Concetti Chiave
- I romanzi fiorentini di Verga, come "Storia di una capinera", esplorano il conflitto tra amore e convenzioni sociali, con elementi di esclusione sociale.
- Nel periodo milanese, influenzato dall'avanguardia scapigliata, Verga scrive opere che mostrano gli effetti distruttivi dell'amore-passione in contesti di alta società e artisti squattrinati.
- La novella "Nedda" segna una svolta verso l'attenzione al mondo popolare siciliano, pur mantenendo uno stile tradizionale e una visione pessimistica del destino umano.
- In "Nedda", Verga denuncia lo sfruttamento dei contadini e introduce temi che verranno sviluppati nei suoi futuri lavori veristi, come "I Malavoglia".
- Lo stile in "Nedda" evidenzia differenze linguistiche tra il narratore e i personaggi, sottolineando la distanza tra il registro letterario e quello popolare.
Successo dei Romanzi Fiorentini
Dopo i primi romanzi in cui domina l’esaltazione per un astratto patriottismo, Verga riscuote successo con i romanzi risalenti al periodo fiorentino, tra cui Storia di una capinera.
Il tema è quello dell’amore, forza che si scontra con le convenzioni sociali e il perbenismo borghese.
Narra la vicenda di una giovane, Maria, costretta dalla matrigna a farsi monaca.
Rinchiusa contro il suo volere, muore vinta dalla gelosia per l’amato Nino, che ha sposato la sua sorellastra.
Nel romanzo si intravedono elementi veristi: l’opera era stata preceduta da una documentazione e compare il tema dell’esclusione sociale.
Temi e Influenze Verghiane
Con il trasferimento a Milano, si apre per Verga una nuova fase, ricca di contatti con intellettuali.
Nei romanzi di questo periodo si avverte l’influenza dell’avanguardia scapigliata. Accumunate dal tema dell’amore-passione e dei suoi effetti distruttivi, le opere sono ambientate:
- Tra le raffinatezze dell’alta società (Tigre Reale, Eros);
- Nel mondo di artisti squattrinati e di ballerine di varietà (Eva).
Nedda e l'Evoluzione di Verga
La novella Nedda, scritta nel 1874, inaugura la produzione di novella di Verga e insieme, come indica anche il sottotitolo Bozzetto siciliano, la nuova attenzione di Verga al mondo popolare della sua regione.
Di ambiente campagnolo, racconta la storia di una raccoglitrice di olive. Nedda però non è una novella verista: c’è una visione pessimistica del destino della povera gente, osservazioni moralistiche del narratore e una denuncia dello sfruttamento dei contadini.
Anche lo stile è tradizionale: il narratore non assume il modo di esprimersi dei personaggi, le espressioni fiorentine sono in corsivo e sottolineano le differenze tra il registro letterario dell’autore e quello popolare dei personaggi.
Nedda è però un momento importante nell’evoluzione di Verga poiché getta le basi del futuro dei Malavoglia: la povera raccoglitrice di olive che piega la testa ai colpi della vita e accetta rassegnata il proprio destino, anticipa alcune figure verghiane.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale dei romanzi fiorentini di Verga?
- Come si manifesta l'influenza dell'avanguardia scapigliata nei romanzi di Verga?
- In che modo la novella "Nedda" rappresenta un'evoluzione nella produzione di Verga?
Il tema principale dei romanzi fiorentini di Verga è l'amore, una forza che si scontra con le convenzioni sociali e il perbenismo borghese, come illustrato in "Storia di una capinera".
L'influenza dell'avanguardia scapigliata nei romanzi di Verga si manifesta attraverso il tema dell'amore-passione e i suoi effetti distruttivi, ambientati tra le raffinatezze dell'alta società e il mondo di artisti squattrinati e ballerine di varietà.
"Nedda" rappresenta un'evoluzione nella produzione di Verga introducendo l'attenzione al mondo popolare siciliano e gettando le basi per il futuro dei "Malavoglia", nonostante mantenga uno stile tradizionale e una visione pessimistica del destino della povera gente.