazzo vuole solo che Ranocchio stia bene, ma poi si ammala e sfinito muore.

Consapevolezza e fatalismo

L'autore infatti assegna loro uno stesso epiteto con l'aggettivo povero, in segno di compassione, diversamente da quanto fatto con Malpelo perché possiede caratteristiche che gli altri vinti non hanno cioè orgoglio e consapevolezza. L'indifferenza della famiglia e la perdita del padre lo hanno indotto a credere che non meriti l'amore degli altri e perfino a credere di essere cattivo come tutti pensano. Tale accettazione fatalistica dei rapporti umani si riverbera anche sulla percezione che Malpelo ha della morte, non a caso l'immagine del minatore smarrito gli si affaccia nella mente come un presagio e come un invito a non sottrarsi al destino infatti non rifiuta di avventurarsi nella cava. Atteggiamento molto emblematico quello di percorrere fino in fondo il proprio destino di morte, piuttosto che continuare ad accettare quell'esistenza invivibile dettata da ostilità e sfruttamento.

Rappresentazione e linguaggio

Verga rinuncia ad ogni interferenza personale e affida la rappresentazione di Malpelo alla comunità dei paesani, della famiglia e dei minatori di cui assume il punto di vista. Infatti è proprio dal coro paesano che veniamo a conoscenza del marchio negativo dato al ragazzo, di cui i capelli rossi sono la superstizione di un ragazzo malizioso e cattivo. L'ostilità di tale giudizio viene introdotta per sviluppare un procedimento che lo mette in discussione e ne prende le distanze grazie allo straniamento, infatti Verga non intende accreditare il pregiudizio del popolo, ma vorrebbe mostrare la loro ignoranza. La scelta del linguaggio adottato da Verga nella novella rispecchia il canone di tutta la sua produzione verista, cioè un misto tra italiano colto e dialetti. Questa qualità letteraria che viene messa in ballo con riferimenti a Dante con le parole usate da Virgilio quando Malpelo descrive a Ranocchio i cunicoli della cava.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la trama principale della novella "Rosso Malpelo"?
  2. La novella racconta la storia di Malpelo, un ragazzo che lavora in una cava e affronta disprezzo e violenza. È sfruttato e ha perso l'unico affetto, il padre, morto nella stessa cava. Malpelo sviluppa una visione fatalistica dei rapporti umani, dominati dalla forza.

  3. Quali sono i personaggi principali e le loro relazioni con Malpelo?
  4. Oltre a Malpelo, ci sono personaggi come Mastro Misciu, Ranocchio e l'asino grigio, tutti in condizioni di esclusione. Malpelo ha un rapporto protettivo con Ranocchio, nonostante lo tormenti, mostrando un desiderio di protezione.

  5. Come viene rappresentata la consapevolezza e il fatalismo in Malpelo?
  6. Malpelo è consapevole della durezza dei rapporti umani e accetta il suo destino con fatalismo. Crede di non meritare amore e vede la morte come inevitabile, preferendo affrontare il suo destino piuttosto che vivere un'esistenza di sfruttamento.

  7. In che modo Verga rappresenta Malpelo e quale linguaggio utilizza?
  8. Verga rappresenta Malpelo attraverso il punto di vista della comunità, che lo giudica negativamente. Usa un linguaggio misto tra italiano colto e dialetti, riflettendo il canone verista e includendo riferimenti letterari come quelli a Dante.

  9. Qual è l'intento di Verga nel descrivere il pregiudizio della comunità verso Malpelo?
  10. Verga intende mettere in discussione il pregiudizio della comunità, mostrando la loro ignoranza. Utilizza lo straniamento per distanziarsi dal giudizio ostile e sviluppare una critica sociale attraverso la rappresentazione di Malpelo.

Domande e risposte

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