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Concetti Chiave

  • "La casa dei doganieri" è un luogo di infanzia di Montale sulla costa ligure, carico di ricordi personali e simbolico di un legame perduto.
  • La donna alla quale si rivolge il poeta è vivace e piena di vita, ma non ricorda questo luogo desolato e battuto dal vento.
  • Montale esprime un senso di disorientamento e perdita attraverso immagini come la "bussola impazzita" e il "lancio dei dadi".
  • Il filo che lega passato e presente si allunga, segnalando l'impossibilità di recuperare i legami e i ricordi.
  • Il tempo nel poema è frammentato, con continui passaggi tra presente e passato, riflettendo la diversa percezione tra Montale e la ragazza.

Indice

  1. La casa dei doganieri
  2. La prigionia dell'esistenza

La casa dei doganieri

La casa dei doganieri” era un posto di guardia della dogana sulla costa ligure, a Monterosso, dove Montale trascorreva le estati da bambini e in gioventù; il poeta si rivolge a una donna non nominata, di cui non si sa nulla; l’impostazione è quella degli “Ossi di seppia”, più influsso della biografia, del particolare più tema del ricordo e impossibilità di ricostruire un legame passato; la ragazza a cui si rivolge sicuramente non si ricorda della casa dei doganieri, che ora è desolata, silenziosa, triste e battuta dal vento; la ragazza era piena di vita, di pensieri, era vivace, ha sostato in quella casa in modo “irrequieto” e la casa non ha più trovato un momento di vivacità come quella sera; la memoria della risata della ragazza non rallegra più Montale, anzi, il ricordo del suo riso è diventato triste; Montale ha perso i suoi punti di riferimento, le sue certezze (la bussola impazzita e il lancio dei dadi che non torna più immagini di disorientamento, di una vita abbandonata al caso); si rivolge di nuovo alla ragazza che ha cancellato la memoria di quella sera perché nuovi suoni, nuove esperienze gliel’hanno fatti dimenticare; “un filo s’addipassa” - si allunga sempre di più il filo che potrebbe legare il passato al presente, la vita di Montale a quella della ragazza, ma la casa s’allontana e la bandiera metallica posta a indicare la direzione del vento “gira senza pietà”; la donna è “sola, isolata, irraggiungibile, e il suo respiro non si avverte più nell’oscurità della sera.

La prigionia dell'esistenza

In conclusione siamo prigionieri di questa esistenza che impedisce di recuperare il passato; il rumore ripetuto ossessivo delle onde sugli scogli ci ricorda che non possiamo fuggire da questa condizione; il ricordo è solo del poeta ormai, la ragazza non ricorda; il poeta è smarrito.

In questo testo poetico, non c’è un tempo unitario, vi sono continui passaggi tra presente e passato non segnalati. Il tempo che vive Montale è diverso da quello che vive la ragazza, è il tempo della coscienza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della "Casa dei Doganieri" nel contesto del testo?
  2. La "Casa dei Doganieri" rappresenta un luogo di ricordi d'infanzia e gioventù per Montale, ma ora è desolata e silenziosa, simbolo dell'impossibilità di ricostruire un legame passato.

  3. Come viene descritta la ragazza a cui Montale si rivolge?
  4. La ragazza è descritta come vivace e piena di vita, ma ora ha dimenticato i ricordi legati alla casa, sostituiti da nuove esperienze e suoni.

  5. Qual è il tema centrale del testo riguardo al tempo e alla memoria?
  6. Il tema centrale è l'inaccessibilità del passato e la prigionia dell'esistenza, con il poeta che si sente smarrito e incapace di recuperare i ricordi condivisi con la ragazza.

Domande e risposte

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