Concetti Chiave
- La novella inizia con una descrizione della vita a Firenze, evidenziando le belle tradizioni locali prima dell'influenza dell'avarizia.
- Guido Cavalcanti, un rinomato filosofo e uomo di grande cortesia, è al centro della storia e delle attenzioni della brigata di Betto Brunelleschi.
- La brigata provoca Guido Cavalcanti con domande sulla sua filosofia, cercando di stimolarlo a unirsi al loro gruppo.
- Guido risponde con un motto che sottolinea l'importanza della cultura, mostrando la sua prontezza e intelligenza nel risolvere situazioni difficili.
- Cavalcanti incarna le virtù rinascimentali di cortesia, prontezza fisica e cultura, rappresentando l'ideale di uomo secondo Boccaccio.
La novella si apre con una descrizione che contestualizza l'azione.
I personaggi sono cittadini fiorentini che possono ancora godere delle belle usanze locali prima che queste siano allontanate dall'avarizia. Al tempo, era costume che gentili uomini si riunissero, banchettassero e calvassero assieme, talora che partecipassero a tornei.
Indice
La Brigata di Betto Brunelleschi
Tra le varie brigate, vi era quella di Betto Brunelleschi, che aveva sempre cercato di far divenire Guido Cavalcanti suo membro.
Quest'ultimo, infatti, oltre ad essere uno dei migliori filosofi del mondo, possedeva la virtù della cortesia. Messer Betto riteneva che la ragione per la quale non fosse mai riuscito nel suo intento, risiedesse nella perdita dei comuni interessi di Guido, a causa della sua continua speculazione filosofica sulle teorie degli Epicurei.
L'Incontro al Cimitero
Accadde un giorno che Cavalcanti, partito dalla sua dimora, percorresse la strada che conduceva al cimitero e lì si attardasse.
Il Motto di Guido Cavalcanti
Lo videro gli uomini appartenenti alla brigata di messer Betto e gli si accostarono per provocarlo, domandadogli cosa avrebbe fatto una volta scoperto che Dio non esiste. Guido rispose loro con il suo motto, centro della novella e celebrazione della cultura: "Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace", mentre teneva una mano posata sopra una lapide. Così detto, subito si allontanò dalla brigata con un agilisisimo balzo.
Le Virtù di Cavalcanti
Da questo si può ben notare che Cavalcanti possiede, oltre alla cortesia, la virtù fisica (legata alla rivalutazione rinascimentale del corpo), dell'industria (ossia la prontezza nel superare gli ostacoli e nel togliersi d'impiccio) e della cultura. Proprio quest'ultima si rispecchia nel motto, poi esplicitato da Brunelleschi, che sostiene che senza di essa l'uomo è equiparabile ai morti, i quali risiedono, appunto, nel cimitero. Ecco che Cavalcanti, così descritto, possiede al massimo grado di perfezione le virtù ammirate da Boccaccio ed è la realizzazione più alta del suo ideale di uomo.
Domande da interrogazione
- Chi è Guido Cavalcanti e quali sono le sue virtù principali?
- Qual è il significato del motto di Guido Cavalcanti?
- Perché la brigata di Betto Brunelleschi voleva Guido Cavalcanti come membro?
Guido Cavalcanti è descritto come uno dei migliori filosofi del mondo, noto per la sua cortesia, virtù fisica, prontezza e cultura. Queste qualità lo rendono un esempio ideale dell'uomo ammirato da Boccaccio.
Il motto di Guido Cavalcanti, "Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace", sottolinea l'importanza della cultura e della libertà di pensiero, suggerendo che senza cultura l'uomo è come i morti nel cimitero.
La brigata di Betto Brunelleschi desiderava Guido Cavalcanti come membro per la sua cortesia e la sua reputazione di grande filosofo, nonostante la sua mancanza di interesse per le attività comuni a causa delle sue speculazioni filosofiche.