Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli sviluppò una teoria etico-sociale di umanitarismo, basata su sentimenti sociali e morali piuttosto che politici.
- Pascoli vede il male e il dolore come prodotti umani, non naturali, e invita all'eliminazione di conflitti, egoismo e violenza.
- L'umanitarismo pascoliano promuove l'amore fraterno tra gli uomini per costruire una nazione e un'umanità unite.
- La poesia "I due fanciulli" rappresenta simbolicamente l'idea di solidarietà e comprensione reciproca per superare il dolore.
- Pascoli crede che solo attraverso l'unione gli uomini possono sconfiggere il male e vivere in armonia.
Teoria Etico-Sociale di Pascoli
Da questa constatazione Pascoli fu indotto a formulare una teoria etico-sociale: l’umanitarismo pascoliano, di origine non politica ma sentimentale, sociale e morale, improntata ad una sorta di generale umanitarismo, che è possibile riscontrare nella parte iniziale delle “Myricae”, raccolta più nota e importante del poeta. Poiché il male e il dolore sono un prodotto degli uomini e non della natura (come affermava Leopardi), Pascoli esorta gli uomini ad eliminare dai loro rapporti la conflittualità, l’egoismo e la violenza e li invita ad amarsi come fratelli, in modo da creare una famiglia allargata (la nazione) ed una ancora più estesa (l’umanità).
Solidarietà e Comprensione Umana
Pascoli sostiene che solo attraverso l’unione e la comprensione reciproca gli uomini possano vincere il male e sradicare il dolore che li sovrasta.
Questa condizione umana di possibile solidarietà è rappresentata metaforicamente nella poesia che egli intitola “I due fanciulli”, in cui l’autore parla di due fratelli che, dopo essersi picchiati l’intera giornata, messi a letto dalla madre, nel buio che li avvolge (simbolo del mistero), dimenticando ciò che li aveva spinti a litigare, si abbracciano solidalmente per trovare protezione e conforto; cosicché quando la madre rimbocca le coperte, li trova pacificamente uniti.