Giulia160902
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Concetti Chiave

  • I Malavoglia rappresentano una critica alla modernità e al desiderio di potere, con un contrasto tra valori tradizionali e corruzione sociale, ambientato tra il 1862 e il 1876.
  • Il romanzo utilizza uno stile colloquiale con un linguaggio semplice e proverbi, riflettendo il parlato delle classi popolari, e applica il principio del verismo di Verga.
  • La narrazione impiega tecniche come l'artificio di regressione e estraniamento, con un narratore impersonale che a volte anticipa gli eventi, distinguendosi dai Promessi Sposi.
  • Il realismo nei Malavoglia è evidenziato da elementi storici e sociali del tempo, come la critica alla leva militare, la tassazione oppressiva e l'usura nei villaggi siciliani.
  • Il cronotopo del romanzo è idillico, rappresentando un mondo atemporale in simbiosi con la natura, ma destinato ad essere corrotto dalla modernità, con una forte contrapposizione tra paese e città.

Indice

  1. Critica alla modernità
  2. Principi del Verismo
  3. Tempo e ciclicità
  4. Struttura narrativa
  5. Elementi realistici

Critica alla modernità

Siamo tra il 1862 e il 1876, quindi in un mondo moderno in cui è presente una critica alla modernità e alla situazione storica del momento. Questo può essere dedotto dal fatto che tutta la famiglia non è d’accordo che 'Ntoni e Luca vadano a fare i soldati e dal problema delle tasse, come quella sulla pece. Comunque, viene rivolta una critica alla modernità in quanto tutti gli uomini sono interessati esclusivamente all’affermazione sociale e al denaro.

È dunque presente un egoismo di fondo e questa brama di potere si insinua anche nei villaggi più piccoli, quindi anche Acitrezza non rimane immune e non è più un posto isolato dove poter vivere tranquillamente e lontani dalla modernità, ma è anzi un paese “contagiato” dove piano piano vanno a prevalere tutti gli istinti che si ritrovano nelle città. Invece, i Malavoglia sono delle persone oneste, che vogliono lavorare, che possiedono ideali e virtù e che costituiscono una famiglia laboriosa e seria che si contrappone agli altri membri del villaggio. In tutto questo è presente un senso di malinconia perché i Malavoglia sono un mondo che sta per finire (dopo il matrimonio di Lessi) e lascerà spazio solo a persone losche e interessate ai soldi come lo zio crocifisso (usuraio), il sindaco e mastro cipolla. Dunque ricapitolando, due caratteristiche di questo romanzo sono la vena pessimistica e la critica alla modernità, che è il primo messaggio importante.

Principi del Verismo

I Malavoglia sono il frutto di un’intensa elaborazione e riflessione riguardo vari aspetti e tematiche. In particolare, ci sono tre scritti fondamentali per comprendere i Malavoglia:

“Un manifesto del Verismo verghiano”: si tratta della prefazione alla novella “L’amante di Gramigna”. In questa prefazione sono elencati i principi del verismo che Verga seguirà per la stesura dei Malavoglia, in particolare i principi più importanti elencati sono due:

1. Verga si reca tra le vie del paese ed ascolta ciò che dicono gli abitanti senza commentare, utilizzando parole semplici e pittoresche tipiche della narrazione popolare. Infatti, lo stile dei Malavoglia è colloquiale con periodi brevi in quanto i personaggi si esprimono come se fossero realmente persone del popolo. Inoltre, per la scrittura di questo romanzo Verga usa l’italiano e inserisce molti proverbi e modi di dire, quindi si vuole cercare di riprodurre il più possibile il parlato delle popolazioni più umili e ignoranti (la maggior parte degli abitanti di Acitrezza sono analfabeti oppure hanno frequentato solo le elementari).

2. Verga vuole analizzare tutto ciò di cui tratterà con scrupolo scientifico. Dicendo ciò ci si ricollega al naturalismo in quanto vuol dire che Verga vuole essere come uno scienziato che fa anche degli esperimenti. Ad esempio, fa vedere che 'Ntoni, se messo in un altro ambiente, cambia anche lui stesso.

Inoltre, l’espressione “trionfo del romanzo” ci fa capire quanto il romanzo sia fondamentale per i veristi e i naturalisti. Infatti, Verga scriverà solo romanzi e il romanzo sarà fondamentale anche per i neorealisti in quanto è l’unico genere letterario che può raccontare la realtà dei fatti in modo oggettivo senza la soggettività dello scrittore. Così facendo (rigo 32), lo scrittore sparisce, non si intravede.

• “Fantasticheria”, una novella che parla di una signora ricca che durante un suo viaggio in Sicilia si ferma ad Acitrezza e la voce narrante racconta ciò che accade. In realtà, la signora si accorge che lì la vita è monotona e decide di andare via, e il narratore ci dice che questo è normale perché in un paese siciliano del 1800 non succede niente perché i giorni si ripetono uguali a se stessi. Quindi, il narratore dice che è normale per questa signora ricca perché lei ricerca la novità e la modernità, mentre per le persone che abitano lì è normale vivere così.

Tempo e ciclicità

Infatti, nei Malavoglia è difficile capire che differenza ci sia tra un anno e un altro, è come se non esistesse un tempo che progredisce e gli anni scorrono tutti uguali a se stessi. Quindi, da una parte si può parlare di tempo della storia che non tocca molto la famiglia dei Malavoglia, ovvero l’unico riferimento a qualcosa di storico è la battaglia di Lissa (battaglia della terza guerra d’indipendenza) che provoca la morte di Luca. Al di là di questo riferimento, non si può capire in che anno siamo. Quindi, nei Malavoglia non c’è un tempo della storia ma si ha un tempo della natura, cioè la vita dei Malavoglia si svolge sempre secondo la natura e in base alle stagioni loro fanno sempre le stesse cose (ciclicità di fondo del tempo). Nel caso dei Malavoglia il cronotopo (unione di tempo e luogo) si può definire idillico, tipico del romanzo familiare. Si ha il cronotopo perché i membri di questa famiglia vivono in simbiosi con ciò che li circonda, cioè il paese è così perché si trova in un determinato periodo storico che determina anche il paese. Quindi, c’è una stretta unione tra la vita dei personaggi, il luogo in cui sono e il tempo in cui vivono. Inoltre, il cronotopo è idillico perché questa famiglia è quasi come vivesse in un mondo irreale e atemporale. Però quest’idillio, ovvero questa famiglia felice con certi valori, è destinato a estinguersi perché la modernità piano piano si sta insinuando anche nel paese. Infine, lo spazio del paese è simile al nido di Pascoli, ovvero un posto sicuro in cui è possibile trovare la felicità ma, al momento in cui si esce da questo posto sicuro si trova la città che è un mondo difficile e negativo. Quindi è importante la contrapposizione tra lo spazio chiuso del paese e lo spazio aperto della città, infatti 'Ntoni quando torna è cambiato e devastato. Come detto prima, questa contrapposizione determina anche la contrapposizione tra tempo della storia fuori dal paese e tempo della natura seguito dai Malavoglia.

• La “Fiumana del progresso”, ovvero la prefazione dei Malavoglia. Ciò che scrive nella prefazione si trasforma in realtà in quanto molti personaggi dei Malavoglia sono dei vinti, ad esempio 'Ntoni è un vinto. Questa famiglia, oltre ad essere vinta, è anche esclusa perché non ha più le ricchezze di prima. Inoltre, 'Ntoni è l’escluso per eccellenza perché viene escluso dalla comunità, quindi è proprio fuori dal paese. La figura dell’escluso può essere ritrovata anche in Rosso Malpelo, nella Lupa, in Nedda e anche in Mastro Don Gesualdo ed è molto cara a Verga perché lui si rivede in questa figura, ovvero si sente escluso dalla società contemporanea. Nella “Fiumana del progresso” si dice che la forma con cui il romanzo è scritto è inerente al soggetto, cioè è scritto come se parlassero veramente le persone di quel paese con la loro mentalità e i loro modi di dire.

Struttura narrativa

All’interno dei Malavoglia viene attuato l’artificio di regressione, cioè viene ripreso il punto di vista della società rurale del tempo, quindi la voce narrante di questo romanzo è una persona del villaggio, non Verga. Inoltre, l’artificio di regressione è accompagnato dall’artificio di estraniamento in quanto Verga non è d’accordo con molte cose narrate all’interno del romanzo, quindi il punto di vista dell’autore e della voce narrante non coincidono. Nei Malavoglia non esiste una messa in scena dei personaggi che non sono presentati né com’è presentato l’ambiente che è un luogo degradato e abbandonato a se stesso. Quindi, i personaggi di questo romanzo si possono conoscere solo attraverso la lettura. Come appena detto, a differenza dei Promessi Sposi in cui all’inizio c’è una dettagliata descrizione dell’ambiente, qui non viene detto niente sull’ambientazione se non che siamo ad Acitrezza che si trova sul mare (non si dice nemmeno che siamo in Sicilia). Il narratore è impersonale ma a volte anticipa qualcosa che avverrà; ad esempio quando Luca parte per fare il soldato c’è una frase che ci fa capire che il narratore sa già quello che accadrà perché si dice proprio che è l’ultima volta che Luca vede la sua famiglia. Questa tecnica si chiama prolessi, ovvero quando si anticipa qualcosa che avverrà in seguito. In Manzoni invece il narratore è completamente onnisciente.

Fabula: ordine cronologico in cui sono avvenuti gli avvenimenti in una storia.

Intreccio: modo con cui lo scrittore presenta i fatti, vicino o meno alla fabula. Nei Malavoglia l’intreccio segue abbastanza la fabula in quanto tutto è raccontato in ordine cronologico. In particolare, si parte dagli anni 60 del 1800 fino ad arrivare verso il 1877.

Tempo della storia: tempo in cui avviene la storia raccontata. Nei Malavoglia consiste negli anni dal 1860 al 1877.

Tempo del racconto: tempo che impiega il lettore a leggere la storia.

Tempo della storia e tempo del racconto coincidono quando c’è un dialogo, mentre quando c’è una descrizione o una digressione il tempo del racconto è maggiore del tempo della storia. Invece, in presenza di salti temporali (ellissi) o di un riassunto dei fatti avvenuti (sommari) il tempo della storia è maggiore del tempo del racconto. I primi quattro capitoli dei Malavoglia si soffermano a descrivere qualcosa che avviene in poco tempo, in poche ore e qui il tempo della storia e il tempo del racconto quasi coincidono. Successivamente, nei capitoli centrali la storia inizia ad andare più velocemente con salti temporali comunque descrivendo ciò che accade da settembre a maggio. Invece, nella terza parte (dall’undicesimo capitolo in poi) ci sono salti temporali di anni, ad esempio 'Ntoni va in carcere e torna dopo 5 anni ma questi 5 anni vengono riassunti in una pagina. Quindi, nella prima parte si parla di ore o giorni, nella seconda di mesi mentre nella terza di una decina di anni.

Elementi realistici

All’interno dei Malavoglia possiamo trovare degli elementi realistici, ovvero ci sono degli elementi che si ricollegano alla realtà del tempo. Verga, negli anni della stesura dei Malavoglia vive a Milano, quindi sa pochissimo di ciò che accade ad Acitrezza, anche perché lui è figlio di ricchi proprietari terrieri quindi è lontano dalla vita degli abitanti del paese di Acitrezza. Ovviamente, per la stesura di questo romanzo ha bisogno di leggere dei resoconti/studi sociologici ed etnologici che gli permettono di capire come vivono le persone ad Acitrezza. In particolare, legge l’inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino. A parte per la battaglia di Lissa (unico evento storico citato), ci sono altri elementi realisti che ci fanno capire la società del tempo siciliana, ovvero:

1) Critica alla leva militare che prende i giovani e li manda per mesi fuori dal paese togliendo persone a lavorare nei campi. Ad esempio, 'Ntoni che era muscoloso e un buon lavoratore viene portato fuori dal paese. Quindi, spesso le famiglie siciliane rimangono senza forza-lavoro e i giovani fanno di tutto per sfuggire al servizio di leva.

2) Problema della tassazione insopportabile per i poveri, ad esempio i pescatori devono pagare anche la tassa sulla pece che serve per riparare le navi da pesca. A differenza dei poveri, i ricchi non sono colpiti da queste tasse e vivono in modo privilegiato.

3) Critica alla rivolta contro le tasse nel momento in cui le donne partecipano alla rivolta, queste donne vengono prese in giro dal narratore ma anche da Verga che ritiene che le rivolte siano sbagliate e che dobbiamo accettare la nostra condizione.

4) Usura, cioè nei paesi siciliani ci sono gli usurai che controllano tutto il paese mandando il rovina le famiglie intere, ad esempio lo zio crocifisso manda in rovina la famiglia dei Malavoglia.

5) Critica all’amministrazione del paese, il sindaco è un incompetente manovrato dalla figlia e Don Silvestro, che si occupa dell’amministrazione, è corrotto e un cinico interessato solo ai soldi. Quindi, l’amministrazione dei paesi siciliani è corrotta e in mano a persone disoneste.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale alla modernità presente nel testo?
  2. La critica principale alla modernità nel testo riguarda l'egoismo e la brama di potere che si diffondono anche nei piccoli villaggi, come Acitrezza, rendendoli luoghi "contagiati" dalla modernità e dalla ricerca di affermazione sociale e denaro.

  3. Quali sono i principi del Verismo secondo Verga?
  4. I principi del Verismo secondo Verga includono l'osservazione diretta e non commentata della vita del paese, l'uso di un linguaggio semplice e popolare, e un'analisi scrupolosa e scientifica dei temi trattati, simile al naturalismo.

  5. Come viene rappresentato il tempo nei Malavoglia?
  6. Nei Malavoglia, il tempo è ciclico e legato alla natura, con la vita che si svolge secondo le stagioni. Non c'è un tempo storico definito, tranne per il riferimento alla battaglia di Lissa, e la vita dei personaggi è in simbiosi con il loro ambiente.

  7. Qual è la struttura narrativa utilizzata nei Malavoglia?
  8. La struttura narrativa dei Malavoglia utilizza l'artificio di regressione, con una voce narrante che rappresenta la società rurale del tempo, e l'artificio di estraniamento, dove il punto di vista dell'autore non coincide con quello del narratore. L'intreccio segue abbastanza la fabula, con un ordine cronologico degli eventi.

  9. Quali elementi realistici sono presenti nel romanzo?
  10. Gli elementi realistici nel romanzo includono la critica alla leva militare, la tassazione insopportabile per i poveri, l'usura, e la corruzione nell'amministrazione del paese, riflettendo la realtà sociale siciliana dell'epoca.

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