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D’Annunzio
• Secondo i principi dell’esteta bisognava fare della propria “vita un’opera d’arte” e D’Annunzio fu teso al conseguimento di questo obbiettivo.
• Nasce nel 1863 a Pescara
• A 16 anni scrisse un libretto di versi intitolato “primo vere”
• Si trasferì all’università di Roma
• Acquistò notorietà attraverso una produzione di versi ecc che fece molto scandalo per i suoi contenuti erotici. D’Annunzio si crea la maschera dell’esteta
• La sua fase estetizzante attraversa una crisi
• Lo scrittore trovò una soluzione nel mito del superuomo ispirato alle teorie di Nietzsche un mito basato sulla bellezza e sull’energia eroica
• Nel 1897 tentò l’avventura parlamentare come deputato dell’estrema dx
o Nel 1900 passò alla sx
• Nel 1898 si rivolse al teatro con “Città Morta”
• Nel 1910 scappò in Francia a causa dei creditori e tornò allo scoppio della Pima Guerra Mondiale dalla parte degli interventisti
• Nel dopoguerra si fece interprete dei rancori della vittoria mutilata capeggiando una marcia di volontari su Fiume dove instaurò un dominio personale sfidando lo Stato Italiano.
o Venne scacciato nel 1920
L’estetismo e la sua crisi
• Le sue prime opere si rifanno a Carducci e Verga
o Canto nuovo(1882):utilizza la metrica barbara (Odi Barbare) anche se non mancano spunti di visione cupe che stanno ad indicare che anche il vitalismo cela il fascino ambiguo della morte
o Terra vergine(1882):il modello utilizzato è Verga,D’Annunzio descrive figure e paesaggi dell’Abruzzo. Il mondo rappresentato è idillico
o Novelle di Pescara(1902):è una raccolta di novelle che si richiamano al verismo anche se ne sono profondamente distaccate in quanto è estranea agli interessi sociali.
• L’attività d’annunziana può essere suddivisa in
Estetismo
• Subisce l’influenza dei decadenti e nasce il culto dell’estetismo:
o Il verso è tutto: l’arte è il valore supremo e la vita si sottopone solo alle leggi del bello,i suoi versi sono quindi fitti di echi letterari. Il personaggio dell’esteta si rifugia dalla realtà in un mondo fatto di pura bellezza. Si crea la maschera dell’esteta. Viene rifiutata la mediocrità borghese. Il personaggio dell’esteta è una risposta ai processi sociali: lo sviluppo del capitalismo che tende a declassare l’artista.
Il piacere e la crisi dell’estetismo
• Si rende conto della debolezza della figura dell’esteta che non ha la forza di opporsi alla borghesia
o Estetismo entra in crisi
• “Il piacere” è il primo romanzo scritto nel 1889 ed è la testimonianza di questa crisi
o Il protagonista è Andrea Sperelli (il doppio di D’Annunzio). La crisi trova il suo compimento nel rapporto con la donna amata Elena Muti che lo respinge,egli cerca allora di rifugiarsi nell’amore di una donna pura Maria Ferres ma questo suo amore è solo un’illusione:Andrea vuole Elena. Nei confronti del suo doppio l’autore è molto critico.
La fase della bontà
• La crisi dell’estetismo non giunge subito ad una soluzione
• D’Annunzio subisce il fascino del romanzo russo
o Giovanni Episcopo e l’innocente entrambi su imitazione dostoevskiana
• Questa fase viene chiamata della bontà in quanto è percorsa dal desiderio di recuperare l’innocenza dell’infanzia e di ritornare alle cose semplici.
• Questa è solo una fase transitoria in quanto trova una soluzione alla crisi con le letture di Nietzsche
La fase superomistica
• Coglie alcuni aspetti del pensiero di Nietzsche anche se li rende più soggettivi:
o Rifiuta il conformismo borghese
o Esaltazione del vitalismo
o Rifiuto dell’etica dell’altruismo
o Esaltazione della volontà di potenza e dello spirito della lotta e dell’affermazione
o Mito del superuomo
• Vagheggia l’affermazione di una nuova aristocrazia che sappia elevarsi attraverso il culto del bello.
o Solo pochi esseri riescono ad affermarsi
o Il dominio di questa elitès deve tendere ad una politica aggressiva che avvii verso destini imperiali come l’antica Roma.
• Il personaggio del superuomo non nega l’esteta m lo ingloba perché il culto della bellezza è essenziale nel processo di elevazione
• Affida al ‘artisa superuomo un ruolo di vate ossia di guida in una missione politica
o Il trionfo della morte(1894):rappresenta una fase di transizione,di ricerca di una soluzione. Il protagonista è Giorgio Aurispa un esteta travagliato da una malattia interiore,egli và alla ricerca del senso della vita. Un breve rientro alla sua famiglia lo mette in crisi in quanto si deve scontrare con il padre visto come una figura dominante, prende quindi come modello lo zio morto suicida. Tenta di rifugiarsi con la donna amata in un piccolo villaggio ma l’esteta ne resta disgustato quindi si allontana. Prevalgono in lui forze negative che lo portano al suicidio.
o Le vergini delle rocce(1895):non viene più rappresentato un personaggio debole ma un eroe forte e sicuro che giunge senza esitazioni alla sua meta. È il manifesto del superuomo Il protagonista è Claudio Cantelmo sdegnoso della realtà borghese. Il suo scopo è generare un superuomo,il futuro re di Roma. La decadenza e la morte non sono ancora cancellate ma sono rovesciate di segno in quanto danno lo stimolo all’affermazione della vita. L’eroe và a cercare la donna con cui generare il superuomo ma non sa scegliere tra tre principesse. Sceglie Anatolia ma questa non può seguirlo perché deve accudire la famiglia,sceglie allora Violante,la donna fatale. I protagonisti di D’Annunzio restano comunque deboli e sconfitti,incapaci di tradurre in azioni le loro aspirazioni.
o Il fuoco(1900):il protagonista è Stelio Effrena che medita una grande opera artistica ma è frante dalla donna fatale Foscarina Perdita. Il romanzo si conclude con il suicidio della donna ma Stelio non riuscirà comunque a portare a termine il suo obbiettivo.
o Forse che si forse che no(1910):il protagonista Paolo Tarsis realizza la sua volontà eroica nel volo aereo. Alla conclusione del progetto si oppone ancora una “Nemica” Isabella Inghirami. Quando l’eroe sembra dover soccombere al suo influsso trova una via di liberazione:mentre cerca la morte è assalito da un desiderio della vita e riesce a compiere la sua grande impresa approdando sulle coste della Sardegna.
LA FASE DELLA BONTà
La crisi dell’estetismo non giunge subito ad una soluzione
D’Annunzio subisce il fascino del romanzo russo
GIOVANNI EPISCOPO e L’INNOCENTE entrambi su imitazione dostoieskiana
o
Questa fase viene chiamata della bontà in quanto è percorsa dal desiderio di recuperare
l’innocenza dell’infanzia e di ritornare alle cose semplici.
Questa è solo una fase transitoria in quanto trova una soluzione alla crisi con le letture di
Nietzsche
LA FASE SUPEROMISTICA
Coglie alcuni aspetti del pensiero di Nietzsche anche se li rende più soggettivi:
Rifiuta il conformismo borghese
o Esaltazione del vitalismo
o Rifiuto dell’etica dell’altruismo
o Esaltazione della volontà di potenza e dello spirito della lotta e dell’affermazione
o Mito del superuomo
o
Vagheggia l’affermazione di una nuova aristocrazia che sappia elevarsi attraverso il culto del
bello. Solo pochi esseri riescono ad affermarsi
o Il dominio di questa elitès deve tendere ad una politica aggressiva che avvii verso
o destini imperiali come l’antica Roma.
Il personaggio del superuomo non nega l’esteta m lo ingloba perché il culto della bellezza è
essenziale nel processo di elevazione
Affida al ‘artisa superuomo un ruolo di vate ossia di guida in una missione politica
IL TRIONFO DELLA MORTE(1894):rappresenta una fase di transizione,di ricerca
o di una soluzione. Il protagonista è Giorgio Aurispa un esteta travagliato da una
malattia interiore,egli và alla ricerca del senso della vita. Un breve rientro alla sua
famiglia lo mette in crisi in quanto si deve scontrare con il padre visto come una
figura dominante, prende quindi come modello lo zio morto suicida. Tenta di
rifugiarsi con la donna amata in un piccolo villaggio ma l’esteta ne resta disgustato
quindi si allontana. Prevalgono in lui forze negative che lo portano al suicidio.
LE VERGINI DELLE ROCCE(1895):non viene più rappresentato un personaggio
o debole ma un eroe forte e sicuro che giunge senza esitazioni alla sua meta. È il
manifesto del superuomo Il protagonista è Claudio Cantelmo sdegnoso della realtà
borghese. Il suo scopo è generare un superuomo,il futuro re di Roma. La decadenza e
la morte non sono ancora cancellate ma sono rovesciate di segno in quanto danno lo
stimolo all’affermazione della vita. L’eroe và a cercare la donna con cui generare il
superuomo ma non sa scegliere tra tre principesse. Sceglie Anatolia ma questa non
può seguirlo perché deve accudire la famiglia,sceglie allora Violante,la donna fatale.
I protagonisti di D’Annunzio restano comunque deboli e sconfitti,incapaci di
tradurre in azioni le loro aspirazioni.
IL FUOCO(1900):il protagonista è Stelio Effrena che medita una grande opera
o artistica ma è frante dalla donna fatale Foscarina Perdita. Il romanzo si conclude con
il suicidio della donna ma Stelio non riuscirà comunque a portare a termine il suo
obbiettivo.
FORSE CHE SI FORSE CHE NO(1910):il protagonista Paolo Tarsis realizza la sua
o volontà eroica nel volo aereo. Alla conclusione del progetto si oppone ancora una
“Nemica” Isabella Inghirami. Quando l’eroe sembra dover soccombere al suo