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Concetti Chiave

  • Il componimento "L'agave sullo scoglio" è tratto dalla raccolta "Ossi di seppia" ed esplora le tematiche della vita e della sopravvivenza, rappresentate dall'agave aggrappata a un paesaggio marino e arido.
  • La poesia utilizza la metafora dell'agave per riflettere il male di vivere, evidenziando la lotta dell'uomo contro le difficoltà dell'esistenza attraverso elementi naturali come nubi, scirocco e onde.
  • L'inizio della poesia esprime un senso di angoscia, accentuato dalla descrizione del paesaggio marino che simboleggia impotenza e vanità nei tentativi umani di recuperare speranza.
  • Montale impiega una metrica libera e oscillante per creare disarmonia, riflettendo il movimento del mare e l'alternanza tra staticità e dinamicità, aumentando l'angoscia poetica.
  • Le opposizioni spaziali tra alto e basso accentuano lo squilibrio esistenziale, passando da descrizioni celesti a terrestri, amplificando lo stato di inquietudine nella poesia.

Il componimento L’agave sullo scoglio è tratto dalla raccolta “Ossi di seppia” pubblicata nel 1925 e contenuto nella sezione “Meriggi e ombre”. Protagonista della poesia è un’agave, pianta grassa che si trova in terreni prevalentemente aridi e rocciosi, che connotano un paesaggio – a cui si rivolge l’autore – marittimo e secco.

Indice

  1. Temi principali
  2. Il male di vivere
  3. Impotenza e meditazione
  4. Sonorità e metrica
  5. Opposizioni spaziali

Temi principali

Dunque, temi trattati sono la contrapposizione tra tale paesaggio marino alludente alla vita, e l’agave che, sebbene sia soggetta a svariati turbamenti, rimane pur sempre aggrappata alla roccia.

Il male di vivere

È questo il male di vivere che affronta Montale nelle sue opere per descrivere come anche l’uomo resti, nonostante le difficoltà che incombono, legato alla vita.

Questo si evince soprattutto dalla descrizione stessa del paesaggio popolato da nubi, venti (lo scirocco) e onde che rappresentano in senso lato la fugacità di un’esistenza che l’uomo è incapace di comprendere. Infatti, attraverso l’impiego di una metafora (vv.15-16) Montale proietta sull’uomo le condizioni poco gradite che l’agave è costretta a subire pur di sopravvivere. Ed è proprio questa la parola-chiave, sopravvivenza, giacché racchiude tutto il contenuto dell’opera.

Impotenza e meditazione

L’invocazione che apre la poesia esprime un senso perenne di angoscia, raffigurato nel componimento tramite la descrizione dello scenario marino che pertanto, non assurgendo ad una condizione di serenità, non assume un significato positivo, bensì è sinonimo di impotenza; un’impotenza che deriva dal vento tipicamente caldo dello scirocco. In questo modo appaiono vani tutti i tentativi di recuperare la speranza e la volontà dell’uomo.

Tale impotenza, espressa dal poeta attraverso il parallelismo tra il paesaggio marino e meditazione esistenziale (vv.9-10), impedisce perciò all’uomo di cambiare la sua condizione.

Inoltre, un chiaro riferimento a questa fusione originale di elementi si può riscontrare al verso 19, nel quale il mare, mosso per via delle onde, distrugge i sogni dell’uomo, costringendolo ad una lotta continua: la vita.

Sonorità e metrica

La poesia è, oltre a ciò, ricca di sonorità per cui Montale crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale mediante l’alternanza strutturale dei versi, i quali talvolta risultano costituiti da una sola parola o poche altre isolate dal resto, come accade ai versi 3, 11, 15, 17, 20. La metrica pertanto è tale perché il poeta ne predilige un uso libero e oscillante, proprio come il movimento provocato dalle onde del mare abbattendosi sugli scogli (v.17).

Opposizioni spaziali

Ultima nonché altrettanto importante caratteristica stilistica che distingue la poesia è l’utilizzo da parte di Montale di una serie di opposizioni spaziali, come il passaggio repentino tra alto e basso dove si passa dalla descrizione di elementi celesti a quella della pianta terrena, connotando di fatto una condizione di squilibrio rappresentata dall’alternarsi di staticità e di dinamicità e quindi aumentando lo stato di angoscia che pervade tanto la poesia quanto l’animo del poeta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "L'agave sullo scoglio"?
  2. Il tema principale è la contrapposizione tra il paesaggio marino, simbolo della vita, e l'agave, che rappresenta la sopravvivenza nonostante le difficoltà, riflettendo il "male di vivere" affrontato da Montale.

  3. Come viene rappresentata l'impotenza dell'uomo nella poesia?
  4. L'impotenza è espressa attraverso il parallelismo tra il paesaggio marino e la meditazione esistenziale, con il vento dello scirocco che simboleggia la vanità dei tentativi umani di cambiare la propria condizione.

  5. Quali elementi stilistici utilizza Montale per esprimere la sua condizione esistenziale?
  6. Montale utilizza sonorità disarmoniche, una metrica libera e oscillante, e opposizioni spaziali per rappresentare lo squilibrio e l'angoscia esistenziale.

  7. In che modo il mare influisce sui sogni dell'uomo secondo la poesia?
  8. Il mare, con il suo movimento e le onde, distrugge i sogni dell'uomo, costringendolo a una lotta continua per la sopravvivenza, simboleggiando la fugacità e l'incomprensibilità dell'esistenza.

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