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Concetti Chiave

  • Il Novellino presenta un racconto in cui saggi astrologi discutono del cielo empìreo, mettendo in discussione le certezze della scienza medievale attraverso un confronto con un personaggio umile.
  • L'opera incoraggia una mentalità laica, invitando i lettori borghesi a concentrarsi sulle cose terrene e sperimentabili, anticipando il trionfo della cultura laica nel Decameron di Boccaccio.
  • Prima del Decameron, esistevano già opere di prosa in volgare come la Vita nuova e il Convivio di Dante, che mescolavano poesia e prosa in un contesto filosofico e amoroso.
  • Il Novellino, composto intorno al 1290, è una raccolta di cento novelle rivolte al ceto borghese fiorentino, combinando intrattenimento e insegnamento attraverso finali imprevedibili e motti di spirito.
  • Il contenuto delle novelle varia tra realtà contemporanea e passati leggendari, mentre lo stile oscilla tra un linguaggio ricercato e un'imitazione del parlato, mantenendo sempre un tono misurato.

Indice

  1. Discussione tra savi astrologi
  2. Il messaggio del Novellino
  3. Prosa volgare prima del Decameron
  4. Il Novellino e il suo pubblico

Discussione tra savi astrologi

Dal Novellino riprendiamo un breve racconto che sui manoscritti antichi ha il seguente titolo: Qui conta come i savi astrologi disputavano del cielo impirio, cioè “Qui si racconta di come i saggi astrologi discutessero sul cielo empìreo”. L’empìreo è il cielo più alto, sede di Dio e dei beati, come sappiamo dalla Divina Commedia.

Il breve racconto riassume bene i caratteri dell’intero Novellino.

Abbiamo da una parte un gruppo di «savi», professori universitari a Parigi, che si interrogano e discutono senza posa, dall’altra un personaggio umile, il «matto», che compare all’improvviso sulla scena narrativa («venne un matto»), pone il suo quesito («disse») e subito scompare («se n’andò»). La distanza tra le due categorie umane non potrebbe essere più netta, ma proprio questa differenza prepara il significato della novella. I professori, che all’inizio pensavano di poter comprendere l’ordine e la natura del mondo, dopo l’incontro con l’umile matto devono arrendersi: il vero folle non è lui ma loro; infatti è stolto chi osa mettere «la mente… di fuori dal tondo».

Il messaggio del Novellino

Si tratta di un messaggio adatto ai lettori borghesi del Novellino, invitati a rimanere con i piedi ben piantati per terra, rivolti unicamente alle cose terrene. In questo invito – la vera sapienza è accontentarsi di ciò che è direttamente sperimentabile – scorgiamo la presenza di quella cultura laica ormai pronta a prendersi la scena e che trionferà nel Decameron di Boccaccio.

Prosa volgare prima del Decameron

Prima del Decameron esistevano già degli esempi di prosa in volgare, come la Vita nuova e il Convivio di Dante: la prima celebrava l’amore del poeta per Beatrice, alternando liriche a spiegazioni in prosa, mentre il secondo, rimasto interrotto, era una sorta di enciclopedia filosofica in volgare, costruita come commento a canzoni dottrinali.

Il Novellino e il suo pubblico

Intorno al 1290 viene composta un’opera molto interessante sul piano letterario: il Novellino. Si tratta di una raccolta di cento novelle, varie per contenuti e toni, che costituisce il precedente più vicino al Decameron. L’autore del Novellino è ignoto; dalla lingua che utilizza e da altri elementi interni sappiamo però che è fiorentino. Il pubblico a cui l’opera si rivolge è costituito dagli esponenti del nuovo ceto borghese comunale: a loro il Novellino fornisce letture piacevoli ma anche istruttive. La funzione educativa è, infatti, affidata ai finali imprevedibili o al motto di spirito, una battuta che conclude il racconto, riassumendo in breve l’insegnamento morale.

Gli episodi narrati provengono spesso dalla viva realtà dell’epoca; altre volte, invece, da un passato favoloso e leggendario, adatto a far evadere i lettori dalla quotidianità. Anche lo stile è molto vario: si passa da un livello alto e ricercato all’imitazione del parlato, sempre però riprodotto con garbo e misura.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale della discussione tra i savi astrologi nel Novellino?
  2. Il tema centrale è la disputa sul cielo empìreo, dove i savi astrologi, professori universitari, si confrontano con un personaggio umile, il "matto", che li porta a riflettere sulla vera follia di cercare di comprendere l'ordine del mondo.

  3. Qual è il messaggio principale del Novellino per i suoi lettori?
  4. Il messaggio principale è un invito ai lettori borghesi a concentrarsi sulle cose terrene e sperimentabili, riflettendo una cultura laica che si affermerà nel Decameron di Boccaccio.

  5. Quali opere di prosa volgare esistevano prima del Decameron?
  6. Prima del Decameron esistevano opere come la "Vita nuova" e il "Convivio" di Dante, che esploravano temi d'amore e filosofici in prosa volgare.

  7. A chi era rivolto il Novellino e quale funzione aveva?
  8. Il Novellino era rivolto al nuovo ceto borghese comunale, offrendo letture piacevoli e istruttive, con finali imprevedibili o motti di spirito che riassumevano l'insegnamento morale.

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