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Concetti Chiave

  • I Malavoglia è il primo romanzo del Ciclo dei Vinti di Verga, narrando la storia di una famiglia in un periodo di dodici anni, dalla caduta alla risalita economica.
  • La trama segue la famiglia Toscano, pescatori laboriosi di Aci Trezza, che affrontano disgrazie e perdite, ma cercano di ricostruire la loro vita.
  • I personaggi del romanzo hanno valori simbolici: il patriarca rappresenta la saggezza tradizionale, mentre altri membri simboleggiano l'ansia di cambiamento o la spietatezza economica.
  • La narrazione di Verga sottolinea il contrasto tra tradizione e modernità, e l'impatto della legge economica sulle vite dei personaggi.
  • Verga utilizza tecniche narrative innovative come il discorso indiretto libero e la concatenazione, con una scelta lessicale anticonformista e dialettale.

I Malavoglia è il primo libro del Ciclo dei Vinti, che racchiude in una narrazione dell’arco temporale di dodici anni, la storia di una famiglia, la caduta e la sua faticosa risalita economica. Descrivendone i membri nei minimi dettagli, dai tratti psicologici agli ideali.

Indice

  1. La genesi del romanzo
  2. Trama e disgrazie familiari
  3. Simbolismo dei personaggi
  4. Temi e tecniche narrative

La genesi del romanzo

Il romanzo esce ufficialmente nel 1881, ma viene concepito dall’autore tra il 1876 e il 1880, anche se nel 1875 in una lettera all’editore Treves, annuncia di aver composto alcune pagine di un “bozzetto marinaresco” dal titolo Padron ‘Ntoni. Il nucleo si individua in una novella di Vita dei campi, Fantasticheria del 1879.

Il lavoro dietro questo romanzo è caratterizzato da anni di duro lavoro, di rifacimenti e di varie fasi di stesura, dimostrate dalle lettere che lo scrittore indirizzava a Luigi Capuana di Milano.

Trama e disgrazie familiari

Il romanzo, composto da 15 capitoli e che copre un arco temporale di 12 anni, dal 1863 al 1875, narra le vicende della famiglia Toscano, detti i Malavoglia, che vivono ad Arci Trezza, a Catania.

Al contrario di quanto dice il soprannome, erano una famiglia molto laboriosa di pescatori, che possedevano una casa detta “casa del nespolo”, e una barca detta “La Provvidenza”.

Il capofamiglia, il vecchio Patron ‘Ntoni, è il patriarca; suo figlio Bastianazzo, sposato con Maruzza detta la Longa, hanno cinque figli: il giovane ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.

Dal momento in cui si verificano degli allontanamenti, forzati o volontari, da parte di alcuni membri della famiglia, quest’ultima viene colpita da una serie di disgrazie. La partenza di ‘Ntoni per la leva militare, nel 1863, li priva di una preziosa forza lavoro: tentano la via del commercio acquistando da zio Crocifisso un carico di lupini (fagioli) da rivendere.

Durante il trasporto dei lupini una tempesta fa naufragare la nave provocando la morte di Bastianazzo e la perdita del carico di lupini. Maruzza muore di colera. ‘Ntoni torna dalla leva militare decide di darsi al contrabbando e finisce in carcere cinque anni per aver tentato di uccidere il doganiere Michele. La sorella Lia, amante del doganiere, scappa e diventa una prostituta. La famiglia decide di vendere la casa del nespolo e si trasferì.

Luca muore nella battaglia di Lissa, contro l’Austria, aumenta il dissesto economico della famiglia che si trova a pagare un tributo alla causa del Regno d’Italia.

Il vecchio ‘Ntoni muore in ospedale, solo e disperato per aver assistito alla disgregazione della sua famiglia.

Lo sforzo congiunto di coloro che restano (Mena, Alessi) e che abbracciano il sistema dei valori tradizionali, consente di riacquistare la casa del nespolo e riuniscono la famiglia.

‘Ntoni uscito di prigione e tornato ad Arci Trezzo, riparte verso una destinazione ignota.

Nel romanzo è assente la figura di un personaggio principale, anzi è presente una vasta schiera di personaggi che formano una comunità, attraverso il dialogo, i commenti delle persone che chiacchierano, i discorsi.

Simbolismo dei personaggi

Ogni figura presente nella narrazione ha un valore simbolico: patron ‘Ntoni è il vecchio di casa, saggio ed equilibrato, la sua filosofia consiste nell’accontentarsi di ciò che si ha, restando fedeli alle proprie radici. Il piccolo ‘Ntoni rappresenta l’ansia del nuovo, il desiderio di sottrarsi alle misere condizioni della famiglia, ha conosciuto la realtà urbana e non sopporta più le regole e i valori della piccola comunità. Lia è disposta a tutto pur di fuggire dallo sguardo giudicante dei compaesani; Alessi simboleggia la possibilità di preservare, attraverso un impegno sofferto, i valori della famiglia; zio Crocifisso, l’uomo che ha venduto il carico di lupini alla famiglia, che andato perso non ha pensato neanche per un istante di condonare il debito della povera famiglia, rappresentando l’inesorabilità e la spietatezza della legge economica. Don Giammaria, il vicario di Arci Trezzo, un prete reazionario e anti-liberale, rappresenta l’ostilità al nuovo Regno d’Italia.

Temi e tecniche narrative

Verga inoltre, dipinge un mondo in cui non compaiono alternative all’esistente, dove la realtà è immodificabile e tentare di sottrarsi a questo destino non è solo inutile ma anche controproducente.

In tutta la narrazione emerge il contrasto tra la figura di patron ‘Ntoni, tradizionalista e custode di una concezione dominata dal sacrificio, e di piccolo ‘Ntoni rapito dal desiderio di cambiare e progredire. Entrano in conflitto due filosofie di vita.

La modernità però irrompe anche ad Arci Trezzo, insieme al dominio della legge economica: i personaggi sono continuamente chiamati a misurare l’impatto delle azioni e dei singoli eventi naturali sul piano dell’interesse, del guadagno o della perdita.

Anche l’amore è destinato a essere sacrificato per il denaro.

La produzione novellistica e romanzesca della fase verista di Verga fanno di lui un grande sperimentatore, ma rimane fedele al principio dell’impersonalità e ad un criterio di registrazione dei fatti. Ricorre inoltre a un effetto di straniamento, immedesimandosi nell’ottica degli abitanti del paese per dare modo al lettore di coglierne la natura malevola.

Per garantire l’impersonalità viene utilizzato lo strumento, accanto al dialogo, il discorso indiretto libero.

Inoltre, nei Malavoglia ricorre la tecnica della concatenazione, ovvero la ripresa di parole o di intere locuzioni da una sequenza a un’altra o da un capitolo a un altro. Ed è presente una scelta lessicale diversa dal solito, ovvero un totale anticonformismo delle scelte grammaticali e sintattiche, e l’insistita venatura dialettale di tipo siciliano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la genesi del romanzo "I Malavoglia"?
  2. Il romanzo è stato ufficialmente pubblicato nel 1881, ma è stato concepito tra il 1876 e il 1880. L'autore aveva già accennato a un "bozzetto marinaresco" nel 1875, e il nucleo del romanzo si trova in una novella del 1879.

  3. Quali sono le principali disgrazie che colpiscono la famiglia Malavoglia?
  4. La famiglia affronta numerose disgrazie, tra cui la morte di Bastianazzo in un naufragio, la morte di Maruzza di colera, la prigionia di 'Ntoni per contrabbando, e la morte di Luca in battaglia. Queste sventure portano alla vendita della casa del nespolo e alla disgregazione familiare.

  5. Qual è il simbolismo dei personaggi principali nel romanzo?
  6. Ogni personaggio ha un valore simbolico: patron ‘Ntoni rappresenta la saggezza e l'equilibrio, il piccolo ‘Ntoni l'ansia di cambiamento, Lia la fuga dal giudizio sociale, Alessi la preservazione dei valori familiari, e zio Crocifisso l'inesorabilità della legge economica.

  7. Quali sono i temi principali e le tecniche narrative utilizzate da Verga?
  8. I temi principali includono il contrasto tra tradizione e modernità, l'inevitabilità del destino e il sacrificio per il denaro. Verga utilizza tecniche narrative come l'impersonalità, il discorso indiretto libero, la concatenazione e una scelta lessicale anticonformista con venature dialettali siciliane.

  9. Come si conclude la storia della famiglia Malavoglia?
  10. Nonostante le disgrazie, lo sforzo congiunto di Mena e Alessi permette di riacquistare la casa del nespolo e riunire la famiglia. Tuttavia, ‘Ntoni, uscito di prigione, decide di partire nuovamente verso una destinazione ignota.

Domande e risposte

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