emma2423
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Concetti Chiave

  • Le novelle precedenti al Decameron, come il Novellino, erano più semplici e senza una connessione narrativa, mentre Boccaccio introduce una cornice unificatrice.
  • Il Decameron si compone di cento novelle raccontate in dieci giorni da dieci giovani, nel contesto di una Firenze devastata dalla peste, dove si ricostruisce una società ideale lontana dal caos cittadino.
  • Ogni giornata del Decameron ha un tema stabilito dal re o dalla regina del giorno, ma Dioneo ha la libertà di raccontare ciò che desidera, simboleggiando la necessità di equilibrio tra ordine e libertà.
  • Boccaccio si rivolge principalmente a un pubblico femminile, volendo offrire intrattenimento a donne di alto rango sociale, spesso costrette all'inattività, in contrasto con gli uomini.
  • Nonostante le critiche di scandalo, Boccaccio difende la rappresentazione dell'amore fisico come naturale e necessario, opponendosi all'idea di reprimerlo, come mostrato in alcune novelle.

Indice

  1. Origini e ispirazioni del Decameron
  2. Struttura narrativa del Decameron
  3. Temi e libertà nel Decameron
  4. Boccaccio e il pubblico femminile

Origini e ispirazioni del Decameron

Prima del Decameron erano state già scritte delle raccolte di novelle, ad esempio una raccolta di centro novelle elaborate e messe per iscritto da un autore anonimo che ha il titolo di Novellino. Si tratta di testi molto più semplici rispetto a quelli di Boccaccio ma a cui spesso lui si ispira. Queste novelle non avevano alcun collegamento l’una con l’altra, al contrario del Decameron, dove sono collegate da una cornice narrativa.

Struttura narrativa del Decameron

Decameron vuol dire “fatto di dieci giornate” e allude al fatto che le cento novelle di cui è composte vengono raccontate in dieci giorni da dieci novellatori. I novellatori sono i giovani la cui vicenda/storia viene raccontata da un narratore esterno che descrive nella cornice Firenze devastata dalla peste e in cui non esistono più usi e costumi capaci di rendere piacevole la convivenza. Tutte le descrizioni di epidemie, che in genere vengono sempre chiamate pesti, hanno dei tratti comuni, come ad esempio il fatto che saltano tutte le regole sociali.

Temi e libertà nel Decameron

Il narratore esterno racconta di questi dieci giovani, di cui tre ragazzi e sette ragazze, che decidono di allontanarsi da Firenze nella primavera e di andare a vivere nella villa di uno di loro per sfuggire al contagio e per ricostruire una società basata sulle regole per la convivenza civile. Stanno via per due settimane (da un mercoledì a un martedì) e ogni giorno ciascuno racconta una novella, tranne che il venerdì e il sabato dato che dedicano il venerdì alla riflessione religiosa (giorno in cui si ricorda la passione di cristo)e il sabato alle cure del corpo. In ogni giornata uno di loro dirige le attività e stabilisce il tema a cui tutti si devono attenere (re o regina della giornata). L’unico personaggio che è sempre libero di raccontare una novella di qualsiasi argomento gli piaccia è Dioneo (importante perché si danno e rispettano delle regole ma Dioneo impedisce che esse diventino soffocanti). Ogni società che vuole funzionare deve essere basata su della regole precise ma esse non possono essere soffocanti e quindi l’uomo non può vivere in un disordine ma neanche in un clima di troppa rigidità. Ci sono due regine, Pampinea nella prima giornata ed Emilia nella nona, che decidono di dare la stessa libertà di Dioneo a tutti quanti.

Boccaccio e il pubblico femminile

C’è un altro livello narrativo nella struttura del Decameron dove Boccaccio parla in prima persona. L’autore Boccaccio dice nel proemio di aver voluto scrivere pensando soprattutto ad un pubblico femminile e dice di voler rimediare a un peccato della fortuna, ossia una colpa della sorte/del caso. Boccaccio dice che le donne di livello sociale alto non potevano fare niente di divertente e dovevano stare a casa a non fare niente ed annoiarsi, al contrario degli uomini di alta società che potevano andare a cacciare. Scrive quest’opera per far divertire queste donne ma in realtà man mano che uscivano le sue novelle, Boccaccio riceve delle critiche, secondo le quali le novelle apparivano troppo scabrose e scandalose, anche se non lo erano. Per Boccaccio l’amore, inteso come desiderio fisico, è del tutto naturale ed è un peccato sottrarsi e reprimere questo desiderio (si può vedere nella novella Lisabetta da Messina e Nastagio degli Onesti).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e le ispirazioni del Decameron?
  2. Prima del Decameron, esistevano raccolte di novelle come il Novellino, che ispirarono Boccaccio. Tuttavia, a differenza di queste, le novelle del Decameron sono collegate da una cornice narrativa.

  3. Come è strutturato il Decameron?
  4. Il Decameron è composto da cento novelle raccontate in dieci giorni da dieci novellatori. La narrazione è incorniciata dalla storia di giovani che fuggono dalla peste a Firenze.

  5. Quali temi e libertà emergono nel Decameron?
  6. I temi includono la ricostruzione di una società civile basata su regole non soffocanti. Dioneo, uno dei novellatori, ha la libertà di raccontare su qualsiasi argomento, rappresentando l'equilibrio tra ordine e libertà.

  7. Qual è il rapporto tra Boccaccio e il pubblico femminile?
  8. Boccaccio scrive il Decameron pensando a un pubblico femminile, cercando di offrire divertimento alle donne di alto livello sociale che altrimenti si annoierebbero, nonostante le critiche ricevute per il contenuto delle novelle.

  9. Come viene trattato il tema dell'amore nel Decameron?
  10. Boccaccio considera l'amore, inteso come desiderio fisico, naturale e non da reprimere, come illustrato nelle novelle di Lisabetta da Messina e Nastagio degli Onesti.

Domande e risposte

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