darksoul98
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Concetti Chiave

  • I pusillanimi sono anime di coloro che vissero senza infamia né lode, rifiutati sia dal cielo che dall'inferno.
  • Queste anime sono tormentate in una condizione misera, senza speranza di morte, invidiando ogni altra sorte.
  • Il loro tormento è causato da mosconi e vespe che li pungono, con il sangue e le lacrime raccolti da vermi ai loro piedi.
  • Una bandiera che corre incessantemente rappresenta la loro condizione di spiriti spregevoli e privi di memoria nel mondo.
  • Sono mescolati a una schiera di angeli neutrali, sgraditi a Dio e ai suoi nemici, definiti come dannati mai veramente vivi.

Indice

  1. Lamenti e Dolore nell'Oscurità
  2. Anime Spregevoli e Neutrali
  3. Condanna e Sofferenza Eterna

Lamenti e Dolore nell'Oscurità

Quivi sospiri, pianti e alti guai

risonavan per l’aere sanza stelle,

per ch’io al cominciar ne lagrimai.

Diverse lingue, orribili favelle,

parole di dolore, accenti d’ira,

voci alte e fioche, e suon di man con elle

facevano un tumulto, il qual s’aggira

sempre in quell’aura sanza tempo tinta,

come la rena quando turbo spira.

E io ch’avea d’error la testa cinta,

dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo?

e che gent’è che par nel duol sì vinta?».

Anime Spregevoli e Neutrali

Ed elli a me: «Questo misero modo

tegnon l’anime triste di coloro

che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro

de li angeli che non furon ribelli

né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,

né lo profondo inferno li riceve,

ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli».

E io: «Maestro, che è tanto greve

a lor, che lamentar li fa sì forte?».

Rispuose: «Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte

e la lor cieca vita è tanto bassa,

che ’nvidiosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

Condanna e Sofferenza Eterna

E io, che riguardai, vidi una ’nsegna

che girando correva tanto ratta,

che d’ogne posa mi parea indegna;

e dietro le venìa sì lunga tratta

di gente, ch’i’ non averei creduto

che morte tanta n’avesse disfatta.

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,

vidi e conobbi l’ombra di colui

che fece per viltade il gran rifiuto.

Incontanente intesi e certo fui

che questa era la setta d’i cattivi,

a Dio spiacenti e a’ nemici sui.

Questi sciaurati, che mai non fur vivi,

erano ignudi e stimolati molto

da mosconi e da vespe ch’eran ivi.

Elle rigavan lor di sangue il volto,

che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi

da fastidiosi vermi era ricolto.

Lì sospiri, pianti e forti lamenti risuonavano in quell’atmosfera buia , così che io, appena cominciai a udirli, ne piansi. Lingue strane, espressioni disumane , parole di dolore, imprecazioni rabbiose, suoni acuti e deboli e, insieme ad essi, rumori di mani che battono producevano un frastuono che è sempre presente in quell’atmosfera eternamente buia, come la sabbia quando soffia un vento impetuoso. Ed io, che avevo la mente confusa dal dubbio , dissi:” Maestro, cos’è quello che odo? E che gente è questa che sembra così distrutta dal dolore?”. Ed egli mi rispose: “ Questa misera condizione caratterizza le anime spregevoli di coloro che vissero senza meritare né biasimo né lode. Sono mescolate insieme a quella spregevole schiera di angeli che non furono ribelli a Dio né a lui fedeli, ma rimasero neutrali. I cieli li respingono per non esserne offuscati, e non li accoglie neppure il profondo Inferno, perché i dannati potrebbero vantare nei loro confronti qualche merito.” E io :”Che cosa c’è di tanto opprimente per loro che li spinge a lamentarsi così forte? “. Ed egli rispose:” Te lo dirò in breve. Questi spiriti non hanno speranza neppure di pervenire ad un completo annullamento di sé, e la loro oscura vita è tanto ignobile che invidiano ogni altra sorte. Il mondo non consente che rimanga alcun ricordo di loro, anche Dio li disprezza; non parliamo di loro , ma guarda e passa oltre “. E io, che guardai attentamente, vidi una bandiera che, girando , correva così velocemente che mi sembrava insofferente di qualsiasi sosta; e dietro ad essa andava una schiera così numerosa di persone, che non avrei mai creduto che la morte avesse potuto ucciderne tante. Dopo che tra loro ebbi riconosciuto qualcuno, vidi e riconobbi l’anima di colui che, per viltà, fece la grande rinuncia. Compresi subito , e ne ebbi certezza , che questa era la schiera dei dannati sgraditi a Dio e anche ai suoi nemici. Questi spiriti spregevoli, che non furono mai veramente vivi, erano nudi e punti continuamente da mosconi e vespe che si trovavano in quel luogo. Questi rigavano loro il volto di sangue, che, mischiato alle lacrime, veniva raccolto ai loro piedi da vermi che li tormentavano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'atmosfera descritta nella sezione "Lamenti e Dolore nell'Oscurità"?
  2. L'atmosfera è descritta come buia e piena di sospiri, pianti e lamenti, con lingue strane e suoni disumani che creano un tumulto perpetuo.

  3. Chi sono le anime descritte nella sezione "Anime Spregevoli e Neutrali"?
  4. Sono le anime di coloro che vissero senza infamia né lode, mescolate con angeli che non furono né ribelli né fedeli a Dio, e sono respinte sia dai cieli che dall'inferno.

  5. Perché queste anime si lamentano così fortemente?
  6. Si lamentano perché non hanno speranza di morte e la loro vita è così ignobile che invidiano ogni altra sorte, e sono disprezzate sia dal mondo che da Dio.

  7. Cosa rappresenta la bandiera vista nella sezione "Condanna e Sofferenza Eterna"?
  8. La bandiera rappresenta la schiera dei dannati che seguono un simbolo di movimento perpetuo, simboleggiando la loro condizione di tormento eterno.

  9. Qual è il tormento subito da queste anime spregevoli?
  10. Queste anime sono nude e continuamente punte da mosconi e vespe, il cui sangue mischiato alle lacrime viene raccolto ai loro piedi da vermi fastidiosi.

Domande e risposte

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