Concetti Chiave
- La poesia di Eugenio Montale sviluppa un discorso filosofico che esamina la sofferenza inevitabile della vita e la realtà percepita come una finzione.
- Montale spera in una possibilità di salvezza, esprimendola attraverso immagini simboliche come strappi nella rete o miracoli.
- A partire da "Le occasioni", una donna amata diventa il simbolo centrale della possibilità di scampo.
- Il poeta evita il sentimentalismo, focalizzandosi su una poesia filosofica che esplora l'essenza della realtà tramite immagini metaforiche.
- Utilizza una lingua aspra per evocare a livello fonico la tensione e il conflitto dei significati delle sue immagini poetiche.
Il discorso filosofico nella poesia
Nella sua poesia si sviluppa un discorso filosofico compatto e tagliente: noi avvertiamo con chiarezza, nel vivere, una sofferenza probabilmente senza scampo; ci pare di essere inseriti in una catena di cause ed effetti dalla quale è impossibile fuggire; gli uomini, che non vogliono capire, fanno finta di non accorgersi di nulla, ma basta un attimo per rendersi conto che tutta la realtà della quale viviamo è una finzione dietro la quale c’è il vuoto. Il poeta spera che esista una possibilità di salvezza. Il poeta ne parla per immagini: uno strappo nella rete, un anello della catena che non tiene, un miracolo…
A partire dalla seconda raccolta, Le occasioni, il simbolo principale per parlare di questa fragile e incerta possibilità di scampo diventa una donna amata, Cinzia.
Simboli e immagini di Montale
Montale non è un poeta sentimentale. Programmaticamente egli non parla mai di se stesso, non dice mai come sta, cosa prova. Gli interessa una poesia più filosofica, nella quale egli cerca di capire quale sia l’essenza della realtà, e la indaga razionalmente, quasi sfidandola. Egli esprime la sua visione del mondo attraverso immagini che hanno un valore metaforico: il muro con in cima i cocci di bottiglia, l’ombra che si stampa sul mero, l’angelo che ha attraversato le nubi gelate. Non sono simboli analogici, non sono cioè immagini che il poeta senta intuitivamente legate a ciò di cui vuole parlare. Sono simboli ragionati, razionali: Montale li chiama correlativi oggettivi, cioè “oggetti che provocano in me la stessa sensazione che provocherebbe ciò che voglio simboleggiare”.
La lingua aspra di Montale
La lingua impiegata nelle sue poesie è aspra, e tende a trasmettere a livello fonico la stessa sensazione di tensione, di sofferenza e di conflitto che a livello di significato comunicano le immagini.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del discorso filosofico nella poesia di Montale?
- Come utilizza Montale i simboli e le immagini nella sua poesia?
- Qual è la caratteristica distintiva della lingua usata da Montale nelle sue poesie?
Il tema centrale è la sofferenza inevitabile della vita e la ricerca di una possibilità di salvezza, espressa attraverso immagini simboliche come uno strappo nella rete o un anello della catena che non tiene.
Montale utilizza simboli e immagini come correlativi oggettivi, che sono razionali e non intuitivi, per esprimere la sua visione del mondo e indagare l'essenza della realtà.
La lingua di Montale è aspra e trasmette fonicamente la tensione, la sofferenza e il conflitto presenti nei significati delle sue immagini poetiche.