Concetti Chiave
- Montale vive una vita ritirata e intellettuale, distaccato ma partecipante, analizzando criticamente la vita e i consumi di massa.
- Non crede nella possibilità di trovare un significato all'esistenza, vedendo la ricerca stessa come un meccanismo senza senso.
- Pur essendo laico, percepisce un'entità trascendente, spesso espressa attraverso figure femminili simboliche nei suoi scritti.
- Si ispira a poeti americani, inglesi e a Dante, e ha una carriera letteraria segnata da importanti riconoscimenti e una visione unica.
- Ha firmato il manifesto degli intellettuali antifascisti di Croce, dimostrando coraggio politico in un periodo di regime totalitario.
Indice
Vita Ritirata e Riflessioni Filosofiche
Dice di aver vissuto una vita al 5 percento siccome vive in modo ritirato da intellettuale. Ha quindi un'auto percezione di essere distaccato dalla vita però un distacco partecipante. Lui vuole allontanarsi dalla vita viva. Fa un uso acuto e critico della ragione con riflessioni sulla vita è alla ricerca del significato dell'esistenza. Analizza i meccanismi dei consumi di massa, fa attenzione alla storia dal pessimismo sulla possibilità di essere felice. Si pensa che l'uomo possa sopravvivere se trova a un significato a ciò che vive, in questo modo sono sopravvissuti gli uomini nei lager. Però Montale non crede che si possa trovare questo significato, si tratta quindi di un meccanismo senza senso, l'uomo ricerca la ragione ma non la trova e quindi è un meccanismo che non porta da spense una parte. La natura per Montale si perpetua senza senso. La sua visione si avvicina a quella di Leopardi, abbiamo la necessità di guardare la verità ma per vedere la realtà è non le illusioni usiamo la ragione. La ricerca di un senso però è una sorta di compito a cui non possiamo rinunciare. Montale trova questo significato nella ricerca stessa del significato. La ragione quindi è demistificatrice e ci dice cosa non è vero.
Biografia
Biografia e Percorso Letterario
La sua è la vita di un amante della letteratura e della cultura ma in modo asistematico. Aveva infatti preso un diploma tecnico e poi si era interessato alle letture. Non studiò mai all'università non avendo fatto il liceo. Legge tutto ciò che gli piace ma solo per gusto, è come un esploratore che parte con le letture e non sa cosa trova. Di conseguenza dalle sue letture ne emerge un percorso del tutto personale.
Crede in una sorta di religione mistica cristiana ma non nel Dio cristiano. Nella II e IIII raccolta la donna viene presentata come una figura salvifica, cristofora. La donna però è solo una visiting angel ma non da salvezza è solo il segno di qualcuno che può accedere alla salvezza ma non ci porta l'uomo. Montale in quanto uomo trova l'accesso a Dio impossibile.
Si ispira ai poeti americani inglesi e a Dante. Viene pubblicato per la sua bravura. Diventa presidente di una associazione culturale a Firenze .
Impegno Politico e Vita Professionale
Nel 1925 firma il manifesto degli intellettuali antifascista promosso da Croce. Croce era un liberale che in risposta agli intellettuali fascisti organizza un gruppo di antifascisti. Non viene fermato perché non era pericoloso quanto poteva esserlo un politico come Matteotti, inoltre Mussolini ormai ha un regime stabile e lasciare libertà di parola a croce dimostrava solo la tolleranza del regime. Inoltre croce faceva parte di numerosi movimenti internazionali quindi non sarebbe stato produttivo opporsi a lui come a gramshi. Montale lo firma in un atto di coraggio. Viene poi licenziato dal gabinetto Vieusseux di Firenze perché non tesserato come i fascisti. Continua però a guadagnarsi da vivere come privato intellettuale. Dopo la guerra la situazione si rasserena e collabora con il corriere di cui è redattore.
Relazioni Personali e Riconoscimenti
Sua moglie è Drusilla Tanzi nota come senhal nella poesia di Montale, è segno di altezza la donna, lei come altre, ma non per il poeta.
1965 laurea ad honorem per il premio alla letteratura per la prima raccolta ossi di seppia 1925
1939 le occasioni
1965 la bufera e altro
1970 satura
Come notiamo le raccolte escono a distanza circa di 15 anni le una dalle altre forse perché intanto scrive prosa e opre di commento.
La vita effettivamente non è ricca di eventi, lavora e si diploma. La vita è normale ma ricca culturalmente conosce diverse personalità. Studia canto per diventare baritono, la sua formazione musicale si ripercuote nei titoli delle sue composizioni.
Opere e Temi Ricorrenti
Ossi di seppia
Si tratta di un osso che è il simbolo dell'essere vivente diventato secco come pietra. Non c'è più traccia di vita in lui ma ricorda la vita che c'era.
Montale è laico in tutte le fasi della sua vita ma percepisce qualcosa che trascende, non per forza dio ma anche solo la coscienza. Nei suoi scritti c'è però un immaginario religioso che segue la tradizione letteraria italiana. Esiste infatti la figura della donna salvifica però essa non salva il poeta e l'uomo in generale, inoltre non tutte le donne hanno questa capacità ma solo alcune.
Abbiamo il concetto di correlativo oggettivo sulla salvezza. Il correlativo oggettivo non è una metafora e non è neanche un simbolo, esso infatti non è né culturalmente condiviso ne comprensibile immediatamente. Nulla quindi ci permette di capire lo stato d'animo del poeta seguendo il solo correlativo, è la forza della poesia nel suo complesso che ci rende chiaro il sentimento dello scrittore.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Montale sulla ricerca del significato dell'esistenza?
- Come si è sviluppato il percorso letterario di Montale?
- Qual è stato l'impegno politico di Montale durante il regime fascista?
- Quali sono i temi ricorrenti nelle opere di Montale?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Montale per il suo lavoro letterario?
Montale crede che la ricerca del significato dell'esistenza sia un compito inevitabile, ma ritiene che non si possa trovare un vero significato. La sua visione è che la natura si perpetua senza senso e che la ragione è demistificatrice, rivelando ciò che non è vero.
Montale ha avuto un percorso letterario asistematico, iniziando con un diploma tecnico e proseguendo con letture personali per puro gusto. Non ha frequentato l'università, ma ha esplorato la letteratura come un avventuriero, sviluppando un percorso unico.
Montale ha firmato il manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Croce nel 1925, un atto di coraggio che gli è costato il licenziamento dal gabinetto Vieusseux di Firenze. Tuttavia, ha continuato a lavorare come intellettuale privato.
I temi ricorrenti nelle opere di Montale includono la ricerca del significato dell'esistenza, la figura della donna salvifica, e il concetto di correlativo oggettivo. Le sue opere riflettono una visione laica ma con un immaginario religioso.
Montale ha ricevuto una laurea ad honorem nel 1965 per il suo contributo alla letteratura, in particolare per la sua prima raccolta "Ossi di seppia" pubblicata nel 1925.