Concetti Chiave
- Montale nasce a Genova nel 1896 e il paesaggio ligure influenza profondamente la sua poesia, con Monterosso nelle Cinque Terre come luogo ricorrente nei suoi lavori.
- Nonostante un diploma da ragioniere, Montale nutre una passione per la letteratura e la musica, diventando critico musicale e scrittore di recensioni per il teatro della Scala.
- Montale si oppone al fascismo, firmando il Manifesto degli intellettuali antifascisti, che lo costringe a una vita ritirata e lo porta a lavorare come critico e traduttore.
- La poetica di Montale si concentra sulla crisi della civiltà occidentale e il "male di vivere", attraverso la "poetica degli oggetti" che utilizza elementi quotidiani per rappresentare sentimenti astratti.
- Montale esplora la condizione umana nella sua poesia, affrontando temi universali di disarmonia e infelicità che trascendono le situazioni storiche contingenti.
Indice
Infanzia e Formazione di Montale
Montale nasce a Genova nel 1896 (l’ambiente ligure ha un ruolo fondamentale nella sua poesia). Altro dato rilevante è il trascorrimento delle vacanze estive a Monterosso, nelle Cinque Terre, che lascia numerose tracce nei suoi componimenti.
Manifesta sin da piccolo una grande passione per la letteratura, anche se consegue il diploma di ragioniere nel 1915. Ha un forte interesse per la musica che lo portano poi a scrivere articoli di critica musicale e recensioni sugli spettacoli del teatro della Scala.Carriera e Posizioni Politiche
Viene arruolato soldato durante il primo conflitto mondiale, ma la tematica della guerra non è prepotentemente presente nella sua poesia quanto lo è per esempio in Ungaretti. Nel 1925 firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce, e questa ferma posizione contraria al partito determinò una vita ritirata ( schierarsi contro il fascismo causava il non poter esercitare lavori statali e non poter assumere ruoli pubblici). Nel 1927 si trasferisce a Firenze e collabora alla rivista Solaria, che si prodiga per la diffusione di una cultura europea. Nel 1938 Montale viene sollevato dal suo incarico per la sua posizione antifascista e per sopravvivere diventa critico e traduttore (traduce molti testi della letteratura americana che contribuiscono a formare l’idea di America come terra di libertà).
Trasferimenti e Lavoro a Milano
Nel 1948 si trasferisce a Milano dove lavora come giornalista del ‘Corriere della Sera’, in particolare scrive la ‘terza pagina’ quella destinata alla cultura. Ricevette poi numerosi premi, tra cui:
- Nomina a senatore a vita _ 1967
- Premio Nobel per la letteratura _ 1975
Morì a Milano nel 1981.
Riflessioni sulla Civiltà Occidentale
La sua riflessione riguarda la crisi della civiltà occidentale, denuncia la situazione di dolore e di ‘male di vivere’ che tutti gli uomini si trovano ad affrontare. Egli adotta la ‘poetica degli oggetti’ che contraddistingue l’allontanamento dal Simbolismo e si concentrata su oggetti comuni che rappresentano concetti astratti e stati d’animo.
Intervista Radiofonica del 1951
In un’intervista radiofonica del 1951 Montale chiarisce le motivazioni della sua poesia. L’argomento è quello della condizione umana in sé considerata (la poesia esprime l’universale) difatti prende spunto dal transitorio ma poi esprime l’universale. Quindi, per esempio, se pur si trova a vivere un momento a lui sgradito del governo italiano, quello del fascismo, Montale afferma che il vero problema non è la situazione contingente, in questo caso il disagio politico, ma la situazione universale: la disarmonia con la realtà che egli avverte; ci sono delle motivazioni per l’infelicità che precedono le motivazioni storiche.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dell'ambiente ligure nella poesia di Montale?
- Come ha influenzato la posizione antifascista di Montale la sua carriera?
- Quali premi e riconoscimenti ha ricevuto Montale durante la sua carriera?
- Qual è la principale riflessione di Montale sulla civiltà occidentale?
L'ambiente ligure, in particolare le vacanze estive a Monterosso nelle Cinque Terre, ha un ruolo fondamentale nella poesia di Montale, lasciando numerose tracce nei suoi componimenti.
La posizione antifascista di Montale, espressa firmando il Manifesto degli intellettuali antifascisti, ha determinato una vita ritirata e l'impossibilità di esercitare lavori statali o assumere ruoli pubblici, portandolo a lavorare come critico e traduttore.
Montale ha ricevuto numerosi premi, tra cui la nomina a senatore a vita nel 1967 e il Premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Montale riflette sulla crisi della civiltà occidentale, denunciando il dolore e il 'male di vivere' che tutti gli uomini affrontano, adottando la 'poetica degli oggetti' per rappresentare concetti astratti e stati d'animo.