Concetti Chiave
- I suoni liquidi non presentano blocchi nel passaggio d'aria e si dividono in suoni laterali e vibranti.
- I suoni laterali, come "L" e "GL" in italiano, permettono all'aria di uscire dai lati della bocca e sono solitamente sonori.
- I suoni vibranti sono complessi e continui, spesso polivibranti, e non sono presenti in tutte le lingue come il cinese e il giapponese.
- La "R" è un suono liquido polivibrante, particolarmente difficile da articolare e non riconosciuto dai parlanti cinesi.
- La difficoltà di pronuncia della "R" da parte dei cinesi è dovuta all'assimilazione con altri suoni tipici della loro lingua, che non esistono in italiano.
I suoni liquidi
I suoni liquidi, sono suoni dove non c'è nessun blocco nel passaggio di aria durante la loro produzione.
Ci sono due classi di suoni liquidi, i suoni laterali e vibranti. Alcuni esempi di suoni laterali sono "L" e "GL", laterali perché l'aria esce dai lati della bocca. I suoni laterali sono normalmente suoni sonori. In italiano vi sono due consonanti laterali: "L" e "GL".
I suoni vibranti sono suoni complessi nelle lingue del mondo, alcune lingue non hanno questi suoni come cinese e giapponese.
Con la differenziazione tra i suoni liquidi si riesce a dare una spiegazione al fenomeno comune dei cinesi senza "R". Infatti la R è un suono liquido polivibrante che i cinesi non producono mai nella loro lingua; non solo ma non lo riconoscono come suono in quanto si fa ad assimilare ad altri suoni tipici della loro lingua che nella nostra non esistono. Ciò spiega il motivo per cui un cinese che tenti di parlare italiano vada a pronunciare la "L" al posto di "R", perché entrambi sono dei suoni liquidi ma nella lingua cinese solo il primo viene riconosciuto.