Concetti Chiave
- Il testo esplora l'indefinitezza dell'animo umano, paragonandolo a un croco smarrito in un prato polveroso.
- L'uomo sicuro di sé cammina in armonia con il mondo, indifferente all'ombra proiettata dal sole estivo su un muro logoro.
- Si rifiuta di fornire formule certe per comprendere il mondo, offrendo in cambio solo frammenti di conoscenza.
- L'autore sottolinea la difficoltà di definire con precisione la propria identità e volontà, riconoscendo ciò che non si è.
- Il testo riflette sull'impossibilità di definire completamente l'essere umano attraverso parole e concetti prestabiliti.
L'animo informe e il croco
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Non chiederci la parola,che definisca con precisione sotto tutti gli aspetti, il nostro animo privo di certezze, e a lettere che lo chiariscano rendendolo luminoso come il fiore dello zafferano: perduto in mezzo ad un prato polveroso.
L'uomo sicuro e l'ombra
Ah l'uomo che sene và sicuro, daccordo con se stesso e con gli altri.
E la sua ombra non viene toccata che dal sole nel periodo più caldo dell'estate; proiettata su un muro privo di intonaco.
La formula e la conoscenza
Non domandarci la formula che possa rivelarti nuove prospettive di conoscenza del mondo,bensì una distorta sillaba secca come un ramo.
Solo questo possiamo dirti oggi, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.