Anna___04
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Concetti Chiave

  • La poesia "non recidere, forbice" di Eugenio Montale esplora il tema della memoria e la difficoltà di mantenere vivi i ricordi, utilizzando il "guscio di cicala" come simbolo di memoria vuota.
  • Nella seconda strofa, il taglio delle forbici rappresenta l'oblio che cancella i ricordi, sottolineando la consapevolezza del tempo che passa inesorabilmente.
  • "La casa dei doganieri" è una poesia che affronta problemi esistenziali, utilizzando l'ambiente come simbolo del confine tra due realtà e la difficoltà di recuperare ricordi.
  • Gli oggetti come la bussola disorientata, i dadi senza numeri e la casa a strapiombo illustrano la confusione e l'assenza di razionalità nel ricordo del passato.
  • Il linguaggio negativo e l'uso di ossimori, come "sorriso non lieto", riflettono l'incapacità di trovare un varco nei ricordi e la speranza vana simboleggiata dall'orizzonte.

Indice

  1. L'importanza della memoria
  2. Il tempo e l'oblio
  3. La raccolta "le occasioni"
  4. Contrapposizioni e simbolismi
  5. Confusione e speranza vana

L'importanza della memoria

La poesia "non recidere, forbice" ha a che fare con l'importanza della memoria e la difficoltà di riportare le immagini.

Nel verso 2 "guscio di cicala" è il correlativo oggettivo di "memoria", in quanto il guscio è vuoto e così il poeta ricorda la donna ma non ne distingue particolari. "Forbice", presente al primo verso, è il correlativo oggettivo di "oblio", e "recidere" indica qualsiasi cosa che si taglia dalla radice, come in questo caso il ricordo della donna. La parola "sempre" al verso 4 indica l'aumentare della nebbia con il passare del tempo. Il tempo qui viene visto negativamente come qualcosa di inesorabile dove non resta nemmeno il ricordo, mentre per Leopardi assume un'accezione positiva.

Il tempo e l'oblio

All'inizio della strofa Il poeta ci fa sentire il taglio delle forbici che recidono il ricordo e fanno calare il freddo dell'oblio nella mente. Finché c'era speranza il poeta si serve di immagini vaghe e indefinite, mentre nella seconda strofa c'è solo la consapevolezza del tempo inesorabile che scorre, e quindi usa immagini dure. L'acacia, altro correlativo oggettivo di memoria, non riesce a conservare nemmeno l'apparenza del ricordo.

La raccolta "le occasioni"

Questa poesia fa parte della raccolta "le occasioni". Dall'ambientazione della poesia si comprende il nome della raccolta: il luogo diventa occasione per parlare di problemi esistenziali della vita umana. La casa dei doganieri segna inoltre il confine tra due realtà.

Nel verso 1 si esprime la difficoltà del ricordo, in quanto la donna è morta e non ricorda. C'è quindi un'assenza di memoria, infatti l'uomo non si rende conto se stia vivendo o meno (v.17: orizzonte in fuga).

Contrapposizioni e simbolismi

I pronomi personali usati (ad esempio "tu") decretano la contrapposizione tra la donna e l'io lirico, lontano dalla donna. C'è anche una anafora ("tu") che indica l'insistenza del poeta di recuperare il ricordo.

Altra opposizione è tra la sera e il passato: la sera è il presente, mentre la "mia sera" simboleggia il passato, un passato che scompare e che ha effetti sul poeta. Tuttavia il poeta afferma in anafora "ne tengo un capo". Questo vuol dire che il poeta riesce ancora a tenere un capo dei ricordi, che si aggroviglia.

Confusione e speranza vana

La confusione è sottolineata da una serie di oggetti: la bussola è disorientata, i dadi non hanno più numeri e simboleggiano l'assenza di razionalità, la casa a strapiombo è pronta a precipitare, la banderuola gira all'impazzata mossa dal libeccio. La donna non ricorda più perché essendo morta è di un altro tempo.

L'orizzonte è il correlativo oggettivo della speranza, e segna un confine indefinito tra cielo e mare. La petroliera è una nave che non porta gli uomini, simboleggia la speranza ma è lontana e si trova al di là della realtà contingente. La speranza infatti è vana perché le onde lo riportano alla realtà.

In questa poesia sembra prevalere la negatività. A rendere questa impressione c'è anche l'espressione "sorriso non lieto", che simboleggia un ossimoro. La frase finale è un sigillo ed indica l'incapacità di trovare un varco. La donna evanescente si chiama Annetta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "non recidere, forbice"?
  2. Il tema principale è l'importanza della memoria e la difficoltà di riportare le immagini del passato, simboleggiato dal "guscio di cicala" e dalla "forbice" che rappresentano rispettivamente la memoria e l'oblio.

  3. Come viene rappresentato il tempo nella poesia?
  4. Il tempo è visto negativamente come qualcosa di inesorabile che porta all'oblio, a differenza di Leopardi che lo vede in modo positivo. La nebbia che aumenta con il tempo simboleggia la perdita dei ricordi.

  5. Qual è il significato della raccolta "le occasioni"?
  6. La raccolta "le occasioni" utilizza luoghi come pretesto per esplorare problemi esistenziali della vita umana, con la casa dei doganieri che segna il confine tra due realtà.

  7. Quali simbolismi e contrapposizioni sono presenti nella poesia?
  8. La poesia utilizza pronomi personali per creare contrapposizioni tra la donna e l'io lirico, e tra la sera (presente) e il passato. Simbolismi come la bussola disorientata e i dadi senza numeri rappresentano la confusione e l'assenza di razionalità.

  9. Come viene espressa la speranza nella poesia?
  10. La speranza è rappresentata dall'orizzonte, un confine indefinito tra cielo e mare, e dalla petroliera, simbolo di una speranza lontana e vana, poiché le onde riportano alla realtà.

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