Concetti Chiave
- La descrizione del paesaggio utilizza sensazioni uditive e visive, come i suoni dei merli e delle cicale e le immagini del suolo crepato e del mare lontano.
- Il paesaggio descritto è arido e inospitale, con espressioni come "muro rovente" e "calvi picchi" che rappresentano ostacoli e desolazione.
- La "muraglia con cocci aguzzi di bottiglia" simboleggia l'impossibilità di raggiungere una verità più profonda, rappresentando un limite invalicabile.
- Gli elementi naturali e le presenze animali, come le formiche e il mare, assumono significati simbolici di inospitalità e vitalità irraggiungibile.
- I modi indefiniti nei verbi esprimono una condizione esistenziale universale, senza tempo, rendendo il tema del "male di vivere" valido per tutta l'umanità.
Indice
Percezioni sensoriali del paesaggio
• Con l’udito: schiocchi di merli, frusci di serpi, scricchi di cicale
• Con la vista: crepe del suolo, le file di formiche rosse, minuscole biche, il palpitare del mare, calvi picchi, il sole che abbaglia
2. Evidenzia nel testo gli aggettivi e le espressioni che contribuiscono a dare l’idea di un paesaggio arido e inospitale
Simbolismo del paesaggio arido
Esiste un rapporto fra il”male di vivere” e il paesaggio descritto dal poeta. Come l’esistenza umana è segnata dalla sofferenza, così il paesaggio è arido e non offre possibilità di vita, come se esso soffrisse. Questa impressione di inospitalità, di soffocamento e di desolazione ci è data dalle espressioni seguenti
Descrizione degli elementi naturali
• “pallido”: l’aggettivo si riferisce al poeta, pallido e quasi senza forze, a causa del forte calore della giornata estiva
• “muro rovente”: è il muro che delimita l’orto e che costituisce la metafora degli ostacoli che impediscono all’uomo di conoscere la verità delle cose
• “pruni”: è una pianta, fornita di spine, che cresce negli ambienti incolti, che invade i campi rendendo ili così inospitali e inadatti alla coltivazione
• “sterpi”: si riferisce a piccoli arbusti rinsecchiti, tipici dei terreni abbandonati
• “crepe nel muro”: anch’esse segno di mancanza di vita, forse conseguenza della canicola estiva
• “veccia”: è una pianta che non richiede umidità e che cresce bene sui terreni non coltivati
• “calvi picchi”: sono i colli intorno che degradano verso il mare, privi di vegetazione
• “sole abbagliante”: il sole ha una luce troppo forte dà noia agli occhi; il suo eccessivo calore rende inabitabile il luogo
La muraglia è l’ostacolo (= correlativo oggettivo) che impedisce all’uomo di arrivare a conoscere il vero senso della vita e che, pertanto, resta irraggiungibile; è il simbolo della tragica condizione esistenziale dell’uomo, condannato per sempre ad ignorare ciò che sta al di là dell’apparenza delle cose. I pezzi di vetro taglienti contribuiscono a rendere del tutto impossibile ogni tentativo di valicare il muro.
Significato simbolico degli elementi
Elementi e presenze Significato simbolico
“rovente muro d’orto” eccesso di luce; presenza di un limite
“i pruni e gli sterpi” mancanza di vita e idea di inospitalità
le “crepe del suolo” simbolo della morte, impossibilità di vita
il movimento delle “formiche” un inutile e doloroso darsi da fare
il “palpitare/lontano”del mare vitalità, ma irraggiungibile
il lamento delle cicale sofferenza dell’uomo costretto per sempre a
condurre un’esistenza tragica ed inutile
L’uso dell’infinito e del gerundio aiuta il lettore a capire come la descrizione e quindi la situazione esistenziale del poeta, diventi da personale a generale e universale (valida per tutta l’umanità) dato che i modi di tempo finito non hanno soggetto e le azioni sono collocate in una dimensione senza tempo
Il tema della lirica è il “male di vivere” cioè la tragica condizione dell’esistenze dell’uomo condannato a vivere una situazione soffocante e a vagare inutilmente nel suo continuo dolore.
Fonosimbolismo e suoni aspri
Tale sensazione è resa dal punto di vista fonetico dalla presenza di suono aspri, parole brevi che danno una sensazione di aridità, come arida è la vita (allitterazione della s o della r): sterpi, serpi, scricchi, picchi, ascoltare tra i pruni. Si tratta di un esempio di fonosimbolismo cioè di un caso in cui il suono parola (come avviene in Pascili) è messo in rapporto con il concetto che il poeta vuole esprimere.
Nelle crepe del suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche (principale)
ch’ora si rompono (subordinata di 1° grado) ed ora s’intrecciano a sommo di minuscole biche (coordinata alla subordinata di 1° grado)
• pallido = smunto colorito
• rovente = incandescente gelido
• tremuli = tremolante immobile
• travaglio = fatica riposo
• aguzzi = taglienti arrotondato
Domande da interrogazione
- Quali sono le percezioni sensoriali del paesaggio descritte nel testo?
- Come viene rappresentato il simbolismo del paesaggio arido?
- Qual è il significato simbolico degli elementi naturali descritti?
- In che modo il fonosimbolismo contribuisce alla descrizione del paesaggio?
- Qual è il tema centrale della lirica secondo il testo?
Il testo descrive il paesaggio attraverso percezioni sensoriali come l'udito, con suoni di merli, serpi e cicale, e la vista, con immagini di crepe nel suolo, file di formiche rosse e il sole abbagliante.
Il paesaggio arido simboleggia il "male di vivere", riflettendo la sofferenza umana attraverso la sua inospitalità e desolazione, come se il paesaggio stesso soffrisse.
Gli elementi naturali come il "rovente muro d'orto" e i "pruni e sterpi" simboleggiano l'eccesso di luce, la presenza di limiti, e la mancanza di vita, contribuendo all'idea di inospitalità.
Il fonosimbolismo utilizza suoni aspri e parole brevi per trasmettere una sensazione di aridità, riflettendo la vita arida e la condizione esistenziale tragica dell'uomo.
Il tema centrale è il "male di vivere", che rappresenta la condizione esistenziale tragica dell'uomo, condannato a vivere in una situazione soffocante e a sperimentare un dolore continuo.