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Concetti Chiave

  • Negli ultimi decenni dell’Ottocento, l’Europa affrontò una crisi culturale e artistica, segnando la formazione di Pascoli.
  • Il passaggio dall’ottimismo alla percezione della realtà come mistero influenzò profondamente la produzione artistica del tempo.
  • La divisione economica e politica del mondo da parte delle grandi potenze portò a timori di future catastrofi.
  • Il Decadentismo emerse come risposta artistica e culturale, evidenziando la ricerca di significati nascosti e simboli.
  • Pascoli, influenzato dai simbolisti francesi, cercò rifugio nel passato e nella semplicità del mondo rurale.

Indice

  1. Crisi e Trasformazione Culturale
  2. Decadentismo e Simbolismo

Crisi e Trasformazione Culturale

Negli ultimi decenni dell’ottocento, periodo nel quale Pascoli compì la propria formazione culturale, l’Europa attraversò un periodo di crisi e di trasformazione che ebbero ampie ripercussioni nel mondo della cultura e della produzione artistica.

I cambiamenti furono profondi: si passò dall’ottimismo, che aveva caratterizzato la metà del secolo, generato dalla fiducia totale nella ragione come strumento di conoscenza e di progresso, alla concezione della realtà come mistero non razionalmente decifrabile e all’irrompere di timori, causati dalla perdita di certezze e dal presagio di immani catastrofi (la Prima guerra mondiale).

Esse apparivano la probabile conseguenza dall’ansia di dominio delle grandi potenze, che stavano spartendo il controllo economico e politico del mondo. In tale scenario ebbe origine quel fenomeno artistico e culturale che viene definito Decadentismo.

Decadentismo e Simbolismo

La concezione della poesia come rivelazione dell’ignoto, la tendenza a cogliere nelle cose il senso del mistero e il simbolo che si cela dietro l’apparenza, accomunano Pascoli ai simbolisti francesi (Baudelaire, Verlaine, Rimbaud) e alla sensibilità D’Annunzio; ma se per gli uni l’ansia di evasione da un presente che spesso opprime si esprime nella ricerca di mondi esotici e per l’altro nella sperimentazione di sensazioni raffinate, per Pascoli la via da percorrere è la “fuga” nel proprio passato, nel ripiegamento intimistico, nel vagheggiamento della campagna e delle umili cose.

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